Creato da flagellus il 22/03/2012
Aspettando la libertà
 

 

vite rubate......

Post n°333 pubblicato il 04 Ottobre 2013 da flagellus

 

 
 
 

.....gialli petali...

Post n°332 pubblicato il 11 Settembre 2013 da flagellus

 

PORTAMI IL GIRASOLE  

Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno

agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

dal web...

 
 
 

..quando viene sera ...

Post n°331 pubblicato il 28 Agosto 2013 da flagellus

 

William Shakespeare


Non sia mai ch'io ponga impedimenti

all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore

se muta quando scopre un mutamento

o tende a svanire quando l'altro s'allontana.

Oh no! Amore è un faro sempre fisso

che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

è la stella-guida di ogni sperduta barca,

il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote

dovran cadere sotto la sua curva lama;

Amore non muta in poche ore o settimane,

ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:

se questo è errore e mi sarà provato,

io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

 

William Shakespeare

 
 
 

..luce...

Post n°329 pubblicato il 26 Luglio 2013 da flagellus

 

Ciò che Dio ha creato

ha il sigillo della giovinezza

la rosa fiorisce da milioni di anni

e fa sempre primavera.

E' sempre antico e sempre nuovo

il sorriso del fiore.

E' sempre antico e sempre bello

il miracolo del pesco e del mandorlo.

Sempre commovente e sempre nuovo

è il ritorno delle rondini.

Sempre commovente e sempre nuovo

è il colorarsi delle farfalle.

Sempre commovente e sempre nuova

è la musica del ruscello.

E lo spettacolo delle foglie che in autunno

si rivestono dei colori accesi del tramonto

dà sempre un brivido di commozione.

il canto di un usignolo

in una note di maggio

ha sempre tanta magia,

come se lo sentissimo per la prima volta.


Le opere divine hanno il sigillo

della giovinezza.

Apri la tua finestra sul mare:

sono milioni di anni

che la risacca del mare

batte sulla sponda

e sembra creata stanotte,

per cullarti con la sua musica.

Le opere divine sono sempre giovani.

Quella querce poco lontana

da casa tua ha più di cent'anni

e freme di giovinezza.

La vedi combattere col vento

quasi ogni giorno

e lo spettacolo è sempre nuovo.

Nessuno le ha insegnato a farsi la toilette

e ti si presenta sempre bella

come una regina.


Le opere divine sono sempre giovani.

Ogni sera tu vedi le stelle,

le solite stelle,

e lo spettacolo ti sembra sempre nuovo.

E più le guardi

e più ti sembrano belle.

Nesuno le spolvera,

e sono sempre così luminose.

Guardale impigliate nei ramo di un albero

e nella rete di un pescatore

e poi dimmi cosa prova il tuo cuore.

Se vuoi tornare fanciullo

accostati al creato:

il bimbo e il santo vivono

nella gioia e nell'estasi verde del creato.


Massimiliano Piani ( I cieli della fede), tratta da:

Samuele Duranti,

 Francesco cantore della gioia, Edizioni Porziuncola.

 
 
 

....sono stati bravissimi.....

Post n°328 pubblicato il 23 Luglio 2013 da flagellus

In quel momento apparve la volpe.

“Buon giorno”, disse la volpe.

“Buon giorno”, rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi:

ma non vide nessuno.

“Sono qui”, disse la voce, “sotto al melo….”

“Chi sei?” domandò il piccolo principe, ” sei molto carino…”

“Sono la volpe”, disse la volpe.

” Vieni a giocare con me”, disse la volpe, “non sono addomesticata”.

“Ah! scusa “, fece il piccolo principe.

Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: 

“ Che cosa vuol dire addomesticare?”

” E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”

” Creare dei legami?”

” Certo”, disse la volpe. ”

Tu, fino ad ora per me,

non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. 

E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me.

Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.

 Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro.

Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”

” Comincio a capire”, disse il piccolo principe. ”

 

C’è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…” 

“E’ possibile”, disse la volpe “capita di tutto sulla terra…”

“Oh! Non è sulla terra”, disse il piccolo principe.

La volpe sembrò perplessa:

” Su un altro pianeta?”

” Sì”

” Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?”

” No”

” Questo mi interessa! E delle galline?”

” No”

” Non c’è niente di perfetto”, sospirò la volpe.

Ma la volpe ritornò alla sua idea:

“La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline,

e gli uomini danno la caccia a me 

.Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.

