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attentati di londra P°1

Post n°44 pubblicato il 18 Agosto 2006 da il.dubbioso
 
Tag: altro

Un anno fa, la mattina del 7 luglio 2005, qualcuno fece esplodere a Londra quattro bombe in punti strategici. Tre di esse esplosero alle 8.50 sui treni della metropolitana, a distanza di cinquanta secondi l'una dall'altra: la prima sulla Circle Line in direzione est, la seconda ancora sulla Circle Line in direzione ovest, e la terza sulla Piccadilly Line in direzione sud. Una quarta bomba scoppiò circa un'ora dopo, alle 9.47, su un autobus a due piani in Tavistock Square. Morirono 52 civili britannici innocenti, molti dei quali erano già diventati elettori delusi del governo Blair, come testimoniato dalla massiccia perdita di voti del partito laburista nelle elezioni politiche del marzo 2005.

Il governo britannico, pur ritenendo inizialmente che picchi di tensione nelle rete elettrica della metropolitana avessero causato esplosioni nei circuiti di potenza, dichiarò immediatamente che si trattava di un attacco terroristico, e identificò "quattro attentatori suicidi di origine islamica" attraverso i filmati delle telecamere a circuito chiuso, che li riprendevano mentre entravano nella stazione di Luton, la mattina del 7 luglio.

Chi è stato?

Più tardi, quello stesso giorno, su un sito web islamico comparve la rivendicazione da parte di 'un gruppo in precedenza sconosciuto' che si autodefiniva "La Cellula Segreta di Al-Qaeda per la Jihad in Europa". Sempre il 7 luglio venne resa pubblica una lettera, datata 20 giugno e firmata presumibilmente da Bin Laden, in cui si affermava che gli attentati di Londra facevano parte di una più ampia offensiva estiva da parte di Al Qaeda. Questa è la traduzione di parte di quella lettera:

"Gioiamo, perché è arrivato il momento di vendicarci dei massacri che sta compiendo in Iraq e in Afghanistan questo governo britannico di crociati sionisti. Gli eroici mujaheddin hanno portato a termine un sacro assalto a Londra. Ora l'Inghilterra brucia di paura, terrore e panico, da nord a sud e da est a ovest. Abbiamo più volte ammonito il governo e la popolazione. Abbiamo mantenuto la nostra promessa e messo in atto il sacro attacco, e il successo di quest'attacco è dovuto agli strenui sforzi compiuti per un lungo periodo di tempo da parte dei nostri mujaheddin" etc etc.

Nel settembre del 2005, il presunto numero due di Al Qaeda, Ayman al-Zawahri, in un messaggio video trasmesso da Al Jazeera, dichiarava per la prima volta che Al Qaeda era responsabile degli attacchi suicidi del 7 luglio. Curiosamente in quel video il Mr. Magoo del terrorismo islamico affermava che i piani per rafforzare le leggi anti-terrorismo britanniche in seguito agli attentati, erano la dimostrazione della "orribile indole colonialista della Gran Bretagna". Come avevamo notato già in precedenza, sembra che Al Qaeda sia ben lieta di fornire al governo un pretesto per l'introduzione di rigidissime leggi anti-terrorismo, e nello stesso tempo di criticarlo quando queste leggi entrano in vigore.



[Ayman al-Zawahri]

Come detto, la rivendicazione da parte dello sconosciuto gruppo chiamato "La Cellula Segreta di Al-Qaeda per la Jihad in Europa" apparve su un sito internet islamico. Una piccola ricerca ha prodotto un articolo pubblicato sul Guardian, il quale afferma:

La rivendicazione degli attacchi di Londra è apparsa per la prima volta su uno delle decine di siti islamici costantemente monitorati dai servizi segreti occidentali. Il comunicato, a nome di una "Organizzazione Segreta di Al Qaeda per la Jihad in Europa", diceva: 'Gli eroici mujaheddin hanno messo in atto un sacro assalto a Londra. Ora l'Inghilterra arde di paura, terrore e panico, da nord a sud e da est a ovest'.

Il sito è arabo, al-qal3ah.com, registrato da Qalaah Qalaah ad Abu Dhabi, e usufruisce di un server di Houston. La società di Houston che possiede il server, di nome Everyone's Internet, ha dei collegamenti interessanti. E' stata fondata nel 1998 dai fratelli Robert e Roy Marsh, e dal 2002 ha guadagnato oltre 30 milioni di dollari.

