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Post n°167 pubblicato il 27 Aprile 2009 da Fiat126Blue
Intitolo questo post "lavori del cazzo" per l'assurdita' e il posto sommario con cui e' stata tenuta l'interview presso la sede-baracca della compagnia. Non certo per il lavoro in se, visto che considero lavori come quello di fare pulizie, una professione molto piu' gratificante e professionalmente piu' onesta e salutare (in fondo si caminna e ci si muove tutto il giorno) di carriere tipo "call centre" , "telesales" per le quali, anche se vesti piu' elegante, sei costretto a ingannare la gente per arrivare alla fine del mese e a leccare culi nella speranza di un career development che mai avverra'. Sembrava come una puntata di X-Factor. La differenza era che invece di cantare, dovevamo parlare. Ci hanno fatto vedere un film. Orrendo. Nel quale si vede un manager, norvegese, servito dal personale con tutti i servizi della compagnia (di sta compagnia c'e' una sede anche vicino casa mia in Itl). Chissa' perche' sto manager lavorava SOLO 1 GIORNO e poi andava in vacanza. Nel filmato, delle decine di servitori di questo fortunatissimo manager, si vede solo 1 ragazza di colore, quando e' risaputo che nel settore pulizie, servizi sanitari di basso rango (assistenza OTA-OSS), magazzino, manovalanza-edilizia, che almeno 2 lavoratori su 3 sono stranieri che vivono in Norvegia da almeno un anno (visto che non c'e' altro per stranieri!), ma quella era solo una metafora.* Poi ci hanno fatto alzare uno ad uno e ci hanno intervistato di fronte a tutti gli altri. A me di sapere che una delle applicanti per quel lavoro era 10 anni piu' giovane di me e le piacevano i cavalli non e' che interessasse moltissimo! E non so agli altri applicanti, quanto importasse sapere che io non posso piu' studiare a scuola per mancanza di fondi o se ho o meno il permesso di lavoro o di soggiorno, visto che in teoria questo tipo di informazioni dovrebbe rimanere tra il datore di lavoro e applicante. In ogni modo, io ho risposto che come europea, in Norvegia sono registrata fissa come "in cerca di lavoro" e che con tale permesso di soggiorno automatico, e' il datore di lavoro a compilare il permesso di lavoro dopo la mia assunzione e non prima. Prendi e porta a casa. Loro al solito, ignoranti fino all'ultimo, si sono dimenticati di questa "deroga per noi della comunita' europea". Noi stranieri come al solito "un po' meno" visto che la commissione era tutta norvegese e ci faceva su pure gli scherzi "su quanto eravamo pittoreschi". Per fortuna non troppo e non con me, ero talmente tesa che se ci avessero anche solo provato sarei scappata mi sarei messa a piangere. Ecco non sono arrivati al "bingo bongo", ma solo quello ci mancava!! Si vedeva lontano chilometri lo squarcio "noi e loro". E vado a pulire... *Le cose cambiano appena si cresce di categoria e livello lavorativo: camerieri, commessi, servizi di medio livello, posizioni che richiedono una laurea, ma che non occupano ruoli manageriali (infermieri, lettori, assistenti di laboratorio...) diventano circa 1 straniero su 5 con permanenza in Norvegia superiore ai 3 anni; mentre uffici, servizi telefonici e tecnologia, assistenza tecnica ed ingegneristica, competenze universitarie che comportano piu' responsabilita', solo 1 straniero su 15-20 che pero' sia in Norvegia da almeno 10 anni ed abbia un compagno o una compagna nel settore che lo introduca. Posizioni superiori: professori universitari, amministratori, managers... gli stranieri e' inutile che applichino perche' anche se hanno le competenze non vengono presi, di solito gli esistenti sono stati presi direttamente all'estero per selezione. (Quasi tutti misteriosamente biondi). |
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