TAXI A ROMA

TAXI A ROMA - IMPROTA FA' DI TESTA SUA ( E BEATIFICA GLI NCC NON SPQR ? )

 ASSESSORATO ALLA IMMOBILITA' DEL COMUNE DI ROMA

IMPROTA  BEATIFICA GLI NCC ?

Piccati e risentiti da questa affermazione del Sindaco Marino " Sin dall'inizio del mandato ho voluto porre la massima attenzione al contrasto dell'inaccettabile fenomeno degli Ncc abusivi ", ieri 28 aprile in Via Capitan Bavastro sede dell'Assessorato alla Immobilita' del Comune di Roma , hanno voluto essere ascoltati i famigerati tassisti di paese d'Italia che , in circa 6.000 unita' hanno oramai messo casa nel servizio del trasporto pubblico locale della Capitale , confliggendo con il noleggio locale e i tassisti romani , promettendo chissà che cosa e a quale titolo considerato che il Sindaco ha detto tutt'altro a mari e monti in merito alla risoluzione della diatriba .

Una infinita e lunga storia  che nel distinguo dei verbi usati per perorare le rispettive cause identifica i problemi economici che attraversano le categorie interessate .

Nel tentativo di controllare i tassisti di paese , per l'ennesima volta il Comune di Roma cerca di fare una delibera che dia ossigeno al servizio romano .

I convenuti sotto le finestre dell'assessorato espongono problematiche tutte coniugate al futuro : "saremo impossibilitati a lavorare "  ,  " sara' impossibile espletare il servizio " , mentre noi tassisti facciamo tutte rimostranze al presente , " non abbiamo piu' lavoro " , " siamo spettatori dei servizi locali che vengono espletati dai tassisti di paese ....."

Perche' dico tassisti di paese e non Ncc ?

La stragrande maggioranza delle 6.000 vetture ncc e' con licenza di paeselli sperduti d'Italia , con abitanti locali che nemmeno arrivano alle 1.000 unità .

In questi paesini sprovvisti di taxi con tassametro per ovvie ragioni economiche , cittadini romani ( come essi stessi ammettono ) hanno partecipato a bandi pubblici per concorrere a prendere la licenza locale che evidentemente i cittadini locali stessi non hanno ritenuto appetibile economicamente viste le ridotte capacità economiche delle provincie interessate.

Questi imprenditori romani hanno immatricolato vetture che per il loro valore economico avrebbero dovuto far domandare al sindaco di turno se gli assegnatari avessero ben capito di quale tipo di lavoro si sarebbe andato a fare nei loro piccoli agglomerati urbani.

Questi imprenditori romani , in sede di esame per il Ruolo , avranno sicuramente appreso che la differenza che separa il servizio taxi e quello ncc e' che il taxi aspetta il cliente in piazza e l'ncc una chiamata in un garage .

Questi imprenditori , decidendo di dedicarsi al servizio pubblico locale dei paesini italiani , in loco , possono essere in piazza e fare il taxi senza tassametro , dunque sono tassisti , ma solo dove gia' non c'e' un servizio taxi ,il caso delle piccole e grandi città.

Dicono : il Comune di Roma non rilascia licenze ncc....dunque  "siamo stati costretti a prenderle fuori per poter lavorare qui'  " ...... 

Secondo questa logica , considerata la fame di case a Roma , nulla vieta di prendere una concessione edilizia nel paesello e " pretendere " di fare da soli quello che il Comune non fa' !

Da notare che a Roma l'asse anti ncc di paese e' formato da tassisti romani e ncc ( fratelli no ? )  nostrani .

Nello sciagurato anno 2007 , Sindaco Veltroni , egli fece uscire 2500 licenze taxi tutte assieme... nessuno avrebbe potuto fermarlo se avesse voluto far uscire altrettante licenze spqr ....

Insomma , la conflittualita' tra le opposte fazioni , da me rappresentata ad un altissimo esponente del CSM ,in taxi , e' legata alla interpretazione che si da' alla legge 21 / 92 : " caro amico ,sa' cosa diceva Giovanni Giolitti ? Le leggi per gli amici si interpretano ,per i nemici si applicano.! "

Ed una interpretazione della legge 21 / 92 ha generato proposte di modifiche cavalcando il " Catricalà pensiero " sulla legge di mercato , ignorando volutamente la Direttiva Bolkestein che rimanda agli Stati sovrani leggi in materia NON OBBLIGANDO il servizio pubblico locale a nessunissima apertura .

Ma cavalcando il fertile umus del mercato e della concorrenza alimentato dall'Istituto Bruno Leoni , dal Governo Monti , e dal  Tar di Roma ,a oggi , abbiamo sulla città di Roma la permanenza di queste 6.000 vetture che sommandosi alle locali e ai taxi ci fanno arrivare a quota 14.000 vetture , con i taxi che aspettano in piazza , e gli ncc che non avendo un orario di servizio né controlli sui tempi di riposo , impazzano allegramente lamentandosi con l'assessore su " un domani " incerto se fossero applicati controlli .

Poi , con la discesa in campo della oramai globale Uber , assistiamo a una palese espletazione delle vetture ncc del servizio taxi a chiamata immediata che non trova nessuna censura tra le fila del settore di appartenenza .

Con milioni di pellegrini a Roma ( quando a Milano si sciolgono i turni per un banale sciopero della Metro ) io , come da turnazione , " ho fatto " riposo il 25,26 e 27 : il 26 e 27 , sono stati affrontati dai colleghi con il consueto turno festivo al 50% !

Sull'altra sponda (ncc ) , su un social network , un autista si lamentava della intensità del lavoro lamentando a malapena una sola ora di sonno , e chi gli faceva coraggio gli ricordava quanti tassisti avrebbero voluto essere al suo posto....

Siamo europei , diceva nel 2012 il rappresentante di settore Artusa , e " risolveremo queste questioni alla Corte di Lussemburgo " ," il diritto comunitario e' prevalente su quello dei singoli stati " ....  E' finita che Juliane Kokott avvocato della Corte ha bacchettato il  Tar Roma per insufficienza di argomentazioni , che non c'e' libero mercato come da Direttiva Bolkestein nel trasporto pubblico locale , e che valgono le leggi locali per disciplinare il TPL,ovvero la legge 21 / 92 alla quale si e' messa mano facendo spuntare dal cilindro una sospensiva all'obbligo di rimessa ( il famigerato 1 quater ) , sospensiva che di rinvio in rinvio ha adesso una ennevolusima scadenza, il prossimo 31.12.2014

La promessa che possa aver fatto Improta ( ex del Governo Monti ) ai manifestanti ncc di ieri in assessorato non la sappiamo : sappiamo solo che Marino e' il solo che la porti avanti nonostante il suo assesore gli abbia detto che ci sono cose piu' importanti da fare a Roma .

Ogni volta che scende dal Campidoglio ,la chilometrica fila di taxi gli ricorda il problema della crisi del settore - la fame - che attanaglia la categoria con incassi che a malapena coprono le spese di gestione ( Inps ,assicurazione,carburante , manutenzione ) .

Siamo allenati a tutto oramai .

Aspettiamo comunque comunicati ufficiali di Marino.