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l'11 settembre è andato così come c'è l'hanno raccontato?, cosa sono le scie chimiche? cosa sta veramente succedendo oggi?

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Il movimento per la verità sull'11 settembre è sotto attacco 1

Post n°57 pubblicato il 31 Agosto 2006 da il.dubbioso

Il "9-11 truth movement" potrebbe star assistendo dal vivo e sulla propria pelle al concretizzarsi del processo, indicato da Arthur Schopenhauer, di affermazione di una verità precedentemente non riconosciuta: "Ogni verità attraversa tre fasi. Prima viene ridicolizzata. Poi incontra una violenta opposizione. Infine viene accettata come palese". Chiunque si sia avvicinato alle spiegazioni alternative sui tragici eventi dell'11 settembre 2001 ha potuto vedere ampie dimostrazioni della "fase uno". I commentatori dei mezzi di informazione mainstream hanno infatti dapprima ignorato e poi ridicolizzato le teorie che indicano una complicità del governo Usa negli attacchi dell'11-9.

A seguito, Giornalista investigativo aggredito e colpito da poliziotti in borghese (Cristopher Bollyn, American Free Press); Alla luce di un ponte che brucia - Un addio definitivo agli Stati Uniti (M. C. Ruppert; From The Wilderness)

Per citare solo il caso italiano, commentatori come Vittorio Zucconi e Massimo Teodori, nel momento in cui le rivendicazioni del truth movement riuscivano a farsi strada nelle news e in programmi come Matrix di Mentana, si sono impegnati a presentare le "teorie del complotto" come ricostruzioni ridicole, quasi delle curiosità antropologiche, mostrando tra l'altro una conoscenza di quelle che definiscono 'teorie della cospirazione' discordante col precedente periodo di assordante silenzio.

Adesso giungono da oltreoceano delle notizie piuttosto preoccupanti che potrebbero indicare che il 9-11 truth movement incomincia ad incontrare una violenta opposizione (la "fase due" di Schopenhauer) che si concretizza in una più decisa denigrazione e anche in iniziative oltre la legalità da parte degli apparati dello Stato.

Chi sostiene la richiesta di nuove indagini sull'11 settembre ha sempre incontrato delle enormi difficoltà, un esempio su tutti è quello del membro del Congresso Usa Cynthia McKinney che ha visto notevoli attacchi e boicottaggi politici dopo le sue affermazioni critiche verso Bush a riguardo dell'11-9.

Ma in questi ultimi tempi si sono moltiplicate le notizie di grossi ostacoli e persino di aggressioni verso chi analizza criticamente gli attacchi dell' 11 settembre.


[Il regime Bush ha fabbricato l’11 Settembre - L'11 Settembre è stato un'operazione interna!]

Il più recente episodio è quello del Sergente di Prima Classe Donald Buswell, già decorato in Iraq con un Purple Heart, che è stato messo sotto inchiesta dall'esercito per "comportamento sleale verso gli Stati Uniti" avendo semplicemente discusso e appoggiato via mail le cosiddette teorie del complotto. Tempo fa il Dr. Kevin Barrett cofondatore della Muslim Christian Jewish Alliance for 9/11 Truth (MUJCA) [Alleanza Islamica, Cristiana ed Ebraica per la verità sull' 11-9] e insegnante alla Università del Wisconsin-Madison è stato violentemente attaccato dal politico repubblicano Steven Nass, e in seguito anche dal Governatore Democratico Doyle, che hanno chiesto, per ora senza successo, il suo allontanamento dall'insegnamento universitario. Recentemente William Woodward, Professore di Psicologia all'Università del New Hampshire, ha affermato di ritenere che un gruppo di elite all'interno del governo abbia orchestrato gli attacchi dell'11-9 e ha espresso il desiderio di affrontare con i suoi studenti lo studio dell'11 settembre da una prospettiva psicologica. Anch'egli è stato immediatamente attaccato,prima dal Senatore Repubblicano Judd Gregge in seguito da altri due senatori, Ted Gatsas e Jack Barnes, col risultato che ora rischia di perdere il posto.

Sempre in questi ultimi giorni il Prof. S. Jones, docente di fisica alla Brigham Young University, e Jim Fetzer, Professore Emerito alla Università del Minnesota-Duluth, entrambi fondatori di Scholars for 9-11 truth [Ricercatori per la verità sull' 11-9] hanno ricevuto pesanti attacchi e diffamazioni. Un altro episodio particolarmente preoccupante è il fatto che Waheed Zaman, uno dei giovani accusati in Gran Bretagna di aver partecipato ad un oscuro piano di abbattere aerei con esplosivi fatti in casa, è stato indicato come un sostenitore delle teorie cospiratorie sull'11-9 e uno che "guarda video cospirazionisti su internet". L'accostamento tra il Truth Movement e l'estremismo terrorista è stato di nuovo presentato in un normale collegamento della CNN dalla reporter Christiane Amanpour.

