mio blog

Post N° 264


Mi chiedo in continuazione cosa devo fare. Ho una disperata voglia di dirgli di starmi vicino in questo momento, in qualunque modo, vorrei dirgli di esserci nel modo che crede più opportuno. Ma non sarebbe giusto, non sarebbe una sua scelta ma solamente un rimanermi accanto perché obbligato da me. Vorrei dirgli di non cercarmi mai più anche se dovesse rendersi conto che è disposto a combattere per avermi. Poi mi rendo conto che è l’unica cosa che desidero. Vorrei chiamarlo e pregarlo di fare finta che nulla sia cambiato, di continuare pensando che io sia sempre la sua “piccola”. Invece ieri per la prima volta da tanto tempo mi ha chiamata “sabri”. E tutto frana sotto i miei piedi ed io sento che non c’è salvezza. Sento che è molto più lontano dei trecento km che fisicamente ci dividono. E tante domande mi assillano e cerco si trovare le risposte meno dolorose ma so che mi sto solo prendendo in giro. Allora provo a darmi le risposte più dure e dolorose ma sento di non poterlo affrontare. Provo a nascondermi ma non funziona. Ho bisogno, ho il disperato bisogno di sapere che c’è. Ho bisogno di sapere che svoltando l’angolo lo troverò con il suo sorriso rassicurante. Invece non è così. Svoltando l’angolo trovo solo il muro del poco amore che lo lega a me. E maledico tutto e tutti. Che cosa devo fare?