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"...Altro fenomeno che contribuisce ad alimentare abusi ed abusivismo di settore è rappresentato dall’intermediazione di molti portieri d’albergo, a nero, nel procacciamento clienti a favore dell’una o dell’altra parte...."
http://www.federnoleggio.it/news/2010/consultazioni_dl40.pdf
LUIGI PACILLI ( EX - VICE PRESIDENTE FEDERNOLEGGIO)12 aprile 2010
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TAXI A ROMA : LIBERALIZZAZIONE TAXI : PRIMA LA FRUSTA E POI IL CAVALLO ?
Post n°1493 pubblicato il 01 Settembre 2011 da varese_55
LIBERALIZZAZIONI SENZA LIBERARSI DEL CAOS DELLE CITTA' ? Si puo' essere d'accordo sulle liberalizzazioni se la politica adotta il metodo "prima la frusta e poi il cavallo " ? Tanto non dipende dai tassisti , ma dal rebus del voto nelle due camere ( come abbiamo visto nella fronda dei 44 avvocati Pdl che minacciavano di non votare se il Governo non avesse cambiato le regole per il loro settore ) che non e' sicuro per nessuno . Certamente lassu' a Bruxelles , non c'e' la lobby dei tassisti che ha generato la Bolkestein ,la Direttiva che non impone la liberalizzazione ,peraltro lasciando ai singoli stati di individuare le categorie da aprire alla concorrenza . Se , la liberalizzazione del servizio taxi fosse accompagnata da un analogo Disegno di legge che liberalizza le nostre città dal traffico , con una nuova platea di clienti "costretti" a usare i mezzi pubblici ,allora saremmo tutti allineati sulle liberalizzazioni . Appena nel 2007 sono state immesse 2500 vetture taxi gratuitamante, contravvenendo alla teoria dei tecnici che il mercato è chiuso dal costo della licenza . Permettere al cliente di raggiungere un taxi telefonicamente a un radiotaxi ( pagato dal tassista ) e' dare un servizio non a pagamento al cliente : come la carta di credito ( commissioni al 3,5% ) ,non aggiungere il costo di uscita dalla fila taxi a Fiumicino ( 10 € ,nove uscite) . Tariffe fisse per gli aeroporti che di fatto sono uno sconto del 15% : per non parlare dei servizi tecnologici a disposizione del cliente che può ,sui siti internet dei radiotaxi , prenotare un taxi e pagarlo ( pre-paid) ,o chiamare un taxi con un sms ) . E come non parlare del sistema di pagamento STP ( sms + password e pagamento telematico con il radiotaxi)? E la concorrenza tra tassisti gia' avviene : chiamare un radiotaxi con 3700 vetture ,o un altro con 1000 vetture ,vuol dire che il cliente ha sotto casa una vettura a 3 minuti invece che a 8 ,risparmiando sui tempi di arrivo e del prezzo della corsa ( il traffico incide per il 40% ,lo sapevate ?) E avere i turni di servizio vuol dire che il tassista opera 24 ore in ogni dove . Liberalizzando gli orari , si concentrerebbero tutti sulle fasce orarie piu' appetibili evitando quelle scomode . Chi si ostina a parlare di concorrenza mancata ,appare come un negazionista : 6000 vetture ncc da quattro anni integrano il servizio taxi . Ci sono Shuttle (solo per aeroporti) , Navette Bus ( solo per aeroporti ),treni diretti ( solo per aeroporti ) . Nel 1990 a Roma furono istituiti i taxibus : dovevano fare le linee alternative di autobus . Si posizionarono tutti sulla Termini -San Pietro vista la domanda nulla sulle altre linee . Tutte le tipologie alternative al taxi lavorano su un target predeterminato : non a caso il concorrente FFSS si posizionerà sulla Roma -Milano e non sulla Salerno -Reggio Calabria . Il taxi , non lavorando su prenotazione , deve intercettare a vista i flussi di stazioni,aeroporti e movide notturne : muoversi su uno scacchiere 12 volte Barcellona senza una cabina di regia ( o prenotazione ) e con una velocità media di 25 km/h genera problemi comuni alle altre città europee nei momenti di maggior richiesta . Insomma , se faccio la stessa strada e velocità del mezzo privato ,come faccio a convincere il cliente che fà prima e spende meno? Il signor Bolkestein ,olandese , per escludere i taxi dalla liberalizzazione , deve aver assistito ai disordini sociali dell'apertura delle città olandesi ( assieme a Svezia e Irlanda gli unici liberalizzati in Europa su 27 della comunità). Se un un taxi a Roma fà 10 corse medie in un turno di otto ore con 5000 taxi in servizio , e' facilmente prevedibile che , senza limiti numerici delle vetture in servizio , i tassisti ,da subito , falliscano : e sfido chiunque a stare in vettura per 16 ore e più soprattutto per la sicurezza del cliente e dell'autista . Poi ,l'ipocrisia del libero mercato mentre assistiamo nei tg alle mazzette del politico di turno : nel Paese culla di tre tipi di mafie e della mazzetta appare anacronistico sostenere che il mercato decide, quando le regole del mercato non sono quelle del cliente che sceglie , ma ,chi per lui , sceglie non in base a un dato oggettivo di qualità/prezzo , ma .....ci siamo capiti . Liberalizzare il servizio vuol dire depauperare la professionalità degli autisti nella città regina del caos: la cordialità e quelle due chiacchiere nel traffico che in altre città italiane ed europee sono negate . Togliere il tassametro significherebbe togliere un prezzo calmierato (tariffa al 2007 ) a cui si attengono altre tipologie di concorrenti con target superiore : far diventare un tranquillo viaggio in taxi in una trattativa da mercato che penalizzerebbe il primo turista che lancia il famoso "How much" ? ( Quanto costa?) . Eppoi ,senza tassametro ,che senso avrebbe continuare a chiamare taxi una vettura che ne e' sprovvista ? Chiudiamo le città al traffico ; regole chiare e vera libertà di scelta per il cliente . Il taxi ha dalla sua un brand internazionale : la dimostrazione della sua forza,comunque, a Fiumicino, dove adesso, ci sono due file taxi e ncc . E la fila per i taxi e' sempre la stessa . |
Inviato da: fabio
il 05/02/2015 alle 16:16
Inviato da: mizrahaki
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