SOLE E STELLA

grazie Paola ..........

Più dei tramonti,più del volo di un uccello,la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita,quando si rimette in piedi,dopo la catastrofe,dopo la caduta che dice :è finita .No,non è mai finita,per una donna.Una donna si rialza sempre ,anche quando non ci crede,anche se non vuole.Non parlo solo dei dolori immensi,di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.Parlo di teche questo periodo non finisce più,che stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile,che ogni mattina è un esame ,peggio che a scuola.Te,implacabile arbitro di te stessa,che da come il tuoti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.Così ogni giorno,e quest noviziato non finisce mai.E sei tu che lo fai durare.Oppure parlo di te ,che hai paura anche solo di dormirci con un uomo,che sei terrorizzata che una storia tolga l'aria,che non flirti con nessuno perchè hai il terroreche qulcuno sinfltri nella tua vita.Peggiose ci rimani presa in mezzo tu,poi soffri come un cane .Sei stanca :c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare ,che ti vuole cambiare,o che devi ambiare tu per tenerlo stretto.Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa .Eppure te la racconti,te lo dici anche quando parli con le altre."io stò bene così.Stò meglio così ,e il cielo si abbassa di un palmo .Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,ci hai abitato Natale e Pasqua,in quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passat tanto tempo,e ne hai buttata talmente tanta di anima,che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perchè non sai più cosa sei diventata .Comunque sia andata,ora sei qui e so che è stato un momento che hai guardato giù e avivi i piedi nel cemnto.Dovunque fosi,ci stavi stretta:nella tua storia,nel tuo lavoro,nella tua solitudine,e hai pianto.Dio quanto piangere!Avete una sorgente d'acqua nello stomaco,hai pianto mentre camminavi in una strada affolata,alla fermata del metro,sul motorino.Così ,improvvisamente,non potevi trattenerlo.E qulla notte che hai preso la maccina e hai guidato per ore,perchè l'aria buia ti asciugasse le guance?e poi haiscavato,hai parlato,quanto prlate,ragazze!Lacrime e parole:Per capire,per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore"perchè faccio così?com'è che ripeto sempre lo stesoo schema?Sono forse pazza?Se lo sono chiesto tutte,e allora vai giù con la ruspa dentro la tua storia,a due,a quattro ani,e saltano fuori migliaia di tasselli,un puzzle inestricabile.Ecco,è qui che inizia tutto,non lo sapevi?