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« il capitano indiscussoi nostri stemmi del cuore »

Inter 100 anni di emozioni

Post n°16 pubblicato il 30 Luglio 2009 da nuvoletta73_3

Cenni storici

Il Football Club Internazionale Milano nacque al ristorante L'Orologio la sera del 9 marzo 1908 da una costola di 43 dissidenti, guidati dal pittore Giorgio Muggiani, del preesistente Milan Football and Cricket Club, il quale, aveva imposto il divieto di far giocare calciatori stranieri. Stranieri che erano per gran parte l'ossatura delle nuove società di calcio che stavano sorgendo e il fatto di non arruolarli sembrò essere irriconoscenti verso di loro.

Proprio Muggiani scelse i colori che saranno per sempre l'emblema della società: il nero e l'azzurro. Il primo pesidente fu Giovanni Paramithiotti mentre il primo capitano fu Hernst Marktl che tra l'altro fu uno dei fondatori del Milan.

L'Inter vise il suo primo scudetto nel 1910, cui seguirono delle stagioni deludenti; lo scoppio della Prima guerra mondiale interruppe ogni attività sportiva, che venne ripresa nel 1920, anno che vide l'Inter prevalere per la seconda volta. Nella stagione 1921-22, a seguito della scissione tra F.I.G.C. e C.C.I. l'Inter, partecipante a quest'ultimo campionato. si piazza ultima nel suo girone ed in seguito al Compromesso Colombo, con il quale vengono ristrutturati tutti i campionati, partecipò allo spareggio salvezza con la Libertas Firenze, vincendo 3-0 in casa e pareggiando 1-1 in trasferta,restando nella massima categoria.

Con l'arrivo del "Ventennio" l'Inter, simboleggiata in questo periodo dall'estro di Giuseppe Meazza,si trovò costretta ad adeguarsi alle ragioni di partito: al Partito Nazionale Fascista non piacque il nome della società,tropo poco italiano e soprattutto simile al nome della Terza Internazionale Comunista. Così nel 1928 l'Inter si fuse con l'Unione Sportiva Milanese e assunse la denominazione di Società Sportiva Ambrosiana, poi mutata in Ambrosiana-Inter, che mantenne fino al 1945.

Al primo anno col nuovo nome l'Ambrosiana vinse il primo campionato di Serie A giocato a girone unico con due giornate d'anticipo con Meazza capocannoniere con 31 reti.

Dopo un dominio incontrastato della Juventus, i nerazzurri conquistarono il loro quarto tricolore nel 1938 con Meazza re dei bomber per la terza volta ( lo divenne anche nel 1935-36). L'anno successivo l'Ambrosiana vinse la sua prima Coppa Italia sconfiggendo in finale il Novara per 2-1. Dopo solo un anno di digiuno, i milanesi tornarono allo scudetto superando l'improvviso stop di Meazza, bloccato da problemi ad un piede: per l'Inter fu il quinto titolo della sua storia. Otto giorni dopo la celebrazione del successo, l'Italia entrò in guerra. Nel 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, Carlo Masseroni venne nominato presidente e restò al comando per 13 anni. Fu lui ad annunciare, sabato 27 ottobre 1945, che << l' Ambrosiana torna a chiamarsi solo Internazionale>>.

Tornata quindi alla sua antica denominazione, la squadra non andò però oltre un secondo posto nel 1948-49,la stagione della tragedia di Superga, dietro al Grande Torino. Ci vollero 13 anni per tornare allo scudetto: nel 1952-53 e nel 1953-54 sotto la guida di Alfredo Foni. Il primo fu un successo per via della tattica del Catenaccio, introdotta da Foni, poco spettacolare ma efficace a migliorare nettamente le prestazioni della difesa, guidata dal portiere romagnolo Giorgio Ghezzi.  La squadra si ripeté l'anno successivo stavolta optando per un cambio di tattica e dunque la rinuncia al poco spettacolare Catenaccio che le aveva dato si gioie, ma anche le critiche dagli amanti dell'agonismo: questa volta la squadra nerazzurra fu il primo attacco del campionato.    Nel 1955 arrivò alla presidenza Angelo Moratti. Dopo alcuni anni di assestamento, durante i quali Antonio Valentin Angelillo stabilì il record di segnature per tornei a 18 squadre ( ben 33 reti nel 1958-59) che resiste tutt'ora, e dopo aver cambiato moolti allenatori, arrivò all'Inter dal Barcellona il " mago " Helenio Herrera: nacque il mito della Grande Inter che vinse tre scudetti nel 1963 nel 1965 e quello della stella nel 1966, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. La prima Coppa dei Campioni venne vinta in una storica finale contro il Real Madrid pentacampeon per 3-1  mentre la seconda venne conqustata sconfiggendo il Benfica di Eusébio al Meazza per 1-0, sotto un vero e proprio diluvio.