Noto per le sue attività benefiche, Roy Marsh annovera fra le sue amicizie l'ex cognata del presidente George Bush, Sharon Bush, e il Segretario della Marina.

Nonostante queste ammissioni di colpevolezza da parte di un gruppo islamico e di Al Quaeda, nell'aprile del 2006 l'Observer ha pubblicato alcuni dettagli riservati di una prima stesura di quello che sarebbe poi diventato il rapporto del Ministero degli Interni sugli attentati, stilato da un funzionario pubblico per l'allora Ministro degli Interni Charles Clarke. Dopo gli attentati, il governo impedì un'indagine pubblica e approfondita sull'accaduto, pubblicando invece un rapporto finale "fantasioso", per così dire. Secondo quel primo rapporto, gli attentati erano stati organizzati con un budget di poche centinaia di sterline da quattro uomini che avevano utilizzato informazioni prese da internet. Nonostante essi si fossero recati in Pakistan, e nonostante le dichiarazioni di Osama e Al Zawahiri, il rapporto affermava che non c'era stato alcun supporto diretto da parte di Al Qaeda, e che gli incontri in Pakistan erano di natura "più ideologica che pratica".

Sfortunatamente, il rapporto finale del governo Blair ha poi sorvolato sui numerosi e pertinenti dettagli che pongono seri dubbi sull'accuratezza delle conclusioni ufficiali in merito alla natura sia degli attentatori che degli attentati.

Chimica fatta in casa o esplosivi ad alto potenziale?

Il governo Blair ha sostenuto la tesi secondo cui le bombe non erano altro che rudimentali ordigni fatti in casa, a base di acetone perossido messi insieme alla bell'e meglio, dato il ristrettissimo budget. Tuttavia, il 12 luglio del 2005, il Times di Londra ha pubblicato un articolo in cui si sosteneva che "probabilmente l'autore dell'assemblaggio delle quattro bombe è un'unica persona, molto esperta, che ha usato esplosivi militari ad alto potenziale". Il giornale affermava anche che componenti chimici simili erano stati trovati in tutti e quattro i luoghi degli attentati, portando così gli investigatori a credere che tutte le bombe fossero opera di una sola persona, in possesso di materiali che "non erano certo di fabbricazione casalinga, ma piuttosto sofisticati esplosivi militari, fatti entrare clandestinamente in Gran Bretagna dai Balcani". Il giornale citava anche una dichiarazione del Sovrintendente Christophe Chaboud, il capo della polizia anti-terrorismo francese, che si trovava a Londra per aiutare Scotland Yard: "La provenienza degli esplosivi sembra essere militare, il che è molto preoccupante".

Ulteriori conferme del fatto che gli esplosivi usati non erano 'fatti in casa' da quattro ragazzini si trovano in un articolo del luglio 2005 apparso sul quotidiano tedesco Bild am Sonntag, citato dal sito israeliano 'Ynet News':

Gli attacchi terroristici avvenuti a Londra la settimana scorsa potrebbero essere collegati ad un attentato suicida avvenuto sul lungomare di Tel Aviv nell'aprile 2003, ha scritto lunedì il quotidiano tedesco Bild am Sonntag.

Secondo il giornale, agenti del Mossad hanno informato le autorità britanniche che l'esplosivo usato nell'attentato di Tel Aviv sembra uguale a quello utilizzato negli attentati di Londra.

Dopo aver analizzato il materiale ritrovato dopo l'esplosione nel pub Mike's Place a Tel Aviv, il Mossad è giunto alla conclusione che è stato prodotto in Cina, e successivamente contrabbandato in Gran Bretagna, scrive ancora il giornale tedesco. Gli esplosivi sono stati probabilmente tenuti nascosti da terroristi legati ad Al Qaeda, che avevano la possibilità di eludere i controlli da parte delle forze di sicurezza inglesi.

Sempre secondo il quotidiano, il capo del Mossad Meir Dagan, ha detto che l'esplosivo in questione è molto potente, e 'molto più letale del plastico, e inoltre non viene rilevato ai controlli a causa della sua particolare composizione chimica'.

Il Mossad ha anche scoperto che la sostanza è stata sviluppata e prodotta dalla ZDF, una fabbrica di armi cinese situata a circa 65 chilometri da Pechino.

