Vita&Vita

Post N° 137


 Se qualche vero saggio ci dovesse improvvisamente chiedere chi realmente siamo, subito ci verrebbero in mente i rapporti parentali, le relazioni sociali, la nostra struttura biologica in relazione all'ecosistema, la nostra storia personale con i fatti, gli eventi, le emozioni, gli affetti, i sentimenti, i disagi, ecc. Forse tutto verrebbe sintetizzato superficialmente nel nostro "nome e cognome". Molti vi aggiungono titoli accademici, onorifici o nobiliari e così pensano di poter essere  subito identificati per il loro prestigio. Si immedesimano talmente nel loro ruolo che  alla domanda "chi realmente sei?" non riuscirebbero a capire le reali intenzioni  dell'interlocutore saggio. Affermerebbero  impacciati, di essere l'avvocato Tal dei Tali il prof. Pinco Pallino, il dott. Sempronio  l'imprenditore Caio ecc. Ma è come se rispondessero:  "io sono ciò che penso di fare". Se il saggio suggerisse loro di lasciar perdere tutte le maschere sociali per definire più onestamente se stessi, molti entrerebbero in crisi. In effetti noi pensiamo di essere qualcuno perché ci identifichiamo quasi sempre nel ruolo in modo convenzionale. Ma la domanda "chi sei?" presuppone una seria riflessione sul nostro "esserci" qui e adesso nel senso esistenziale. La nostra più profonda riflessione dovrebbe portarci a smascherare le illusioni sul concetto di "io" che abbiamo. Se mettessimo coraggiosamente tra parentesi ruoli sociali, legami affettivi e di sangue lo stesso cognome e nome, rimarrebbe puramente la nostra persona con il suo DNA e il suo temperamento. E approfondendo ci accorgeremmo che nemmeno la nostra struttura biologica ereditata dal patrimonio umano o la nostra psiche formata nel contesto sociale, basterebbero ad identificarci.Questo perché sappiamo bene che tutto l'Universo muta continuamente e noi non siamo mai uguali al nostro "io" precedente, come nessuna essenza è perfettamente identica all'altra. Allora, chi siamo? Risposta difficile, misteriosa che presuppone un punto di riferimento saldo immutabile, eterno. Se ogni persona (i sei miliardi di uomini che abitano sulla terra sono un numero esiguo a confronto di quello delle stelle del cielo) cominciasse seriamente a domandarsi chi realmente è per cercare di darsi una risposta non superficialecambierebbero molte cose già in questo mondo e forse riscopriremmo tutti con stupore il senso del mistero e la nostra dignità di figli di Dio. Pier Angelo
Epifania le feste porta viac'è chi nè sentirà la nostalgia èchi invece si sentirà sollevato da un lavoro ingrato ai fornelli e a dar retta a parenti amic è fratellibuon pomeriggioun forte abbraccioby Iris
 Inviato da: Irisblu55 Trackback: 0 - Commenti: 0