Nel 1968, alla fine di un ciclo, se ne andarono sia Moratti che Herrera. La presidenza passò a Ivanoe Fraizzoli, che tornò a vincere lo scudetto nel 1971, con Giovanni Invernizzi in panchina subentrato a metà stagione ( unica squadra italiana a vincere il tricolore con un allenatore subentrato) e con Boninsegna capocannoniere.  Ingaggiato nel 1977 l'allenatore Eugenio Bersellini, detto il "sergente di ferro", nel 1978 l'Inter vinse di nuovo dopo 39 anni la Coppa Italia, sconfiggendo il Napoli per 2-1.   Durante la stagione 1979-80 scoppiò lo scandalo del  " Totonero" che coinvolse il mondo del calcio e non solo e si concluse con la retrocessione in Serie B del Milan e della Lazio e la vittoria dell'Inter del suo dodicesimo scudetto: un campionato condotto in vetta solitaria sin dalla prima giornata.

Nel 1982 i nerazzurri vinsero nuovamente la Coppa Italia dopo aver sconfitto in finale il Torino coi risultati di 1-0 e 1-1. Fu il terzo successo per l'Inter della competizione.

Nel 1984 divenne presidente Ernesto Pellegrini ma i risulatati all'inizio non furono esaltanti. La svolta avvenne nel 1986 quando venne ingaggiato l'allenatore Giovanni Trapattoni. Nel 1989 la squadra poté festeggiare il suo tredicesimo scudetto, detto "scudetto dei record": Aldo Serena conquistò il titolo di capocannoniere con 22 gol, mai nessuna squadra sarebbe riuscita a toccare quota 58 punti con i 2 punti a vittoria.  L'anno dopo arrivò la prima Supercoppa italiana contro la Sampdoria col risultato di 2-0.

Gli anni 90 portano gloria all'Inter solo in campo europeo: infatti, mentre in campionato la squadra generalmente stenta, dall'Europa arrivano tre Coppe UEFA su quattro finali, vinte contro la Roma nel 1991, contro il Casino Salisburgo nel 1994 e contro la Lazio nel 1998.

Nel 1995 i Moratti tornarono alla guida della società, che venne acquistata da Massimo, figlio di Angelo.  Dopo anni di delusioni. intervallati solamente dalla terza Coppa UEFA nel 1998, si aprì un ciclo nel 2004, con l'arrivo di Roberto Mancini in panchina: durante la quadriennale gestione la squadra conquistò ben 7 trofei: due Coppe Italia ( su quattro finali tutte contro la Roma) , due Supercoppe Italiane ( contro Juventus e ancora la Roma) e soprattutto tre scudetti: nel 2006 infatti scoppiò lo scandalo di Calciopoli che coinvolse alcuni club di Serie A tra cui la Juventus, alla quale fu revocato lo scudetto nel 2005.  Quello del 2006, composta da Gerhard Aigner, ex segretario generale dell'UEFA, Massimo Coccia, avvocato ed esperto di diritto sportivo e Roberto Pardolesi, Ordinario di diritto privato comparato, creata ad hoc dal Commissario Straordinario della FIGC, l' Avv. Guido Rossi, per derimere la questione dopo la non assegnazione del titolo alla Juventus.

Quello del 2007 sarà ricordato come lo " scudetto dei record " conquistato dopo 17 anni sul campo con cinque giornate d'anticipo al termine di un campionato dominato, subendo una sola sconfitta.

La stagione del centenario si chiuse con un nuovo scudetto, il sedicesimo, conquistato con sofferenza soltanto all'ultima giornata.

Nel 2008 arriva in panchina José Mourinho che esordisce in maniera vincente conquistando la Supercoppa, di nuovo giocata contro la Roma, ai rigori.  A fine stagione arriva il quarto scudetto consecutivo, agganciando il Milan nel palmarès italiano.

 
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