Come regola generale, difficilmente una minuscola organizzazione terroristica o qualche ragazzino inglese sarebbero in grado di procurarsi esplosivi militari ad alto potenziale, comprandoli da una fabbrica di armi cinese che generalmente circoscrive i suoi affari nell'ambito del commercio internazionale di armi fra governi. Ed è certamente interessante notare che gli esplosivi usati nei presunti 'attacchi terroristici islamici' di Londra e Tel Aviv siano stati fatti risalire ad una fabbrica cinese, considerando che sia il Regno Unito che Israele da lungo tempo commerciano armi con la Cina, in particolar modo esplosivi militari ad alto potenziale.

Tutti questi fatti sono stati ignorati dai rapporti governativi britannici, i quali continuano a sostenere che gli esplosivi usati sono stati prodotti usando 'sostanze chimiche di fortuna'.

Sorprendenti coincidenze?

Incredibilmente, proprio la mattina del 7 luglio 2005, la Visor Consultants, un'agenzia di 'consulenza per la gestione delle crisi', stava conducendo un'esercitazione antiterrorismo che simulava attacchi dinamitardi nelle stesse stazioni ferroviarie in cui poco dopo si sarebbero verificati davvero.

Peter Power, direttore della Visor Consultants ed ex membro del ramo anti-terrorismo di Scotland Yard, il 7 luglio 2005 in un'intervista alla BBC dichiarò:

POWER – 'Stamattina alle 9.30 noi eravamo effettivamente in piena esercitazione, per conto di una società che conta più di mille persone a Londra, esercitazione basata su alcune bombe sincronizzate che dovevano esplodere esattamente nelle stazioni della metropolitana dove sono poi effettivamente esplose. Mi si rizzano ancora i capelli quando ci penso'.

INTERVISTATORE – 'Per essere più chiari, voi avevate organizzato un'esercitazione per essere preparati a gestire una certa situazione, e questa si è verificata proprio mentre voi conducevate questa esercitazione?'

POWER – 'Precisamente, erano circa le 9 e 30 di mattina. Noi avevamo organizzato quest'esercitazione per una società, di cui non dirò il nome per evidenti ragioni, ma loro in questo momento mi stanno ascoltando e lo sanno. Eravamo in una stanza piena di esperti in questo genere di cose che si incontravano per la prima volta. In cinque minuti abbiamo deciso che quello che stava accadendo era reale e abbiamo attivato le appropriate procedure di gestione della crisi, in modo da poter passare dall'azione lenta all'azione rapida, e così via'.

Il signor Power si è rifiutato di dire il nome della società che aveva richiesto il suo aiuto per inscenare un finto attacco terroristico sulla metropolitana di Londra, tuttavia il sito della Visor dichiara: 'fra i nostri clienti ci sono una delle sette maggiori compagnie degli Stati Uniti, e i dipartimenti chiave del governo britannico'.

Può davvero essere considerato una semplice coincidenza il fatto che una simulazione di attentato veniva organizzata nello stesso momento e negli stessi luoghi in cui avvenivano gli attentati reali? E il fatto che una simile incredibile coincidenza si sia verificata anche la mattina dell'11 settembre 2001, quando la FEMA [1] stava simulando un attacco terroristico biochimico, non dovrebbe farci drizzare le antenne?

E che dire del fatto che la mattina dell'11 settembre 2001, funzionari dell'NRO [2] avevano pianificato e stavano mettendo in pratica un'esercitazione in cui un aereo senza controllo si schiantava contro uno dei loro edifici?

Il governo degli Stati Uniti ha parlato di 'bizzarre coincidenze'. Voi come le chiamereste? Da quale punto in poi le 'coincidenze' si possono considerare prove di un'attività criminosa?

La mattina dell'11 settembre, oltre alla FEMA, provvidenzialmente già sul posto quando avvennero gli attentati, un certo signor Richard Sheirer, in qualità di Direttore dell'Ufficio Gestione delle Emergenze del Sindaco, fu uno dei principali protagonisti nella supervisione delle operazioni di salvataggio e recupero. Nell'ufficio dell'ormai uscente Sindaco di New York, Giuliani costituì la Giuliani and Partners, una società 'dedita ad aiutare i leader a risolvere questioni strategiche critiche, ad accelerare lo sviluppo, e ad accrescere la reputazione e il prestigio delle loro organizzazioni in un contesto di valori strenuamente difesi', e altre espressioni senza senso del gergo affaristico. Il punto cruciale è che Giuliani prese Sheirer come suo stretto confidente, e Sheirer attualmente si gode la vita come vicepresidente della Giuliani and Partners. La 'bizzarra coincidenza' che vorrei far notare sta nel fatto che Sheirer e il summenzionato Peter Power, direttore della Visor Consultants, hanno rapporti piuttosto stretti, e a partire dal gennaio 2005 fanno parte del comitato consultivo del Canadian Centre for Emergency Preparedness , e sia la Giuliani and Partners che la Visor Consulting sono specializzate nella sicurezza e nelle esercitazioni anti-terrorismo.

