mio blog

Post N° 242


Le mie amiche non stanno bene ed io con loro. Attraversiamo, tutte in blocco, un periodo sentimentale poco felice. Anzi, ormai definirlo periodo mi sembra un po’ una cazzata visto che sta diventando un’era! Non lo so, a volte mi chiedo come mai ci ostiniamo in maniera così caparbia alla ricerca di una carezza o di una parola gentile che quando mi fermo a riflettere penso che tutte e tre meriteremmo vagonate di carezze e parole gentili. Più nello specifico meriteremmo amore, ma così tanto che alla fine non sapremmo neanche più dove metterlo. Invece viviamo queste mezze storie accontentandoci di poco, a volte di niente. La cosa divertente è che, quando ci penso, non riesco a capire chi delle tre stia messa peggio e la cosa ancora più entusiasmante è che ognuna di noi riesce ad indignarsi per il comportamento tenuto dall’uomo dell’amica. Meno per il proprio. A volte siamo proprio cieche, il gesto più semplice e crudo da comprendere per noi diventa assolutamente giustificabile. “Ma no…è meno peggio di quello che sembra…”, “…si lo so, ma tutto sommato…”, “….ha detto una bugia ma l’ha fatto per me, per non farmi soffrire…” e via dicendo. E noi li, come imbecilli, a credere anche all’incredibile. A credere a quelle storie che la gente ti guarda e pensa “ma sei scema o parli sul serio?!” eppure tu ci credi, vuoi crederci e nulla ti sembra inverosimile perché la sua voce ed i suoi occhi non mentono. Questo è quello che amiamo pensare. Mi chiedo quando saremo davvero felici, a volte mi piace immaginare a quello che saremo fra dieci anni ed ho un’immagine che spesso mi fa visita: io e le mie amiche in un parco con i nostri bambini, abbiamo appena finito uno splendido pic-nic ed ora ridiamo e ci raccontiamo le nostre storie di madri e di mogli mentre i nostri mariti fanno una partita di calcetto ed i bimbi giocano nell’erba. Questo è quello che vorrei. Le amiche già ci sono, ora mi manca solo l’uomo. ECCHESSARAMAI?!