Creato da il.dubbioso il 15/07/2006
l'11 settembre è andato così come c'è l'hanno raccontato?, cosa sono le scie chimiche? cosa sta veramente succedendo oggi?

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attentati di londra P°2

Post n°45 pubblicato il 19 Agosto 2006 da il.dubbioso
 
Tag: altro

Carte d'identità Indistruttibili

La polizia dichiarò di essere in grado di recuperare dalle scene degli attentati, grazie ad un incredibile colpo di fortuna, carte di credito e documenti, cosa che avrebbe permesso di identificare rapidamente gli autori del crimine. In mezzo ad un inferno di lamiere contorte e brandelli insanguinati di corpi umani, vennero recuperate carte di credito e carte d'identità. Due settimane dopo gli attacchi, il governo pakistano, per ragioni ignote, rilasciò la copia di un passaporto appartenente ad Hasib Hussain. Secondo le autorità britanniche, quel passaporto testimoniava che il 15 luglio del 2004 Hussain e i suoi amici terroristi avevano visitato Karachi in Pakistan, e ciò costituiva la prova che avevano ricevuto 'una formazione ideologica orientata alla Jihad'. Il fatto è che, come riportato dalla BBC, quel passaporto apparteneva in realtà ad un ragazzo decisamente vivo, residente ad High Wycombe, un quartiere a nord ovest di Londra, e anche lui di nome Hasib Hussain. Come si diceva nel servizio della BBC: 'La prova che dimostrava che tutti e tre gli attentatori di origine pakistana erano stati in Pakistan l'anno scorso è quantomeno dubbia'.

Le dichiarazioni sui miracolosi ritrovamenti dei documenti dei terroristi sono curiosamente simili ad alcuni eventi dell'11 settembre, in particolare all'incredibile (letteralmente) recupero, tra le macerie delle torri, del passaporto appartenente ad uno dei presunti dirottatori. Ricordiamo anche che secondo la BBC,almeno quattro dei dirottatori, subito dopo l'attentato erano ancora vivi.

Viaggi Impossibili?

Secondo il governo e la polizia, i terroristi salirono a Luton alle 7.40 sul treno per King's Cross, da cui avrebbero poi preso i rispettivi 'treni della morte'. I tre treni lasciarono la stazione di King's Cross alle 8.35, 8.42 e 8.48.

Però, come si può vedere dall'orario ufficiale, il treno delle 7.40 da Luton fu cancellato, così come quello delle 7.46, lasciando così agli attentatori come unica possibilità quello delle 7.48, che arrivò a King's Cross alle 8.42. Questo significa che due di loro non avrebbero avuto il tempo di prendere il treno sul quale sarebbero poi state fatte esplodere le bombe. Naturalmente, se fossero invece arrivati a Luton alle 7.21 avrebbero potuto prendere i treni delle 7.24 o delle 7.30 per King's Cross, ma il romanzesco Rapporto Ufficiale insiste col dire che presero quello delle 7.40. Nessuna spiegazione al proposito è stata mai fornita dalle autorità.

Treni Thameslink: da Luton a King's Cross, 7 luglio 2005



Bombe a risucchio?

Analogamente, nel rapporto ufficiale brilla per la sua assenza qualsiasi riferimento ad un'inquietante testimonianza riportata dal Cambridge Evening News  del luglio 2005. Il ballerino Bruce Lait era appena salito sul treno alla stazione di Liverpool Street quando si verificò l'esplosione.

'Eravamo saliti da non più di un minuto, quando accadde qualcosa. Ci fu come una gigantesca scarica elettrica che ci fece esplodere i timpani e perdere i sensi. […] Eravamo proprio nella carrozza in cui si trovava la bomba. Non capivo cosa stava succedendo'.

Lui e Crystal, la sua partner di ballo, furono aiutati ad uscire dalla carrozza, e appena fuori un poliziotto indicò il punto in cui era esplosa la bomba.