Ma gli episodi più preoccupanti riguardano due importanti ricercatori che si sono occupati della verità sull'11-9 e che oggi lanciano pesanti accuse affermando di avere subito gravi violazioni dei loro diritti. Il primo ricercatore è Cristopher Bollyn, giornalista investigativo di American Free Press, autore di molte inchieste scomode tra cui l'approfondimento dei collegamenti dei servizi Israeliani con gli attacchi dell'11 settembre. Bollyn sarebbe stato picchiato dalla polizia locale in borghese pochi giorni fa davanti alla sua abitazione, sotto gli occhi della moglie e dei figli piccoli, ed i suoi sospetti di essere spiato da molto tempo sarebbero suffragati da esplicite frasi rivolte a lui da un ufficiale. Nella sua memoria che vi proponiamo - scritta a caldo subito dopo l'evento - egli conclude amaramente che gli Stati Uniti non sembrano più essere un posto sicuro per chi fa giornalismo investigativo, ed intende rifugiarsi in Europa.

Il secondo è Michael Ruppert, editore del sito From The Wilderness, protagonista in passato di coraggiose denunce sul traffico di droga gestito dalla CIA e autore di "Crossing the Rubicon: The Decline of the American Empire at the End of the Age of Oil" [Attraversare il Rubicone: il declino dell'Impero Statunitense alla fine dell'era del petrolio], uno dei libri più venduti negli Usa sull'11 settembre. In esso Ruppert accusa Bush e la sua junta di avere attraversato un ideale Rubicone spinti dall'approssimarsi del picco di produzione del petrolio e dunque di avere orchestrato l'11 settembre per avere mano libera nel mondo. Ruppert, di cui presentiamo più sotto una sintesi della sua lettera di addio agli Usa, ha deciso di trasferirsi a Caracas, in Venezuela, a seguito di furti e danni gravi arrecati da ignoti al suo ufficio e al suo archivio, e afferma di essere stato vittima di iniziative poco chiare volte a screditarlo e rovinarlo economicamente.

Su eventi così gravi naturalmente è d'obbligo approfondire e considerare ogni eventualità, ma è lecito aspettarsi anche il peggio nel momento in cui i commentatori neocon, in tutto il mondo occidentale, lanciano accuse alle "quinte colonne" e al "nemico interno", come fanno ad esempio Newt Gingrich in America, che paragona ad "insorti" i politici pacifisti, o Giuliano Ferrara in Italia.


[Annuncio di una manifestazione di protesta per il prossimo 11 settembre: "11.09.2006: Venite a New York il quinto anniversario, 8-11 settembre 2006. Il weekend in cui la verità può cambiare il mondo"]

La sempre più inclusiva definizione di "combattente nemico" modellata dall'Amministrazione Bush, l'istituzione di "free speech zones", ed i programmi dei campi di lavoro – alcuni dei quali in costruzione dalla Halliburton - sono ormai notizie riportate anche dai grandi media, ed hanno spinto l'ex assistente di McNamara e autore dei Pentagon Papers Daniel Ellsberg, a dichiarare che piani simili sono indicativi della "preparazione per l'internamento, dopo un nuovo 11-9, di immigrati, prevalentemente mediorientali, e probabilmente di dissidenti politici".

L'affermarsi di pratiche autoritarie come lo spionaggio indiscriminato sui cittadini, l'uso delle cosiddette "rendition", l'approvazione in molti paesi di leggi liberticide (ad iniziare dal Patriot Act), le sempre maggiori voci in sostegno dell'uso della tortura, sono comunque un segno chiaro del deterioramento di diritti che si pensavano ormai affermati. Le notizie che abbiamo presentato mostrano che chi cerca di confrontare i governi sull'autenticità della "guerra al terrorismo" viene fatto obiettivo di denigrazione se non di vere e proprie aggressioni. Ad ulteriore dimostrazione della pretestuosità del tanto decantato "scontro di civilità" che viene montato abilmente sotto i nostri occhi dalla propaganda di Stato.

La speranza naturalmente è che a breve, grazie anche all'impegno della comunità di internet, ci aspetti la "terza fase" indicata da Schopenhauer: la definitiva affermazione della verità.

