poetando

ciao cara spero che tu stia trascorrendo delle buone feste piene di serenità e gioia, un abbraccio Antonio.

il silenzio e la fuga dalla realtà..vera. i problemi in clinica sono ammortizzati anzi qualsiasi cosa procede nel verso che ipotizzano i medici, e non sembra che stare in una culla o nell'ovatta senza contare che i farmaci oltre a tranquillizzare ti fanno ingrassare e chissà cos'altro fanno al cervello! ciao grazie del commento.

«Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» sbaglio oppure è questo che intendi.........baci....Gianluca....

è un lavoro molto forte e sicuramente molto personale dai colri accesi passionale di chi sa vivere solo in maniera coinvolgente ogni assione ed ogni cosa che fa, ti auguro una buona dmenica Antonio.

e' sfuocata l'immagine perchè ho usato il cellulare per fotografare il quadro!!!!!!!!!!!!

Mah.....è sfuoca l'immagine o...è una tecnica pittorica? :)))))

grazie, mi appresto a dipingere ancora, buona domenica Antonio. Valeria

sperando che le cicatrici spariscano con la medicina più bella, la gioia, anche il quadro in un certo senso rimanda alla poesia, ti auguro un buon weekend.Antonio.

Caro Antonio sto uscendo da un periodo che è durato esattamente 17 anni, certo gli psicofarmaci sono costretta a prenderli ma dentro di me avverto un sottile cambiamento..come se nella mia anima qualcosa si fosse ribellato. non vivo nel sistema tradizionale, non mi sono mai sposata e ho un figlio meraviglioso che però vive con il padre.. ruga antica,l'unica. poi scrivo e dipingo da quando mi sono "ammalata". ciao grazie del commento

a volte si è ai margini e più di ogni altro si può vedere ciò che gli altri non possono vedere....ed allora bisogna scrivere bisogna dipingere ciò che si vede ciò che agli altri non è dato vedere ...in queste occasioni in questi quadri in questi scritti più che mai comparirà la vera essenza di ciò che siamo...di ciò che si.Complimenti per le tue poesie è come se un pò già le conoscessi è come se avessimo visto entrambi lo stesso panorama.... Antonio