'Il poliziotto disse 'attento a quel buco, lì è dove era la bomba'. Il metallo era stato spinto verso l'alto come se la bomba fosse stata sotto al treno. Pare che pensino che la bomba sia stata lasciata sul pavimento in una borsa, ma io ricordo che dove si sarebbe trovata la bomba non c'era nessuno, e nessuna borsa'.

Se qualcuno fosse così gentile da spiegarmi come una bomba posta in una borsa sul pavimento di un treno, esplodendo possa piegare le lamiere verso l'interno, gliene sarei molto grato.

Per Amore del Terrore

Ho già scritto in precedenza a proposito della strategia di contro-insurrezione attualmente adottata dai servizi segreti militari britannici e statunitensi in Iraq, strategia che prevede operazioni segrete contro i civili, con lo scopo di confondere e demoralizzare la popolazione irachena e la resistenza da essa sostenuta, nel tentativo di consolidare il controllo da parte del governo Usa sul futuro dell'Iraq. La mia opinione riguardo agli attacchi dell'11 settembre, e alle bombe di Madrid e Londra, è che siamo di fronte allo stesso tipo di tattica. L'unica differenza è che questa volta viene utilizzata contro la popolazione civile degli Stati Uniti, della Spagna e della Gran Bretagna.

Esiste un legame molto chiaro fra la guerra anglo-statunitense e israeliana in Iraq, in Palestina e presto in tutto il Medio Oriente, e il bisogno da parte della popolazione europea e statunitense di credere che la 'guerra al terrorismo islamico' esista veramente. Dopotutto l'invasione e l'occupazione dell'Iraq da parte delle forze anglo-statunitensi è iniziata sotto l'egida della suddetta comune 'guerra al terrorismo islamico', dunque è necessario che la popolazione di questi paesi continui a credere nel 'pericolo del terrorismo', in modo che i governi statunitense, britannico e israeliano possano impunemente continuare, ed espandere, la loro guerra di aggressione in tutto il Medio Oriente. Data l'assenza di qualunquerealeminaccia terroristica nel mondo, questi governi hanno capito ormai da tempo che una minaccia di questo tipo bisogna fabbricarla. In tutti i presunti attentati di matrice islamica avvenuti in questi ultimi anni esistono prove di questa campagna di mistificazione, e i macroscopici buchi nei resoconti ufficiali su questi attentati non fanno altro che avallare questa tesi.

Forest Gate - Operazione Terrore Psicologico

Il 2 giugno 2006, 250 agenti di polizia armati fino ai denti hanno fatto irruzione in una casa in East London dove, secondo loro, i 'terroristi islamici' stavano fabbricando armi chimiche da usare contro gli innocenti londinesi. Durante l'operazione, diventata famosa come 'Forest Gate Raid', I due fratelli che vivevano lì sono stati arrestati, e uno di loro anche ferito. In una conferenza stampa dopo il loro rilascio, i fratelli (di 20 e 23 anni) hanno raccontato le loro traversie.

Quando Kahar ha sentito che la porta d'ingresso veniva sfondata, ha pensato che si trattasse di una rapina, ed è uscito dalla sua stanza da letto per scendere al piano di sotto. Lì, da nemmeno un metro di distanza, un poliziotto ha aperto il fuoco senza prima né identificarsi né dare un avvertimento. 'Appena mi ha visto mi ha sparato' ha raccontato Kahar. Il proiettile è entrato nel torace ed è uscito dalla spalla, e non lo ha ammazzato per pochi centimetri. 'Lo supplicavo 'per favore, per favore, non riesco a respirare', e lui mi ha preso a calci in faccia dicendo 'chiudi quella cazzo di bocca'…un altro degli agenti mi ha schiaffeggiato…ho pensato che mi avrebbero sparato di nuovo, o che avrebbero sparato a mio fratello'.

