tipi da esportazione
tre pirla number one alla conquista del Brasile« PROMESSA MANTENUTA | Messaggio #129 » |
Ecco ancora una volta che quei nuvoloni bianchi che sempre sorvolano Sao Joao si tingono di rosso. Il sole sta calando su un’altra mia giornata brasiliana,una delle ultime. Il clima ha quel non so che di perfetto, in cui a ogni respiro ti senti ricaricato, sentendo quell’odore dolce che arriva dalle mille piante coloratissime che in questi giorni sono sbocciate nel quartiere. Questa è una serata teoricamente libera da ogni impegno. “Lo so….il frigorifero è completamente vuoto e la voglia di fare la spesa non ce l’hai!” mi dico. Al tempo stesso sono consapevole che questa sera nulla potrebbe perturbarmi nemmeno quel riso che Geraldo costudisce con cura sulla mensola dentro una scatola di GOMMA che inevitabilmente dona il suo aroma. Alla Tv danno l’ennesima telenovela brasiliana…”ecco la serata giusta per scrivere qualcosa su questa meravigliosa esperienza includendo i tanti ringraziamenti che mi sento in obbligo di fare!”
Ed eccomi sul muretto di casa da cui domino la città,si è alzata una leggera brezza (stupendo!),un piatto di riso gigantesco ricoperto di pomodoro per nascondere il sapore di pneumatico quanto basta, una bottiglia di acqua radioattiva gelata,musica in sottofondo e mi metto a scrivere,sapendo che da un momento all’altro verrò interrotto da uno dei miei vicini per un qualsiasi motivo,come inevitabilmente accade. E’ Leandra che mi offre una torta appena sfornata,io accetto baldanzoso e poi chiedo di cosa sia il ripieno.”Di acciughe!!!!”risponde lei tutta orgogliosa .Ah beh!!Completiamo la cena luculliana,penso tra me e me.
Eccomi di ritorno e rileggendo quello che ho scritto fino ad ora mi viene da credere che pensiate”ma non era meglio se qualcuno gli lasciava uno straccio di macchina fotografica, così metteva sul blog delle foto e non delle narrazioni su una sua serata sfigata su un muretto?”. Spiace perché spiace!!!!!
Ah! Devo ricredermi sulla torta di acciughe è buonissima! Tanto mi sa che il colera l’ho già avuto…ma questo sarà un racconto per pochissimi fortunelli.
La notte ormai è calata e permette di vedere una stellata meravigliosa.
Essendo seduto in questo esatto punto non possono che venirmi in mente i miei due mitici compagni di viaggio. Fin dalla decisione di partire per questa avventura si era capito che ci si sarebbe trovati bene insieme, ma nessuno poteva prevedere come sarebbe veramente andata. Mai dimenticherò la sera che son sceso dalla macchina di corsa perché stavo per vomitare dal ridere o le notti passate a parlare dei miei standard diversi, in cui stanchi stravolti volevamo dormire ma non riuscivamo per paura di perdere la stronzata successiva che qualcuno aveva già pronta nella mente. Con la nostra incorreggibile capacità di sbagliare tutti i tempi dall’inizio alla fine. Le serate organizzate dal Caffa in cui i sottoscritti dovevano essere in tre luoghi differenti alla stessa ora. Per queste e per mille altre cose che spero resteranno nella nostra mente per sempre…grazie ragazzi!!!
Un grazie speciale va ai miei genitori che si sono dimostrati entusiasti sin dall’inizio di questa mia avventura verdeoro e mi hanno permesso di passare qui tre mesi che mi hanno dato tanto dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. A Kiki e Fabio perché ci sono sempre stati(così come i miei genitori) (loro sanno cosa intendo) e con cui nonostante le distanze ho continuato attraverso skype i discorsi senza un senso che si facevano tutti i giorni a casa, di cui altrimenti avrei sentito troppo la mancanza.
Grazie a : Lanucha, Sonex, Livia che grazie alla loro disponibilità e simpatia hanno reso questi mesi in clinica molto proficui per i nostri studi e divertentissimi. Un in bocca al lupo speciale a Livia perché possa rimettersi al più presto per venirci trovare in Italia. A tutti i professori e dottorandi dell’Hovet; a tutti voi che ci avete accompagnato attraverso questo blog con i vostri commenti,in particolare a tutti i miei amici di Legnano e dintorni (nn faccio nomi altrimenti se dimentico qualcuno sono morto),nonché a tutti gli amici di Caffa e Belin.
Un ringraziamento di cuore: a tutte quelle persone che mi hanno aiutato a affrontare un momento difficile della mia vita. Con cose molto semplici che mai scorderò: come presentarsi alla mia porta per bere una birra insieme, ascoltarmi quando ero noioso o semplicemente strappandomi un sorriso.
Ci sono delle persone che passano nella nostra vita e lasciano un segno indelebile, altre che sono sempre al nostro fianco qualsiasi cosa succeda, alcune che ci stanno a fianco per poco tempo solo fino a quando saremo di moda e altre ancora che pretendono che sorridiamo mentre loro tentano di rovinarci la vita. Sarebbe bello circondarsi solo delle prime, ma tanto nella vita arriva per tutti una serata come la mia di stasera…in cui tutto il male che hai provato per colpa di altri non lo senti più e speri soltanto che nelle persone che stai ringraziando tu abbia lasciato un piccolo segno tuo.
GRAZIE DI CUORE
PARME
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