Coincidenze su coincidenze! Ma c'è di meglio.

Giuliani e Netanyahu sulla scena

Indovinate dove si trovava, casualmente, Rudolf Giuliani la mattina del 7 luglio 2005? Rudy era comodamente ospitato al Great Eastern di Londra, un hotel a poche centinaia di metri dalla stazione di Liverpool Street, luogo dell'esplosione di una delle quattro bombe. Nello stesso hotel di Giuliani, la Borsa di Tel Aviv, sempre casualmente, stava tenendo una conferenza. Indovinate chi era il relatore principale? L'allora Ministro delle Finanze israeliano Benjamin Netanyahu. La stessa persona che subito dopo l'attacco alle Torri Gemelle, ad un giornalista che gli chiedeva cosa ne pensasse, rispondeva:

'Va molto bene, cioè voglio dire, non va bene, ma tutto ciò susciterà un'immediata simpatia verso Israele'.

Alla fine Netanyahu non arrivò mai al Great Eastern Hotel perché, come abbiamo saputo dalla stampa nei giorni successivi, Netanyahu era stato avvertito dall'ambasciata israeliana (per mezzo della polizia) che sarebbero esplose alcune bombe, e che era meglio che se ne rimanesse nel suo albergo di Mayfair. Il famoso rapporto del governo non finge nemmeno di indagare sul fatto che la polizia sapesse degli attentati almeno 6 minuti prima (forse anche di più), quando invece 'ufficialmente' le autorità non sapevano nemmeno di avere a che fare con delle bombe, e almeno fino a quando non è saltato in aria il bus, un'ora dopo la prima bomba, pensavano che le esplosioni fossero state provocate da un sovraccarico elettrico.

CC TV – Circuito Chiuso o Completa Contraffazione?

Secondo il rapporto ufficiale, gli attentatori furono identificati attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso, che li ripresero mentre entravano nella stazione ferroviaria di Luton alle 7:21 della mattina del 7 luglio.


Tuttavia, un articolo del Sunday Mail riportò la testimonianza di un sopravvissuto all'esplosione del bus, che affermava di aver visto il presunto attentatore Hasib Hussain:

Richard Jones, scampato all'esplosione del bus, ieri ha raccontato di come si è trovato faccia a faccia con uno degli attentatori. L'esperto di informatica scozzese è sceso dal bus maledetto pochi secondi prima della terribile esplosione che ha ucciso 13 passeggeri.

'Quel giovane a un certo punto ha iniziato a frugare in una borsa, o qualcosa di simile, che teneva fra i piedi'. ha raccontato all'Associated Press.

Jones ha detto che il ragazzo era alto circa un metro e ottanta, sui venticinque anni, ben rasato e ben vestito. Indossava pantaloni a scacchi chiari a vita bassa, che lasciavano intravedere biancheria intima firmata, e una maglietta coordinata. 'La biancheria sembrava molto costosa, bianca con una striscia rossa sull'orlo…Si trovava proprio davanti a me, al piano inferiore, dal lato del conducente, esattamente dove è avvenuta l'esplosione'.


A sinistra, nell'immagine sopra, si vede Hasib Hussain entrare nella stazione di Luton il 7 luglio, portando con sé presumibilmente la bomba. A destra, sempre Hussain all'interno della stazione.

Confrontate i suoi vestiti con quelli descritti dal testimone oculare che afferma di averlo visto sull'autobus.

Fino ad oggi, queste sono le uniche immagini che la polizia inglese ha reso note, e si rifiuta di diffondere ulteriori filmati delle tv a circuito chiuso, che a loro dire mostrerebbero i quattro 'attentatori' comparire nell'atrio della stazione di King's Cross dove, secondo il romanzesco rapporto del Ministero degli Interni, si abbracciano fra di loro e sembrano 'euforici'.

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