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SOGNO DI UNA NOTTE D'ESTATE (inoltrata)


Sabri ha degli orridi capelli cotonati, indossa fuseaux attillati ed una t-shirt che fa figa, insomma pensate un po’ allo stile Madonna di “Like a virgin”.
Vive nei mitici anni ’80 e si trova in una discoteca che più che discoteca sembra una balera. Sabri è con tutte le sue amiche più care che naturalmente si vestono, parlano e atteggiano proprio come lei. Ad un certo punto, la nostra beniamina, vede arrivare un ragazzo bellissimo. Somiglia tanto ad un uomo che conoscerà nel suo futuro, ma lui è giovane, ha i capelli lunghi e folti, è muscoloso anche se magro e ha dei bellissimi occhi neri. Lei guarda i suoi occhi che la riportano sempre a quell’uomo che in maniera indistinta lei ricorda. Lei conosce quegli occhi sinceri e profondi come non ne ha visti mai ma non ricorda, ancora non sa. I due si guardano, si avvicinano, si stringono ballando e poi si baciano. Lei sente una sensazione già provata scorrerle lungo la schiena, il brivido che conoscerà tanti anni più avanti. Si sono incontrati. Una Sabri che non vivrà mai le discoteche degli anni ’80 perché all’epoca il massimo della perdizione era frequentare l’asilo. Lui invece frequentò davvero quei luoghi ma con altre ragazze diverse da lei. Chissà come sarebbe stato incontrarci coetanei in un’altra epoca, mi chiedo se ci saremmo amati lo stesso, se ci saremmo scelti.  Stralcio di telefonata pseudoromanticodelirante di ieri sera:“Vabbè, amore, a me basta che ci vogliamo adesso….io ti voglio, certo che ti voglio e tu?! Mi sciolgo come un soufflè quando mi dici queste cose...Comunque devo finirla di vedere le foto di quando eri giovane altrimenti vedi che mi succede, vedi che razza di sogni psichedelici faccio??!!”