 E io mi annoio per ciò.

 

Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata.

 

Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.

 

Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo,

mi farà uscire dalla tana, come una musica.

 E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano?

 

Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile.

 

I campi di grano non mi ricordano nulla. 

E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d’oro. 

Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.

 Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.

E amerò il rumore del vento nel grano…”

 La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo Principe: ”

Per favore …..addomesticami”, disse.

 ” Volentieri”, rispose il piccolo principe, ” ma non ho molto tempo, però. 

Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose”.

 

” Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe.” 

gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.

 Comprano dai mercanti le cose già fatte. 

Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.

 Se tu vuoi un amico addomesticami!”

 

” Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.

 

” Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. ”

In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba.

 Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.

Le parole sono una fonte di malintesi. 

Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino….”

Il piccolo principe ritornò l’indomani.

 

“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe.

” Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro,

dalle tre io comincerò ad essere felice. 

Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. 

Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi;

scoprirò il prezzo della felicità!

 Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…

Ci vogliono i riti“.

 

” Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe.

 

” Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. ”

 E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.

 C’è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori.

Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. 

Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! 

Io mi spingo sino alla vigna. 

Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni

si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”.

 

Così il piccolo principe addomesticò la volpe.

 

E quando l’ora della partenza fu vicina: “Ah!” disse la volpe, “

…Piangerò”.

 

” La colpa è tua”, disse il piccolo principe,

“Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…”

 

” E’ vero”, disse la volpe.

 

” Ma piangerai!” disse il piccolo principe.

 

” E’ certo”, disse la volpe.

 

” Ma allora che ci guadagni?”

 

” Ci guadagno”, disse la volpe, ” il colore del grano

 

“Addio”, disse.

 

“Addio”, disse la volpe.

 

“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore.

 L’essenziale è invisibile agli occhi

 

Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. 

 

 
 
 

luci (min 4.50)

Post n°327 pubblicato il 29 Giugno 2013 da flagellus

 

Vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo

sul ramo di un albero insieme al mio amico poeta,

e come quella volta indimenticabile vorrei dedurre dal molto

che non sappiamo quel poco di prezioso che sappiamo:
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che e' mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelta'.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da cio' che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.

Alejandro Jodorowsky - La danza della realtà 

 

 
 
 

( tra virgolette )

Post n°326 pubblicato il 21 Giugno 2013 da flagellus

 

..si sente il profumo di menta e basilico ...........

 
 
 

PROIBITO...

Post n°325 pubblicato il 19 Giugno 2013 da flagellus

 

È proibito

piangere senza imparare,

svegliarti la mattina senza sapere che fare

avere paura dei tuoi ricordi.

È proibito non sorridere ai problemi,

non lottare per quello in cui credi

e desistere, per paura.

Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta'.

È proibito non dimostrare il tuo amore,

fare pagare agli altri i tuoi malumori.

È proibito abbandonare i tuoi amici,

non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto

e chiamarli solo quando ne hai bisogno.

È proibito non essere te stesso davanti alla gente,

fingere davanti alle persone che non ti interessano,

essere gentile solo con chi si ricorda di te,

dimenticare tutti coloro che ti amano.

È proibito non fare le cose per te stesso,

avere paura della vita e dei suoi compromessi,

non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.

È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,

dimenticare i suoi occhi e le sue risate

solo perche' le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.

Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.

È proibito non cercare di comprendere le persone,

pensare che le loro vite valgono meno della tua,

non credere che ciascuno tiene il proprio cammino

nelle proprie mani.

È proibito non creare la tua storia,

non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,

non comprendere che cio' che la vita ti dona,

allo stesso modo te lo puo' togliere.

È proibito non cercare la tua felicita',

non vivere la tua vita pensando positivo,

non pensare che possiamo solo migliorare,

non sentire che, senza di te,

questo mondo non sarebbe lo stesso.

non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.

 

Dal Web.....

 
 
 

IL CACCIATORE DI SUONI......

Post n°324 pubblicato il 10 Giugno 2013 da flagellus

….solo tartarughe…..

ti svegli e senti il richiamo dell oceano…..

 
 
 

mio

Post n°323 pubblicato il 25 Maggio 2013 da flagellus

 

..ci sono notti che non accadono mai cosi diceva .....ma....

 
 
 

...4 maggio..

Post n°322 pubblicato il 04 Maggio 2013 da flagellus

BUON SABATO di primavera !!!!!!!!

 

 
 
 

Marmellata.....

