Creato da flagellus il 22/03/2012
Aspettando la libertà
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LA MUSICA E' DANZA....
Immobile, con la lanterna spenta in mano,
Elisewin sentiva il proprio nome arrivarle da lontano,
mescolato al vento e al fragore del mare.
Nel buio, davanti a sè,vedeva incrociarsi le piccole luci di tante lanterne,
ognuna sperduta in un suo viaggio sull’orlo della burrasca.
Non c’erano, nella sua mente, nè inquietudine nè paura.
Un lago tranquillo le era esploso, tutt’a un tratto, nell’anima.
Aveva lo stesso suono di una voce che conosceva.
Si voltò e lentamente tornò sui suoi passi.
Non c’era più vento, non c’era più notte, non c’era più mare per lei.
Andava, e sapeva dove andare. Questo era tutto.
Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude
e diventa sentiero distinto, e orma inequivocabile, e direzione certa
Il tempo interminabile dell’avvicinamento.
Quell’accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai.
Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un’emozione.
Senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove.
E raggiungerlo. Qualunque sia, il destino.
Camminava – ed era la cosa più bella che avesse mai fatto.
“oceano mare” di A.Baricco.
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