GIORNALISTA INVESTIGATIVO AGGREDITO E COLPITO DA POLIZIOTTI IN BORGHESE

DI CRISTOPHER BOLLYN
Rumor Mill News

Sono le due di notte, ho una scadenza domattina, e sono stato picchiato dalla polizia locale ed ho molto dolore al gomito destro, ma ho bisogno di scriver esattamente cosa mi è successo oggi prima di andare a dormire. Altrimenti dimenticherò dettagli importanti.

Sono stato assalito, picchiato, e colpito con una pistola simile ad una Taser nel mio giardino davanti a moglie e figli, e poi insultato per sei ore dalla polizia locale istruita dall'ADL [Anti Defamation League, cioè lega anti-diffamazione, ndt]. Ho ogni ragione per credere che la causa sia la mia investigazione giornalistica dell'11 settembre. Durante la mia carriera da giornalista sono già stato minacciato in passato, ma questa è la prima volta che mi è capitato di essere intenzionalmente picchiato e insultato da poliziotti.

Indago sull'11 settembre da quello stesso giorno ed ho scavato nelle molte domande senza risposta degli attacchi terroristici. Ho scoperto lo scorso anno che ero stato spiato da almeno due informatori dell'FBI, i quali hanno pattugliato nei dintorni di casa mia per anni. Questa è la ragione principale per la quale non mi sento al sicuro negli Stati Uniti. E' anche la ragione per la quale spendo la maggior parte del mio tempo in Europa o in case sicure in questo paese, con ricercatori dell'11 settembre a me cari come Ellen Mariani ed Eric Hufschmid. Ho due figli piccoli.

Sono stato nella mia vecchia casa ad Hoffman Estates per alcune settimane, principalmente perché i miei bambini erano stufi di viaggiare e amano molto questa vecchia casa rossa, la sola che abbiano mai avuto. E' giusto una semplice casa nella zona di Hoffman Rosner nella periferia di Chicago che i miei defunti genitori comprarono nel 1957, ma è casa mia.

Avevo notato un'inusuale attività delle forze dell'ordine intorno a casa mia sin da quando sono tornato. Viviamo in una strada tranquilla dove si vedono di solito una o due pattuglie della polizia nell'arco di una settimana. Da quando sono tornato ho notato i generi più svariati di macchine della polizia e strumentazioni nelle immediate vicinanze della mia abitazione.

Ma ieri stava succedendo qualcosa di molto strano intorno a casa. Mentre mi recavo con la mia moto al negozio c'era una macchina senza insegne con tre uomini armati a bordo e con giubbotti antiproiettile che percorreva il mio isolato. Chi diavolo sono? Ho pensato fra me e me, sembra che si stiano dirigendo verso casa mia, ma non mi troveranno li'.

Poi oggi, alla stessa ora, la stessa macchina con i tre uomini è passata lentamente davanti a casa, dove stavano giocando i figli dei vicini. "Salve, FBI" ho detto dal mio portico salutandoli.

L'uomo al sedile passeggeri davanti ha risposto al mio saluto. Ho immediatamente avvisato mia moglie ed i bambini. Helje mi ha risposto che avrei dovuto fermarli e chiedere loro cosa volessero.

Per capirci, oggi stavo lavorando su due storie piuttosto grosse ed ho fatto molte telefonate all'Ambasciata Israeliana, alla SEC [agenzia investigativa federale per la sicurezza commerciale e finanziaria, ndt], all'ufficio del Procuratore del Distretto Est di New York, e ad un anziano Israeliano che vive a New York, e sospetto sia stato un attore chiave dell'11 settembre. Mi piacerebbe parlare di questa pista ma non è il momento adatto.

Tutte le mie telefonate erano relative all'11 settembre, tranne quelle che ho fatto all'Ambasciata ed al consolato locale di Israele. Queste erano per normali inchieste giornalistiche sulle perdite di uomini e mezzi Israeliani in Libano. L'ufficio stampa dell'Ambasciata non ha gradito le mie richieste, ma ho specificato loro che si trattava del mio lavoro. Volevo sapere il numero dei morti e feriti e se erano stati distrutti 60 carrarmati Merkava, come afferma Hezbollah.

Poi ho chiesto anche dove fossero stati catturati esattamente i due soldati Israeliani. Ho detto loro che c'erano almeno 15 notizie d'agenzia che dicevano che i soldati erano stati catturati nel villaggio Libanese di Aitaa al-Shaab – in Libano. Erano sorpresi di sentire anche questa domanda.

