A360°

Post N° 12

L'esercito avanza

L'esercito che Mago Bianco era riuscito ad armare era composto da un tale coacervo di razze ed esperienze che era un rompicapo capire come potessero non solo combattere assieme, ma anche semplicemente condividere lo stesso accampamento senza parlare poi di un comune obiettivo. Eppure coesitevano, la gioia e l'ottimismo battevano nel petto di Mago Bianco come il martellare di centinaia di picchi all'opera nel cuore della Grande foresta.

C'erano interi battaglioni di Nani con le loro artigianali e benedette armi forgiate nelle loro più segrete ed avanzate fonderie; c'erano gli Elfi con i loro micidiali e più avanzati paramenti da guerra che la grande foresta avesse mai generato e c'erano gli umani, armati anchessi con le armi nane e questo li rendeva alquanto pericolosi per l'esercito delle ombre.

L'esercito dei lealisti era si il più numeroso, ma anche il più disunito, al suo interno vi erano varie correnti di pensiero, vari gruppi più o meno schierati da una parte o dall'altra, a favore di quel tale o dell'altro, delle più svariate estrazioni sociali. Fattostà però che erano tutti li, uno accanto all'altro, condividevano tutto, dalla tenda sotto cui dormire di notte all'unico pasto caldo che riuscivano a mangiare durante la lunga marcia di avvicinamento al Vallo degli inferi.

Ed in testa a tutti c'era Mago Bianco l'unico uomo che, a memoria di Elfo, fosse mai riuscito nell'intento di riunire una tale potenza offensiva contro l'esercito delle Ombre, non solo egli sfidava il Grande Mago Nero fin nei più reconditi antri degl'Inferi, nel cuore pulsante della sua stessa essenza, ma lo faceva riunendo sotto il suo comando tutte le creature della luce, tanto che con il passare dei giorni, mentre le piccole vittorie segnavano lo scandire delle giornate, gli guadagnò il titolo di Grande Mago Bianco.