Creato da La45edintoni il 05/05/2013
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Donna
DONNA
Universo enigmatico del maschio
Nel passato, usata, posseduta, voluta,
rinnegata, protetta ,forse… amata.
Un cammino sui tacchi alti in equilibrio ma
con sospiro e sorriso.
Hai difeso e conquistato Il Mondo col tuo posto di lavoro.
Hai saputo fare la Donna, la Mamma e la Sposa.
…Uomo…, non è una rivale, è la tua compagna, sappi conquistarla,
ma con l’intelligenza, perché Lei, ti terrà testa.
(dal web)
Non è l’ardore, l’eccitazione, le imperiture promesse d’eterna passione, il desiderio di accoppiarsi in ogni minuto del giorno. Non è restare sveglia la notte a immaginare che lui baci ogni angolo del tuo corpo. No, non arrossire, ti sto di cendo qualche verità.Questo è semplicemente essere “innamorati”. una cosa che sa fare qualunque sciocco.L’amore è ciò che resta quando l’innamorato si è bruciato; ed è sia un arte sia un caso fortunato.Ci sono radici che si protendono sottoterra l’una verso l’altra e quando i bei fiori cadono si scopre che si è un albero solo, non due.” dal FILM ”Il mandolino del Capitano Corelli
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Colletti bianchi, occhiali scuri Accordi ideali tra due classici. Per essere precisi ma non 'quadrati'
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Spesso leggo e sento dire che, il silenzio è la migliore risposta agli stupidi, è il miglior modo per esprimere il nostro disappunto ecc...ecc...
Personalmente, più passano gli anni e più divengo consapevole del fatto che, non sono poi così brava con i silenzi, se non quando sento un malessere interiore o esteriore.
Amo e prediligo la parola, perché racconta i pensieri, racconta storie, emozioni e sensazioni, racconta di me, di noi.
In genere i miei silenzi sono necessità di ripresa, di ricostruzione, di riordino o uno spazio di tempo che mi serve per metabolizzare o decantare determinate situazioni.
In quel caso, divengono momenti di silenzio nel suo concetto più ampio ed esteso
Iboralli
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Sono sempre stata affascinata dalle "menti", in certe occasioni ne ho subito il fascino fino a farmi coinvolgere e trascinare,credo nell'alchimia e nel coinvolgimento cerebrale ancor più che in quello fisico.
Non riesco ad immaginare un rapporto a due in cui la sintonia mentale non sia l'elemento scatenante.
Considero la stessa, l'organo sessuale e sensuale per antonomasia, il carburante per i rapporti di qualsivoglia natura, per questo credo sia fondamentale "nutrirla", tenerla in ottimo stato di conservazione, affinché possa sempre aprirci mille porte ed essere la nostra migliore complice ed alleata
Iboralli
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Si sono da pochi giorni spenti i "bagliori" sull'ormai sempre più inflazionata e commercializzata festa del Papà e mi è venuta voglia di condividere questo articolo che mi è capitato di leggere in occasione della festa citata.
Siccome sto vivendo in prima persona la separazione tra due persone a me vicine, mai come ora mi è chiaro quanto, in alcuni frangenti, la posizione dei padri viene sminuita e strumentalizzata.
Otto papà su dieci soffrono della "sindrome di Calimero": ad affermarlo è uno studio di "Found!" condotto in occasione della festa del papà su circa 600 uomini con figli adolescenti, basandosi sul monitoraggio di blog, social network, forum e community dedicate.
Nel 26% dei casi, i genitori maschi si sentono esclusi dal rapporto madre-figlio, il 21% si sente ignorato, il 37% tenuto a distanza e considerato solo in certe situazioni, il 33% ammette di avere non pochi problemi di rapporti con i figli, cosa che accade soprattutto con i maschi (43%), con i quali sembra esserci veramente poco dialogo o complicità, mentre il 34% si sente trattato "come un Bancomat". Il 45% si rammarica poi di vedere messe da parte le loro esigenze, anche se sarebbe sufficiente una maggiore condivisione in famiglia per riscoprire la gioia provata all'annuncio di essere in procinto di diventare papà: questo è stato per oltre la metà di loro, per l'esattezza il 54%, il momento più bello della vita.
Soffermandosi poi sul 19 novembre, il 41% del campione di papà italiani vorrebbe farsi coccolare e viziare un po', magari ricevendo un regalo che li faccia sentire al centro dei pensieri dei propri familiari: nel dettaglio, il 64% sostiene di non volere un regalo "seriale" mentre il 55% rifiuta anche gli oggetti utili. I genitori, nel 61% dei casi, vorrebbero qualcosa che sia legato a una sua passione, hobby, o ,ancora meglio, qualcosa da condividere con tutta la famiglia.