A parte la mia indagine di cui non posso parlare, le altre telefonate vertevano su come Jacob "Kobi" Alexander sia riuscito a scappare con più di 60 milioni di dollari la scorsa settimana, molti mesi dopo che era diventato di dominio pubblico che lui ed altri Israeliani che lavoravano per la Comverse Technology, Ltd. avevano fatto truffe per centinaia di milioni con le stock options. Ciò era andato avanti per anni, e il Wall Street Journal e il Globes (Israeliano) hanno riportato i nomi e le somme nello scorso marzo. Caspita, il giornale per cui lavoro, l'American Free Press, lo ha fatto nell'Aprile del 2005.

Volevo sapere dalla SEC e dall'ufficio del Procuratore come sia stato possibile che questo Kobi Alexander sia stato in grado di rigirare 60 milioni al suo conto Israeliano e a lasciare New York senza trovare nessuno a fermarlo. "Se io inviassi 5 milioni in Norvegia lo saprebbero immediatamente FBI e NSA al completo", ho aggiunto.

A ll'ufficio del Procuratore hanno dichiarato di aspettarsi che Kobi si sarebbe consegnato alla polizia. Un saggio consiglio: non contateci.

Kobi Alexander era uno dei proprietari e sviluppatori del software Odigo che permise agli Israeliani di comunicare in tempo reale l'11 settembre. Era attraverso il "sistema di contatti" del software Odigo, che permette di comunicare a larghi gruppi di persone che hanno in comune una caratteristica, quale può essere quella di parlare l'ebraico, che migliaia di Israeliani furono avvertiti di non andare a lavorare l'11 settembre [Il preavvertimento giunto a impiegati della Odigo è stato confermato da molte fonti mainstream. Se adesso sia seguito un avvertimento a impiegati del WTC o di Manhattan vicini ad Israele è un argomento dibattuto; in ogni caso ci sono una mole di indizi che implicano un coinvolgimento del Mossad negli eventi dell' 11-9, ndt].

La compagnia collegata al Mossad di Kobi Alexander, la Comverse Technology, era la proprietaria e la sviluppatrice di Odigo dall'inizio del 2000, qualcosa che il New York Times non considera tra "le notizie che si devono dare". La Comverse produce una scatola nera chiamato "Disco Audio" che la polizia, l'intelligence e le agenzie di sicurezza, oltre che i governi di tutto il mondo, hanno collegato ai loro network telefonici. Questo semplice dispositivo permette agli impiegati Israeliani di Tel Aviv della Comverse di intercettare ed ascoltare tutte le informazioni che vengono trasmesse da queste ingenue agenzie... qualunque cosa.

... ci siete?

Avevo terminato le mie chiamate e guardato la prima parte delle News di Lou Dobb alla CNN e stavo per andare al negozio, quando mi sono affacciato alla terrazza ed ho visto questa minacciosa macchina scura piena di quelli che erano chiaramente agenti di qualche tipo. Ho avvertito subito moglie e figli e sono andato con la bicicletta al negozio.

Mi sono detto tra me e me: c'è qualcosa che non va, così mi sono fermato all'enoteca e ho chiesto di usare il telefono. Ho chiamato il 911 [numero delle emergenze, ndt] e ho detto loro che una strana macchina con uomini armati stava girando nei dintorni del mio vicinato senza nessuna ragione apparente. Mi è stato risposto che una macchina della polizia mi avrebbe raggiunto a casa nel giro di 20 minuti.

Ero tornato a casa da pochi minuti quando la stessa macchina sospetta si è fermata davanti casa e i tre uomini armati aspettavano sul mio viale. Avevo appena chiamato la polizia e messo giù il telefono così ero un pò sorpreso di vederli già lì.

Mia moglie e mia figlia di 8 anni erano già lì e ho chiesto a questi uomini chi erano e perché stavano perlustrando la strada di casa mia. Ho chiesto... Perchè state guidando con questa macchina civetta intorno a casa mia? In ogni caso, chi siete? Non volevano identificarsi ed erano molto aggressivi.

Sono corso verso la porta di casa che da sul davanti per chiamare mio fratello quando i tre mi hanno bloccato e colpito con qualche tipo di stun-gun [una pistola che spara scariche elettriche, a dispetto dei molti morti le forze dell'ordine statunitensi la definiscono "arma non letale", ndt]. I tre uomini sono venuti sopra di me e mi hanno spinto la faccia per terra, mi hanno ammanettato e fatto salire in macchina.

Tenete a mente che avevo chiamato il 911 per segnalare una macchina sospetta nel mio quartiere, una zona che conosco dal 1957, quando i miei genitori parteciparono alla fondazione di questa città.

Ho due bambini piccoli, dopo tutto, e questa macchina mi sembrava molto minacciosa. Lo considero un normale obbligo che dovrebbe avere ogni residente, ma ho poi scoperto che ci stavano davvero spiando. Dopo ci hanno anche scherzato su alla stazione: "Noi ti vediamo", mi hanno detto.