Anche Koyair, l'altro fratello, è stato insultato e malmenato. La loro anziana madre è stata trascinata fuori in manette. La sorella, Humeya Kalam, ha raccontato alla BBC: 'Mi sono svegliata col rumore di porte e finestre che venivano sfondate. Mi sono alzata, ho aperto la porta e ho visto un uomo vestito di nero che mi puntava contro un fucile'. Nel frattempo, la polizia irrompeva nella casa accanto, e riservava ai residenti il medesimo trattamento.


Come prevede l'ormai noto copione, la polizia ha tentato subito di infangare le due vittime, prima dicendo che Kahar era stato colpito dopo una colluttazione con gli agenti, poi che in realtà era stato colpito da suo fratello durante la lotta, e infine che un poliziotto aveva sparato 'accidentalmente' per colpa dei guanti troppo spessi che indossava. È stato anche dichiarato che i due fratelli avevano partecipato a manifestazioni di militanti islamici, e che la ferita di Kahar era superficiale. Naturalmente erano tutte spudorate bugie, e i due fratelli erano totalmente innocenti, ma la cosa più assurda è stata la successiva rivelazione per cui l'informatore che ha portato la polizia a compiere il raid era un 'totale incapace' con un QI di 69.

Si tratta di Mohammed Abu Bakr Mansha (22 anni), è un amico dei due fratelli, e in gennaio è stato imprigionato perché trovato in possesso dell'indirizzo di un soldato britannico decorato. L'operazione di cui sopra ha richiesto 250 agenti armati e vestiti di tute anti-contaminazione, per un raid prima dell'alba in una casa di Londra. Operazioni come questa non vengono autorizzate senza prima una preparazione meticolosa, compresa, in teoria, una rigorosa verifica delle informazioni, per essere certi che 'l'obiettivo' sia un autentico, o almeno verosimilmente autentico, 'terrorista'. Dobbiamo dunque presumere che i 'sicurocrati' britannici che hanno deliberato l'operazione non si fossero resi conto che, visto che l'informatore era un incapace idiota di 22 anni, qualunque sua affermazione avrebbe dovuto essere esaminata con un certo sospetto, soprattutto sapendo che gli era stato offerto un rilascio anticipato in cambio di qualunque informazione sui 'terroristi' potesse fornire, e che quindi c'era la concreta possibilità che le informazioni fossero false, come poi in effetti si sono rivelate essere?

L'ovvia conclusione è che il raid di Forest Gate ha avuto il via libera nonperché nessuno ha avuto dubbi sulla 'soffiata' dell'idiota, ma più che altro perché sarebbe servito a rafforzare nella mente della popolazione britannica la convinzione che il terrorismo islamico è una minaccia reale per tutto il mondo, e che quindi il governo Blair è pienamente legittimato ad introdurre draconiane leggi anti-terrorismo. Dopo tutto, se 250 poliziotti in assetto da guerra sfondano porte e sparano alla gente, devono avere un'ottima ragione per farlo, giusto? Beh certo, un'ottima ragione c'è, ma non ha niente a che vedere con la giustizia come io o voi la intendiamo, a meno di non essere stati raggirati.

Caramelle da un bambino

Ricordiamoci anche dell''affare Miami Seven' , in cui un agente dell'FBI sotto copertura, fingendo di essere un membro di Al Qaeda, entrò in contatto con un gruppo di sempliciotti che vivevano in un magazzino in Florida. Il nome del gruppo era 'The Sea Of David', ed era quanto di più lontano ci potesse essere da una cellula di 'terroristi islamici'. Dichiaravano di essere Cristiani 'educati dalla bibbia'. In un perfetto esempio di come gli agenti del governo degli Stati Uniti si adoperano alacremente per fabbricare il terrorismo islamico, l'agente sotto copertura:

contattò il gruppo e chiese ai componenti se volevano entrare in Al Qaeda;

fece prestare giuramento ad uno di loro come membro di Al Qaeda;

offrì loro 50.000 dollari;

fornì loro equipaggiamento militare e una videocamera;

riferì che avevano intenzione di far saltare qualche edificio governativo;

riferì che volevano far saltare la Sears Tower [3];

riferì che volevano scatenare 'una guerra a tutto campo contro gli Stati Uniti';

disse che uno di loro sapeva cosa fosse la Sears Tower, e che addirittura una volta era stato a Chicago.

