pensieri in libertà

In piedi. Entra la Corte!

- "Signorina Ubi ripeta dopo di me, ‘Giuro di dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità, dica Lo Giuro!’ "

- "Lo Giuro, Sor Giù!"

- "Bene, si sieda ed esponga i fatti."

- "Sor Giù, Voi mi dovete credere, dovete credere alla mia assoluta buona fede, tant'è vero che fui io quel giorno a proporre alla qui presente infortunata Signora Streg di controllare insieme la cassa!"

- "Signorina i fatti, si attenga ai fatti."

- "Bene Sor Giù, vengo subito alla questione..."

- "Dovete sapere Sor Giù che io nn sono nata con la mente matematica, mi spiego meglio Sor Giù, c'ha presente quei problemi delle elementari tipo ‘Carlo e Giulio vanno al mercato a comprare delle mele, Carlo ha 30 centesimi, Giulio 70, le mele costano 2 euro al kg., quante mele possono comprare?, quante mele può mangiare Carlo e quante Giulio?...e se una mela è marcia chi dei due ha diritto al rimborso!?’ ...Ecco vedete Sor Giù, già mi sono persa, per me il problema nn esiste, perchè potrebbe essere che nn vogliono spendere soldi e allora le mele le rubano, poi io Carlo  e Giulio nn li conosco Sor Giù che ne so quanto mangiano, e poi metti che a Carlo le mele fanno schifo ed è andato solo a fare compagnia all'amico!? ...come vedete Sor Giù i numeri nn hanno sempre una soluzione per tutto...

...cmq dicevamo, che quel giorno decidemmo di controllare la cassa, io feci i miei conti, di quello che materialmente avevo in contanti e di quello che dovevo ancora incassare, feci una semplice somma Sor Giù, e la somma Sor Giù quella è, come puoi star sicuro che giallo e blu assieme faranno verde...

…fatto sta Sor Giù, che feci la mia somma in fretta e aspettai che la qui presente infortunata Signora Streg facesse i suoi cervellotici conti, sommando e sottraendo dalla sua tabella di geroglifici egizi, e così...dopo essersi consumata i polpastrelli sulla tastiera e aver consumato fiumi d'inchiostro, fu a quel punto Sor Giù che nacque l'inghippo percui oggi mi trovo di fronte a Voi a dovermi difendere, perchè la questione fu così che tra il mio conto e quello della qui presente infortunata Signora Streg, c'era Sor Giù una differenza di 10 euro a mio discapito..."

- "E a quel punto, cosa accadde!?"

- "Quel giorno niente Sor Giù, perchè si fece tardi e nn riuscimmo a venire a capo della cosa, nonostante io riportai alla mente della qui presente infortunata Signora Steg fatti antecedenti al fine di poter localizzare il punto dove nasceva il problema, decidemmo così che la cosa l'avremmo rivista il mattino seguente..."

- "Ora Sor Giù, nn Vi dico come sono andata  a casa quella sera, perché Voi dovete sapere che questo mio rapporto conflittuale coi numeri mi porta ad essere la prima indiziata e il capro espiatorio quando contabilmente parlando…i conti nn tornano!"

- "Fatto sta che quella sera Sor Giù, mangiai poco, dormii ancora meno e durante le pochissime ore di sonno che feci, sognai il Sapientino che mi torturava legata ad una sedia, chiedendomi la tabellina del 7..."

- "Non si perda in particolari che nn interessano la Corte, vada avanti nell'esporre i fatti!"

- "Il mattino seguente, Sor Giù, assonnata, arrivai in ufficio e stetti più di un'ora, Voi vi rendete conto, per più di un’ora a fare conti su conti, con in testa ancora l'eco del Sapientino, "7x8?...quanto fa?...Su! Forza!...non lo sai!?...Asino!"

- "Voi capite Sor Giù, di primo mattino, fu terribile...e cmq dopo un'ora Sor Giù, che ero lì a fare conti con nelle orecchie lo scrocchiettìo e lo sbiascichìo della qui presente infortunata Signora Streg che mentre io agonizzavo tra mucchi di fogli, beatamente consumava la sua colazione, Voi capite che poi uno si può anche agitare un attimo Sor Giù...

...alla fine Sor Giù, pienamente inconsapevole e mio malgrado, i miei conti risultavano essere esatti...

…fu a quel punto che la qui presente infortunata Signora Streg, preso atto della cosa, si è degnata di prendere i suoi fogli e si è accorta che 5+5+5+4+10 nn potevano fare 19, Sor Giù, come lei aveva scritto a fine pagina, ma bensì 29…

…e fu in quell'attimo, che con un mal di testa crescente, la sudorazione alle stelle e la vista offuscata, mi alzai, mi misi davanti alla Streg e punii la mano che aveva sbagliato, fissandola col tagliacarte alla scrivania e me ne uscii a prendere un caffè!"

- "Questi sono i fatti Sor Giù, come vedete io nn fui carnefice, ma bensì vittima!"