"Essere papà oggi è difficile più che mai, soprattutto nel trovare il modo di conciliare il lavoro con la famiglia - spiega lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano - È un'alchimia, e spesso ne risente il proprio equilibrio interiore. Troppo spesso - sottolinea - i papà lottano come in un film muto, senza dare voce al proprio dissidio interiore, con la fatica di trovare un modo per gestire tutto e tutti. La parità di ruoli potrebbe essere interpretata come la possibilità di schierarsi in prima linea, inserendosi nella routine dei bisogni e delle mansioni, libero di mostrarsi fragile e spaventato. Genitori si diventa ad un certo punto, ma fare il papà e la mamma lo si impara con l'esperienza".
(dal web)
Iboralli
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Mi hanno chiesto la ricetta di un piatto tipico della mia zona,
la lascio ancche qui..
Ovviamente ci sono più varianti della stessa, ma gli ingredienti sono uguali per tutti.
INGREDIENTI E DOSI X 6/8 PORZIONI
Kg. 1,5 Manzo ( Cappello Del Prete )
N. 2 Cipolle
N. 2 Zucchine
Aglio
Gr. 30 Acciughe
Gr. 20 Capperi
Gr. 150/200 Olio E. V
Lt. 2 Brodo Di Carne
Gr. 80 Prezzemolo
Gr. 60 Pane Trito
Gr. 80 Formaggio Trito
Sale, Pepe
PREPARAZIONE
In un tegame rosolare bene la carne con poco olio, ( a piacere si può steccare con aglio e lardo) salare e pepare.
Togliere la carne dal tegame, aggiungere le verdure tagliuzzate grossolanamente, le acciughe, i capperi e rosolare bene il tutto.
Rimettere la carne in pentola, aggiungere il brodo e continuare a con cottura lenta, si consiglia di coprire con coperchio fino a fine cottura ( circa 1 ora a chilo ) .
A fine cottura togliere il manzo dal tegame e frullare il fondo rimasto, aggiungendo olio crudo, formaggio grattugiato, prezzemolo fresco tagliuzzato e se il fondo risultasse troppo liquido, aggiungere del pane grattugiato fino a raggiungere la densità desiderata.
Regolare il sapore e servire con polenta.
Iboralli
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Ieri sera ho partecipato ad una serata dedicata all'argomento che da il titolo a questo post e sinceramente mi sono stupita del livello di ignoranza che ancora regna intorno a questo argomento, ma soprattutto mi ha sconvolta la notizia che il numero di adolescenti che contrae il virus attraverso rapporti sessuali non protetti è in pericoloso aumento.
Mi ha sempre fatto specie il fatto che si parli di un argomento così attuale solo in occasione della giornata mondiale dedicata, forse proprio questo abbassare la guardia da parte delle isitutioni e degli enti preposti a parlarne ha fatto sì che anche le persone la abbassassero.
Da mamma e da donna sono rabbrividita leggendo le percentuali che riguardano gli uomini tra i 40 e i 55 anni e gli adolescenti e sono uscita da quell'incontro con i brividi addosso ed un pensiero che ancora ora continua a martellarmi in testa.
Riporto anche qui le dieci regole pubblicate dall'Unicef che ognuno di noi dovrebbe conoscere.
Dieci cose da sapere sull'HIV/AIDS
La forza dell'HIV/AIDS risiede nell'ignoranza delle sue vittime. Conoscere la malattia e i modi in cui si trasmette è l'unica, vera protezione contro di essa. Paradossalmente, l'HIV/AIDS è una malattia da cui non si guarisce, ma che può essere prevenuta al cento per cento.
Purtroppo, troppe persone si sentono protette dal rischio del contagio mentre in realtà non conoscono, o credono erroneamente di conoscere, cosa è l'HIV/AIDS.
Ecco dieci fatti che chiunque, dovunque si trovi a vivere, non dovrebbe mai mancare di sapere.
1. L'AIDS è causato dall'HIV
L'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia provocata dall'HIV, un virus che aggredisce il sistema immunitario umano. Nelle persone affette da AIDS il sistema immunitario non è più in grado di difendere l'organismo dalle malattie, e il processo degenerativo prosegue fino alla morte del paziente a causa delle infezioni cosiddette "opportunistiche". Non esiste una cura o un vaccino per eliminare definitivamente l'HIV dal corpo.
2. HIV e AIDS non sono la stessa cosa
Le persone che contraggono il virus HIV (sieropositive) non sono malate di AIDS, anche se sono destinate a diventarlo, in assenza di cure adeguate. Se non riceve farmaci antiretrovirali (ARV) un bambino nato HIV-positivo ha mediamente un terzo delle probabilità di morire prima di compiere un anno, e il 50% di probabilità di morire entro i 2 anni,
Se però la diagnosi è tempestiva e la terapia ARV è seguita con scrupolosità, un soggetto sieropositivo può avere una speranza di vita indefinita, pur rimanendo sempre portatore del virus. Soltanto quando il livello dell'infezione (viremia) supera una determinata soglia, il soggetto è considerato malato di AIDS.