Tutto questo ebbe gran risalto sui canali d'informazione ufficiali, e fu portato come prova che una 'cellula terroristica islamica' si stava preparando ad un attacco contro la popolazione statunitense. Nessuno si sognò di usare l'espressione più appropriata per tutta la faccenda: trappola.



[Sciocchi incompetenti: l'FBI Vi Vuole per Opportunità nel Campo del Terrorismo Islamico!]

Jihad dalla prigione

Il grande spauracchio ed ex leader di Al Quaeda in Iraq Al Zarqawi, è stato ucciso nel giugno del 2006 da un bombardamento sul suo nascondiglio in Iraq. Una foto della sua faccia solo leggermente ammaccata, nonostante due bombe da 500 libbre avessero colpito la sua testa, ha fatto il giro del mondo affinché tutti vedessero che non solo al 'guerra al terrore' è reale, ma che gli Stati Uniti la stavano attivamente combattendo. Immediatamente dopo la dipartita di Al Zarqawi, c'era assoluto bisogno di un successore, e così, per gentile concessione di uno dei tanti dubbi filmati di Osama, saltò fuori un certo Abu Hamza al-Muhajir, il quale venne nominato ufficialmente successore di Al Zarqawi, nonché colui che guidava la guerra santa contro gli invasori dell'Iraq. Purtroppo però il governo statunitense non fece in tempo a sbattere sulla sua testa 5 milioni di dollari di taglia, perchè questa nuova bolla di finto terrorismo islamico venne fatta scoppiare senza troppi complimenti da un avvocato egiziano, che dichiarò di aver recentemente visitato 'al-Muhajir' in un carcere egiziano, in cui aveva trascorso gli ultimi sette anni della sua vita.



[Abu Hamza al-Muhajir]


Ora, mi piacerebbe avere le risposte ad un paio di domande: non pensate che Osama, se è veramente quello che gli Statunitensi dicono sia, avrebbe dovuto sapere che nominare come nuovo leader della Jihad un uomo rinchiuso in una cella in Egitto potesse essere leggermente problematico? Per quale motivo dunque avrebbe dovuto annunciare, attraverso uno dei suoi tristemente noti (e piuttosto sospetti) filmati, che un detenuto avrebbe guidato il terrorismo in Iraq e nel resto del mondo?

Amici, tutto questo puzza, e abbiamo a che fare con un odore particolare. Se ne seguiamo la scia, arriviamo a Langley in Virginia, Thames House a Londra, ed Herzliya  in Israele [4].

Affermare l'ovvio

I fatti sono chiari: non esiste il terrorismo islamico nei termini in cui ce lo raccontano, cioè una rete mondiale di terroristi che vogliono 'colpire la popolazione civile ovunque'. Ogni affermazione di questo tipo è pura propaganda governativa di stampo nazista.

Tutto questo potrebbe sembrare uno scherzo, sebbene alquanto malato, che gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele stanno facendo al resto del mondo, ma dal loro punto di vista è tutt'altro che uno scherzo, e i 200.000 civili iracheni più un imprecisato numero di palestinesi massacrati in nome della 'guerra al terrore islamico' sono lì a testimoniarlo.

E' (di nuovo) ora di svegliarsi, e di smetterla di ingoiare allegramente le bugie e le mistificazioni dei governi. Una guerra inutile e brutale è stata scatenata nel nostro nome e, fino ad ora, con il nostro sostegno. Per quanto ancora il massacro continuerà, dipende solo ed esclusivamente da noi.

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