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CAMPIONI DEL MONDO…


Ore 19.00. Scendo dal treno che da Bologna mi riporta a casa. Indosso la solita maschera ed il sorriso migliore per non far trasparire il vero sentimento che ho nel cuore: tristezza pucciata a lungo nella nostalgia. C’è un motivo futile ma forte che riesce a distogliermi dal Pensiero: questa sera gioca l’Italia, la finale del campionato del Mondo, tra l’altro contro i francesi che, detto in tutta onestà, mi sono sempre stati fortemente sulle palle. Sono stanca, fisicamente e moralmente, gli ultimi tre giorni sono stati meravigliosamente intensi. Arrivo a casa dalla stazione, mangio qualcosa e spengo il cellulare. Le mie amiche vedono la partita insieme ma questa sera non cerco compagnia e poi la tensione è alta. Mi chiudo in camera, da sola, con musica alta tentando di isolarmi dalle urla del vicinato e della televisione. Mi infilo il pigiama ed attendo di vedere quella coppa tra le mani di Zidane. I tempi regolamentari scorrono a fatica, i supplementari sono un supplizio infinito. Quando penso che la coppa si deciderà con i calci di rigore sono certa della nostra sconfitta, è nota la nostra “maledizione dei rigori”. . Non ho il coraggio di vederne nemmeno uno, neanche quello decisivo, che porta direttamente la coppa tra le mani del capitano Cannavaro. Sento dei boati, delle urla, la gente è euforica. Abbiamo vinto. CAMPIONI DEL MONDO. Lancio il pigiama in terra, mi infilo un jeans, una canotta, scarpe da ginnastica e, cosa più importante, afferro la bandiera. Chiamo le mie amiche che dopo cinque minuti raggiungono casa mia. Per le strade è il delirio. Tante facce diverse, gente su motorini, macchine stracolme, trombe, trombette, pentole e tamburi, ognuno a modo suo vuole partecipare a questa lunga notte di festa, tante nazionalità ma tutti con la stessa bandiera. Verdebiancorosso. E si sfila per le vie del centro, contenti di accantonare per qualche ora il mutuo da pagare, la bolletta in scadenza, le beghe con la moglie, il fidanzato che si tromba un’altra. Per qualche ora siamo tutti uguali. Avvocati, infermieri, netturbini, ladri e preti. Tutti a urlare….CAMPIONI DEL MONDO…..