Occhi

Sveglia alle 5.. treno alle 6.50. un'alta velocità per Venezia. Io mi fermerò a Padova. Fumo l'ultima sigaretta prima dell'astinenza (ma perchè hanno tolto i vagoni fumatori..).  Carrozza 4 il solito posto lato finestrino. Occupato dal solito gruppetto di attempati turisti. Francesi. Si francesi. Non ne incontro mai. Pur lavorndo nel cuore di Roma è raro sentir parlare francese. "Non si mette bene" penso.. Ho poca voglia di chiacchierare e menchè meno in francese (sono stato bocciato mille volte in francese). Mi accontento del lato corridoio. Mi siedo e sorrido. Poi metto il quotidiano di mezzo tanto per far capire che è meglio non fare domande. Si parte. Provo a riposare ma niente. Troppo gentili Trenitalia. Ogni 5 minuti giornali, bibite o controllo biglietti. Sembra di essere sulla spiaggia dove ogni istante hai il venditore di turno che tenta di appiopparti qualsiasi tipo di articolo... Mi rassegno. Apro il pc e lavoro un pò. A Firenze scendo per la sigaretta e risalgo. Gli attempati dormono e la cosa mi fa rabbia (loro si ed io no..). Poi mi immagino alla loro età. Atterrito dall'infelice visione torno ad occupare la testa con altro. Dovrei essere a Padova per le 11. Ma il treno è in ritardo di 35 minuti (cortesi e cordiali si ma puntuali mai...). La cosa mi mette ansia. Devo stringere il tempo dell'incontro perchè ho promesso a me stesso di passare in Chiesa. Sant'Antonio da Padova. Non è solo il Santo della mia infanzia. Delle esclamazioni fanciullesche "Sant'Antonio aiutami tu". E' anche una strana e sconcertante coincidenza. Forse coincidenza. Ma ne parlerò più avanti. Arrivo con mezz'ora di ritardo. Scendo e saluto i francesi in rigoroso Italiano. Roberto mi sta aspettando. Mi accoglie cordialmente e mi presenta lo staff. Bella struttura non c'è che dire. Discutiamo a lungo della possibile collaborazione anche se i termini non sono proprio vicini ed il suo portafoglio al 50% non è alla mia portata. Ma la storia insegna che nulla è scritto e su tutto è d'obbligo una valutazione. Pranzo. E' strano ma continua ad essere così. Nelle città dove non c'è mare si mangia il pesce più buono. Milano, Bologna ed ora Padova. Un ottimo prosecco ad accompgnare le delizie del mare. Poi attorno alle 15 chiedo. "Roberto, vorrei passare da sant'Antonio. E' distante da qui ? Quanto impiego ?" Mi consiglia un taxi. Ci salutiamo dopo aver raggiunto una sorta di compromesso che soddisfa entrambe. Il taxi arriva dopo un minuto.. (altro che Roma..). Chiedo di portarmi in Chiesa e chiedo al tassista di aspettarmi li fuori per poi andare in stazione. Lascio la borsa in macchina e mi avvio con il cuore in subbuglio. Entro... Mi fermo e mi guardo attorno... Il libro delle firme ed il mio grazie. Passo davanti alla tomba e prego. Le lacrime improvvise scendono senza soluzione di continuità.  Affretto il passo verso l'uscita e sono di nuovo sul taxi con gli occhi ancora rossi e lucidi.  Ormai il treno l'ho perso.   Saluto e ringrazio il tassista. Entro in stazione e sul tabellone vedo il mio treno in ritardo di 20 minuti lì... Un segno anche questo... Salgo al volo. Pieno. Trovo il mio posto e riprendo fiato... Sorrido al  pensiero della coincidenza.. Scarico la posta dal pc e lavoro un pò... Poi relax e musica.. In tasca un piccolo ricordo. Nel cuore un viaggio molto sacro e poco profano. Roma. Le 19.20. Il treno ha recuperato anche il suo ritardo. Mi aspetto il solito traffico di rientro. Stavolta meno pesante di sempre. Arrivo.

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