Si dovrebbe notare che nel mio quartiere non ci sono bande o crimini di alcun tipo che giustificherebbero il pattugliamento continuo nei dintorni della mia casa di una squadra in borghese. E' per questo che è così sospetto. E perché stanno pattugliando davanti casa mia ?

Mentre mi prendevano a pugni, mia moglie stava implorando loro di fermarsi e mia figlia stava piangendo. Desideravo molto che mio fratello, i miei vicini, e mio figlio venissero ad aiutarmi ma nel giro di un minuto sono comparsi dozzine di poliziotti e pompieri davanti al mio giardino.

Da dove sono venuti tutti cosi velocemente? Com'è possibile che c'erano contemporaneamente così tanti poliziotti nel mio quartiere? Questo è assolutamente strano, dato che Hoffman Estates si estende a Nord Est fino a Cook County, ma c'erano almeno 5 pattuglie e 10 ufficiali nel mio giardino non oltre un minuto dopo che sono stato picchiato sul prato.

Gli insulti personali sono cominciati quando ero seduto in macchina ammanettato. L'ufficiale Fitzgerald si è permesso di insultare me, la mia defunta madre, una fondatrice del villaggio, ed infine ha minacciato di picchiarmi.

Quando si è avvicinato un altro ufficiale alla macchina, mi ha detto che questo tipo stava venendo a picchiarmi. Quando ho ripetuto quello che aveva detto parola per parola, ha replicato: "Non ho detto quello".

Ha poi iniziato a portarmi alla stazione, che è a circa 3 miglia dal centro storico del paese in cui vivo. Bombardato con continui insulti verbali, quando dicevo qualcosa dal sedile di dietro [Fitzgerald] fermava la macchina di colpo per farmi sbattere la testa contro la finestra di separazione in plexiglass. Tipico trattamento di tortura della polizia di Chicago; il tipo è stato rude fino all'arrivo alla stazione. Questo è esattamente il genere di cose contro cui mi battei quando concori per essere Sindaco di questa città nel 2001.

Ho deciso di appoggiarmi sul sedile e non parlare più. Quando siamo arrivati alla stazione, c'era un manipolo di poliziotti coi guanti bianchi che mi aspettavano nel garage della polizia. Non appena l'ufficiale Fitzgerald è entrato nel garage, ha detto ai 10-12 poliziotti in attesa: "Dice che i poliziotti sono un manico di....... potete prendervi cura di lui adesso".

Quando mi hanno fatto uscire, ho detto loro che sono un giornalista e che avrei scritto del loro trattamento. Gli insulti verbali hanno cominciato a partire da tutte le parti. Mi hanno detto che sarei dovuto andarmene dalla città, e cose del genere. Ho detto che i miei genitori erano stati tra i fondatori di Hoffman Estates, ma a loro non interessava.

Mentre ero nella stazione mi hanno tolto di forza la cintura e strappato la camicia lasciandomi solamente in boxer e canottiera. Ho chiesto il motivo per cui mi trovavo in prigione e mi hanno risposto che mi ero opposto all'arresto ed avevo minacciato la polizia mostrando i pugni, due bugie colossali.

Non sono mai stato oggetto di alcun arresto. Avevo chiamato la polizia per segnalare un veicolo sospetto che passava fuori di casa mia !

Mi hanno sbattuto in una cella senza acqua. Quando ho chiesto qualcosa da bere mi hanno risposto "bevi dal cesso."

Perché stavo venendo trattato cosi, mi meravigliai ?

A mezzanotte, un ufficiale è venuto nella mia cella e mi ha chiesto se potevo pagare 100 dollari per uscire. Di cosa ero accusato, ho chiesto? Avevo chiamato la polizia e mi hanno picchiato davanti al giardino di casa, protestai.

Cosa ho fatto per meritarlo ?

Mio fratello ha versato la cauzione e poco dopo mezzanotte mi hanno sbattuto in strada con due miglia abbondanti da fare a piedi fino a casa.

Sono sconvolto di come sono stato trattato, perché anche se il mio lavoro di giornalista mi arreca spesso problemi con la polizia, non sono mai stato trattato cosi brutalmente in tutta la mia vita. Credo sinceramente che questo trattamento brutale sia collegato alla mia ricerca sull'11-9.

Intendo cercare asilo in Norvegia o in Svizzera. Ho brutti presagi.

I giornalisti investigativi non sono al sicuro in Iraq – o negli Stati Uniti.

Fonte: http://www.rumormillnews.com/
Link: http://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?noframes;read=91920
16.08.2006

 
 
 
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