mio blog

Post N° 273


Gli ultimi mesi sono stati i mesi del cambiamento, della trasformazione. Nella mia testa e nel mio cuore. Gli ultimi due in particolare sono stati dolorosi. Tanto dolore per il dolore che ho visto. Pensarci ancora mi fa venire male al cuore. Ho avuto paura di perderla e mentre annaspavo in una solitudine senza fine mi accorgevo che l’unica persona che avrebbe capito era quella che aveva bisogno di me. Non mi sono concessa nulla. Ho pianto e mi sono disperata ma sempre a debita distanza da chi non doveva vedere. Nessuno ha capito, solo lei mi guardava negli occhi e sapeva quello che provavo mentre negavo di provarlo. Giornate tristi e silenziose o a volte allegre per fare finta di dimenticare. Mai stata tanto sola. Nessuno è stato in grado di capire. Tutti a chiedere di cosa avessi bisogno ma nessuno in grado di farlo davvero e avvertivo un sospiro di sollievo quando dicevo che non volevo nulla mentre le vite degli altri procedevano come se nulla stesse accadendo. Ed ancora una volta ho avuto la conferma. Ed ancora una volta ho capito che con alcune persone non c’entro davvero nulla. Che mai saranno in grado davvero di capirmi. Da tempo concedo poco. Concedo quello che voglio. Ho smesso di correre per tutti e da tutti nel momento in cui c’è bisogno. Oggi penso a me e il resto viene dopo. Prima penso a chi merita di essere pensato. Troppi errori di valutazione ho commesso e non mi va di commetterne più. Alcune persone vanno bene per un caffè o una pizza altre vanno bene per la vita. Ed in mezzo a tutta questa tristezza è stato il suo pensiero a salvarmi. Il pensiero dell’uomo di cui mi sono innamorata. Il pensiero di quel sorriso così disarmante e delle sue mani che avrei voluto stringere e di quelle braccia in cui avrei voluto perdermi. Sono innamorata e lo capisco ogni volta che incrocio il suo sguardo, lo capisco ogni volta che sento il suo profumo, il profumo della sua pelle sulla sua camicia a righe. Quella che vorrei sfilargli slacciando ogni bottone con calma, uno a uno guardandolo negli occhi. Ogni volta che lo guardo mentre fingo di essere indaffarata a fare altro. Sono innamorata e per quanto io tenti di nasconderlo con tutte le mie forze tutto tradisce questo celare. Il mio viso che diventa rosso tutte le volte in cui mi rivolge la parola, il mio corpo che emette calore ogni volta che lui mi si avvicina diminuendo la distanza di sicurezza. Quella distanza troppo breve, davvero troppo, qualche volta farà si che io lo baci. Così. Senza nessun preavviso. Io lo aspetto quel bacio. Lo aspetto da mesi e mi sembra di desiderarlo da anni. Troppo tempo sprecato, buttato via. L’ultimo periodo mi ha fatto venire sete di amore, fretta di carezze. Tentiamoci. Questo vorrei ripetergli. Tentiamo di non essere vigliacchi. Insieme potremmo essere formidabili.  E la vita scorre e procede e sembra che tutto resti uguale mentre la realtà è tanto diversa. Quella che ero un anno fa non esiste più e quelli che mi dicono che in fondo sono ancora Sabrina sbagliano di grosso. La mia faccia, le mie mani, tutto sembra uguale. Ma è dentro di me che è cambiato tutto. Desideri, valutazioni, speranze. Tutto ribaltato.  Ora sto qui ed osservo quello che accade nella vita degli altri senza avere molta voglia di partecipare. Osservo a bordo pista e per ora va bene così. Non ho voglia di salire sulla giostra. Non ancora, non è il momento.