CIELO e FOGNA

Procedimento 27938/04 a cui è stato riunito il procedimento 6212/05/21

Ricoverato in ospedale per sospetto ictus dal 13 al 19 maggio e attualmente in

convalescenza non posso occuparmi del caso recandomi personalmente in Procura.

Tenendo conto che non ho un avvocato di fiducia e che si tratta di questione

vitale per me e la mia famiglia, voglia gentilmente erudirmi circa l’andamento

del Procedimento/i.

Da mia querela agli atti: “In quel negozio c’è il mio passato prossimo, il

presente, il futuro, e non solo mio.”

Avendo recentemente scoperto l’annotazione firmata dall’agente di P.G.

PACQUOLA Roberto, il cui Atto non sarebbe mai potuto essere stato scritto

senza il consenso dei miei familiari, ho capito che sono stato condannato a

morte. A morte lenta, per asfissia. Per il momento “solo” da vittima a

colpevole, da “benestante” a indigente.

Mi sto difendendo e, nello stesso, tempo sto difendendo mia moglie e i figli,

nonché un mio fratellino, (!?) tale Russo Silvio Biagio, che, ingenuamente e illusi

di trarne vantaggi, si erano messi con quel farabutto di Francesco Corriero e

i due violenti agenti della Volante Baggio 4° turno. Ma

è dura lottare contro tutto e tutti.

Ad esempio, gli avvocati “difensori” di mia moglie non perdono occasione per

far si che la mia persona corrisponda al disegno che ne ha fatto l’agente

Pacquola nella sua annotazione, e più mi sanno in difficoltà, più mi abbaiano

contro come cani rabbiosi.

Ultimo l’avv. Enrico Barilli, che ad una più che civile richiesta di

intervento presso mia moglie, signora Caramia Cira, che, poveretta, si affida

al “suo” avvocato anche per una singola parola, tra l’altro, manda a dire al

legale che mi ha assistito nella causa di separazione… cito testualmente:

“Per quanto riguarda l’attendibilità e la credibilità del Signor Russo a

proposito delle minacce rivolte alla Signora Caramia e ai figli, Ti ricordo

che la collega che mi ha preceduto ha rinunciato al mandato per minacce

ricevute da Tuo assistito, ti ricordo altresì le denunce del Signor Russo nei

confronti della Fininvest e a Berlusconi  ovviamente archiviate dalla Procura

di Milano.

In altri termini, vorrei che non fosse sottovalutata la pericolosità del

Signor Russo (per telefono ha minacciato anche il sottoscritto).

Avv. Enrico Barilli

Il Barilli è un mestatore, un distruttore, un vigliacco, un… animale, come la

sua collega che difende e come la crudele Filacchione che ho querelato. I Tre,

non avvocati difensori di mia moglie, ma sostenitori delle tesi di quella

bestia del Pacquola.

Parlo, parlo e intanto… il Gip Antonio Corte archivia le mie verità, porta a

conoscenza dell’avv. Barilli (!?) e dei miei familiari (!?) la decisione presa

senza neanche ascoltarmi, (le osservazioni di questo Gip…(!?), il Giudice

Dott.ssa Laura Tragni, causa 43630/04) prende decisioni, senza tenere conto

delle carte a sua disposizione, ignora le mie carte, edulcora le carte della

controparte, estrapola, non mi avvisa circa le sue decisioni, si rifiuta di

sentirmi…

Per concludere, gli avvocati difensori, ufficiali e non, di mia moglie,

sicuramente plagiata e irretita prima, incapace di intendere e volere, e, adesso, anche minacciata, ormai meno

che una zombie, e con lei i figli… Per la donna, gli avvocati… papponi o maitresse, difensori

degli agenti e del losco Corriero.

“Aiutate me e, paradossalmente, aiuterete anche mia moglie e i figli.”

“Processateli o processatemi”

Se non è possibile, se non si vogliono processare, punire i truci, processate

me. Ho sul gobbo tanti di quei reati, che neanche  Bin Laden o Saddam Hussein!

Lo so avrebbero dovuto essere epitaffi, ma non sono morto. E allora? Che

faccio, mi sparo per farli contenti? Mi capiterà un incidente? La mia non è

causa che ha per oggetto un furto di polli, bensì la distruzione di una 

intera famiglia.

Non mi interessa portare alla ribalta il caso, voglio solo tornare alla mia

vita normale e tentare di recuperare, se possibile, almeno quella povera

disgraziata di mia moglie. Prima era una brava donna!

Angelo Russo

Via Giambellino, 48

20146 Milano

Dignitosamente e senza andare in “escandescenza”, né darmi a “reazioni

scomposte”, attendo.

Si, ma intanto che faccio che mangio? Devo pensare anche a pagare  le tasse,

le spese condominiali del negozio di Via Lorenteggio, quelle della casa dove

abito e dove ancora abitano i miei! Sono proprietario!

Peccato che delle mie proprietà ne usufruiscono persone che pregano per la mia

discesa all’inferno.

Come a dire che mi è stato imposto di pagarmi forca e boia.

Grazie, ma non gradisco e… Vuoi vedere che qualcuna delle tante anime belle mi

precederà? Sicuramente San Pietro gli aprirà le porte del Paradiso, ma… niente

invidia o gelosie: loro sono stati i buoni e io il cattivo. Lo ha detto e

imposto il Dio Pacquola!

Auguro un trapasso naturale a tutti e, sempre se mi è consentito, lo auguro 

anche a me e ai miei familiari.

Colgo l’occasione per dire che tutto quanto riportato sulle mie

Denunce-Querele corrisponde al vero.

LO GIURO.

 LICENZA DI UCCIDERE (BANDITI E CANDITI A MILANO) (CANTATA).mp3

LICENZA DI UCCIDERE (BANDITI E CANDITI A MILANO) (BASE MUSICALE).mp3

Cantano I PERSEGUITATI dal RUSSO (Roberto Pacquola, Giuliano De Angelis, Corriero Francesco, Rossana Filacchione, Grazia Cesaro O.,

Enrico Barilli, Russo Silvio Biagio, Russo Maurizio, Russo Isabella, Antonio Corte, Laura Tragni, e Banditi e Canditi vari, fra cui

Alessandro Capovilla, Calvi Carla, Filippo Bersani, Raffaella Cucciniello, Angelo Puledda.

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