Post n°321 pubblicato il 01 Maggio 2013 da flagellus

 

Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.

Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa 
ed il suo cuore

è un artista

San Francesco D’Assisi

 

Buon 1° Maggio a tutti ......

 
 
 

PRIMAVERA nel Cuore ....

Post n°320 pubblicato il 23 Aprile 2013 da flagellus

 

 

SI DOMANI...............

 
 
 

..........

Post n°318 pubblicato il 08 Aprile 2013 da flagellus

 

 

……………………………………………………..

 
 
 

PASSO.....

Post n°316 pubblicato il 06 Aprile 2013 da flagellus


I fogli bianchi sono la dismisura dell’anima

e io su questo sapore agrodolce

vorrò un giorno morire,

perché il foglio bianco è violento.

Violento come una bandiera,

una voragine di fuoco,

e così io mi compongo

lettera su lettera all’infinito

affinché uno mi legga

ma nessuno impari nulla

perché la vita è sorso, e sorso

di vita i fogli bianchi

dismisura dell’anima.


da "Fogli bianchi"

 
 
 

POESIA.....

Post n°315 pubblicato il 03 Aprile 2013 da flagellus

ROSE PERENNI



La bellezza delle donne che ci hanno cambiato la vita

più profondamente di cento rivoluzioni

non si perde, non dilegua con gli anni

per quanto svaniscano i tratti

per quanto si deformino i corpi.

Resta nei desideri suscitati un tempo

nelle parole giunte anche in ritardo

nell’esplorazione incerta della carne

nei drammi mai venuti alla luce

nel riflettersi delle separazioni,

nelle identificazioni totali.

La bellezza delle donne che cambiano la vita

resta nelle poesie scritte per loro

rose perenni che effondono sempre lo stesso profumo,

rose perenni, come da sempre dicono i poeti.


 


Titos Patrikios

Da La resistenza dei fatti

(Crocetti, 2007)

 
 
 

FIORI di mille colori..

Post n°314 pubblicato il 02 Aprile 2013 da flagellus

 

Amore diverso,

amore disperato, fatto di sguardi

e di tanti ma... se...

Gesto diviso tra te e me,

atto vissuto soltanto per gioco,

una carezza, un ritardo,

un caffè,

poi il senso complice

di chi capisce,

basta un umore

ed è come te

Amore diverso,

diverso da chi e poi mai perché,

perché non usuale,

perché non fa male

e solo perché di troppi limiti

non ha più limiti

E' forse illusione

ma ora sto bene,

io sento l'amore con

pienezza di sé


Marinella Ottonello 

 
 
 

Siamo ........

Post n°313 pubblicato il 26 Marzo 2013 da flagellus

 

Spazi condivisi

Siamo amore

in spazi condivisi


tra nuvole

chiare e scure


e tetti di mani

che fermano i sogni


in questa strada

che porta al dove


in questo tempo

che ci dice il come


noi siamo

e resteremo per sempre noi


e la vita di fermerà a guardare!

 

MICHELE ALIBERTI


 
 
 

Domani...e la Poesia

Post n°312 pubblicato il 20 Marzo 2013 da flagellus

 

A Mario


    Se ti dicessi che ti amo

    direi una infame bestemmia

    perché i fratelli non si amano mai

    eppure è vero; nel fuoco dell'arte

    abbiamo un amore in comune,

    questo non posso dimenticarlo

    e dirti ti amo per un poeta

    assume un significato diverso

    dal volgere umano delle cose.

    Amo i tuoi orizzonti impossibili

    la tua coscienza perfetta

    il tuo volgere ad ogni stagione,

    la tua pennellata distratta

    la tua fiducia in te,

    che è in fondo l'umiltà di Cristo

    che pure era figlio del Padre


Alda Merini

 
 
 

Carezze tra cielo e terra

Post n°311 pubblicato il 17 Marzo 2013 da flagellus

 

importante è seminare

Semina semina:

l’importante è seminare

-poco, molto, tutto-

il grano della speranza.

Semina il tuo sorriso

perché splenda intorno a te.

Semina le tue energie

per affrontare

le battaglie della vita.

Semina il tuo coraggio

per risollevare quello altrui.

Semina il tuo entusiasmo,

la tua fede,

il tuo amore.

Semina le più piccole cose,

i nonnulla.

Semina e abbi fiducia:

ogni chicco arricchirà

un piccolo angolo della terra. 



Vittorio Francione

 
 
 

LA MISURA

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