3. Come si trasmette il virus
L'HIV si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei infetti, in qualsiasi stadio della malattia. Sangue, liquido seminale, secrezioni vaginali e latte materno sono fluidi che possono veicolare efficacemente il virus. La saliva non è fra questi, dunque è una falsa credenza che l'infezione da HIV possa contagiarsi tramite il bacio.
4. Il contagio sessuale
La modalità più frequente di trasmissione dell'HIV è per via sessuale, perché durante un rapporto sessuale non protetto vi è il massimo scambio possibile di fluidi corporei, soprattutto quando si verificano circostanze aggravanti (ferite dell'apparato genitale, malattie veneree, sesso anale o forme violente di penetrazione). Le ragazze più giovani sono particolarmente esposte al contagio perché un apparato genitale immaturo è fisiologicamente più soggetto a ferite e infezioni.
5. HIV/AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale
Le malattie a trasmissione sessuale (MTS) sono un fattore di rischio particolarmente elevato (da 5 a 10 volte superiore alla media) di contrarre o trasmettere l'HIV. I soggetti consapevoli di avere queste infezioni dovrebbero avere esclusivamente rapporti sessuali protetti (con preservativo o senza penetrazione), informare il partner e provvedere a curarsi.
6. Come si evita il contagio per via sessuale
Il rischio di trasmissione dell'HIV/AIDS per via sessuale può essere ridotto se il soggetto si astiene dal sesso, se ha rapporti non protetti esclusivamente con un partner non infetto, se pratica soltanto sesso sicuro (con preservativo o senza penetrazione). Fra queste tre modalità di prevenzione, l'unica assolutamente certa è, per ovvie ragioni, l'astinenza.
7. HIV/AIDS e droga
I soggetti che assumono droghe per iniezione corrono un rischio molto alto di contrarre l'HIV/AIDS tramite lo scambio di siringhe e aghi infetti, pratica tuttora molto diffusa in alcuni ambienti e che provoca innumerevoli contagi ogni anno. Il fattore di rischio è così alto da indurre a consigliare di avere sempre sesso protetto con un partner che usa droghe iniettabili.
Per le medesime ragioni aghi, rasoi, strumenti chirurgici o apparecchiature per effettuare piercing o tatuaggi che sono entrati in contatto con sangue infetto e non sono stati sterilizzati possono veicolare il virus dell'HIV.
8. A chi rivolgersi
Se una persona sospetta di avere contratto il virus, l'unico modo per accertarlo è effettuare l'apposito test per l'HIV presso una struttura sanitaria attrezzata.
Nel caso il soggetto sia un minore, deve sapere che consultare un operatore sanitario ed effettuare il test nel pieno rispetto della privacy è un diritto riconosciuto dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia.
Inoltre, accertarsi di essere o non essere sieropositivo è un dovere etico nei confronti delle persone che potrebbero essere inconsapevolmente contagiate.
9. L'HIV e i contatti umani quotidiani
L'HIV non si contagia con comportamenti sociali quotidiani. È del tutto privo di rischi stringere la mano a una persona sieropositiva, abbracciarla, condividere con essa cibo, abiti o altri utensili (tranne quelli che possono avere avuto contatto occasionale con il sangue, come rasoi e spazzolini da denti). Una persona sieropositiva non trasmette il virus con la tosse, starnutendo, o nuotando nella stessa piscina. È infondata anche la credenza che le zanzare possano veicolare l'HIV pungendo in successione persone malate e persone sane.
10. Solidarietà e umanità
L'ultima, e non meno importante fra le cose da ricordare, è che ogni persona merita accoglienza e solidarietà. Discriminare un essere umano perché ha contratto l'HIV/AIDS, è membro di una famiglia in cui vi sono persone infette, o appartiene a una categoria a rischio, costituisce la violazione di un diritto umano individuale ed è segno di profonda immaturità. Il silenzio e la paura che circondano l'HIV/AIDS possono uccidere quanto la malattia stessa.
Come recitava un vecchio slogan: se la conosci la eviti!
Iboralli
Iboralli
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Pensiero
Prendete la chat come un passatempo piacevole, ma anche come uno sfogo e luogo di incontro…. tastate bene le vostre emozioni in chat, comprendetele prima voi, poi esprimetele… In quanto, nessuno può insegnarvi nulla,se non ciò che già sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza.
Come il saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere,
ma vi guida alla soglia della vostra mente. Come l'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi,ma non può darvi la sua conoscenza. Come il musico può cantarvi la melodia che è nell'aria,ma non può darvi l'orecchio che fissa il ritmo, né l'eco che rimanda il suono. E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura,ma oltre non può condurvi.
( dal Web) Calipso36...
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il 24/03/2014 alle 12:16
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il 11/03/2014 alle 13:58
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il 10/03/2014 alle 17:53