Fata Morgana ODVAssociazione Culturale e di Volontariato |
FATA MORGANA A VOI
L’Associazione culturale FATA MORGANA ODV nasce nell’autunno del 1995, per la precisione il 7 novembre, grazie alla spinta propositiva di alcuni giovani di Civitella d'Agliano, che sentivano, e sentono tuttora, il bisogno di realizzare qualcosa di diverso nel territorio.
Le attività dell’Associazione hanno cercato di rivalutare gli aspetti, a nostro avviso, più interessanti del paese e le risorse offerte dal luogo. Negli anni l'Associazione ha promosso mostre, concorsi e corsi fotografici, commemorazioni di eventi storici e di figure vissute nel nostro territorio, presentazioni di libri, concerti, proiezioni, spettacoli.
Nel corso della sue iniziative l’Associazione FATA MORGANA ODV ha trovato il sostegno e l’appoggio di altre realtà presenti sul territorio, l’Ass. “la Gattaruga”, l’Ass. “Erinna”, il Gruppo Giovani di Graffignano e la Pro Loco di Civitella d’Agliano, ad esempio, hanno collaborato con noi in diverse “avventure”.
Rammentiamo che FATA MORGANA ODV è aperta a tutti senza distinzioni di sesso, etnia o religione, quindi chiunque ci voglia sostenere (Tesseramento Annuale € 10,00 e/o libere donazioni e/o devoluzione del 5x1000) e portare avanti iniziative e progetti ci può contattare... noi ne saremo molto lieti!
Per contattarci
ac_fatamorgana@libero.it
CAMPAGNA
TESSERA
MENTO
2022
TESSERA SOCIO
€ 10,00
Entra nella Grande Famiglia!!!
ACCENNI DI CONTEMPORANEO
Festival di Cultura Contemporanea organizzato dall'Associazione Fata Morgana ODV.
Maggiori informazioni su: Facebook nella pagina dedicata ad accenni di contemporaneo
GRUPPO DI LETTURA FATA MORGANA
Il Gruppo di Lettura Fata Morgana ha iniziato le sue attività nel novembre del 2014, esso si riunisce a cadenza mensile, solitamente di venerdì, presso la Biblioteca Comunale di Civitella d'Agliano ed è aperto a tutti e gratuito.
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Informazioni pratiche sul GdL "Fata Morgana"
Un gruppo di lettura permette a tutti i partecipanti di scambiare le opinioni e le emozioni suscitate dalla lettura del libro letto nell’arco del mese. Il gruppo di lettura è composto da persone che possono leggere, amano leggere, amano parlare di ciò che leggono o, molto più semplicemente, vogliono avvicinarsi alla lettura. Non sono critici, non sono esperti, solo appassionati di libri con il desiderio di mettere in rilievo le sensazioni e i pensieri che un libro suscita.
Il gruppo di lettura offre ai vari lettori la possibilità di avvicinarsi e magari di appassionarsi anche a generi letterari o autori diversi da quelli amati, con il rischio e la sfida alla non lettura di un genere che non ci appassiona. Come regola generale vale quella che chi non ha letto il libro scelto deve partecipare comunque all’incontro, proprio per permettere un confronto sul rifiuto o sulla valutazione negativa.
Il gruppo è sempre aperto, gli ospiti sono ben accetti, i nuovi iscritti anche.
La partecipazione è ASSOLUTAMENTE GRATUITA.
IL DECALOGO DEL GdL FATA MORGANA
1. Di norma ci si riunisce una volta al mese.
2. Cercare di arrivare sempre puntuali agli incontri.
3. Non si legge ad alta voce, ognuno legge per sé nel proprio tempo libero. Nel corso degli incontri mensili non vengono disdegnate comunque letture ad alta voce di passi del libro che hanno particolarmente colpito il lettore.
Cercare di leggere sempre il libro scelto anche se non piace, se no pazienza!
4. Tutti i membri del gruppo possono partecipare al dibattito. Nessuno è obbligato ad intervenire alla discussioni, ma è comunque gradito sentire il parere di tutti.
5. Tutti i membri del gruppo possono, di volta in volta, proporre dei libri da leggere. La norma vorrebbe che ogni partecipante al GdL proponga un massimo di tre titoli, la pratica dimostra però che non siamo mai riusciti a dire no ad un libro proposto.
6. Il libro da leggere durante il mese viene estratto a sorte dalla totalità dei titoli proposti nel corso degli incontri.
7. Si privilegia la narrativa, sia essa meno conosciuta o più importante dal punto di vista letterario. Si possono proporre libri che abbiamo già letto e vorremmo rileggere o libri che non abbiamo mai letto.
8. Tutti i membri del gruppo di lettura possono partecipare agli incontri con approfondimenti, appunti e note per analizzare al meglio il libro letto.
9. Si può partecipare agli incontri anche se non si è letto il libro.
10. Non è obbligatorio comprare il libro, si può anche prenderlo in prestito o procurarselo in biblioteca. Nella nostra zona segnaliamo come molto fornite e ben organizzate: la Biblioteca Consorziale di Viterbo, la Biblioteca Luigi Fumi di Orvieto ed il Sistema Bibliotecario del Lago di Bolsena.
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Scultore del ferro e del fuoco
Giunto in Italia nei primi anni Ottanta, Paul Wiedmer (Berna, 1947) da tempo ha consolidato la sua presenza nell’alta Tuscia, nei pressi di Civitella d’Agliano, attraverso la realizzazione di un giardino di sculture, che interpreta in chiave moderna la tradizione classica e rinascimentale del giardino all’italiana. La vicinanza del Sacro Bosco di Bomarzo, la cui visita gli fu consigliata negli anni Settanta da Salvator Dalì, favorisce, nel 1983, lo stabilirsi dell’artista nella valle de La Serpara.
La formazione artistica di Paul Wiedmer è influenzata dalla sua collaborazione con Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle, artisti del Nouveau Realismé, che si concretizza nella realizzazione di enormi sculture abitabili e complicate macchine cibernetiche in tutto il mondo (Usa, Israele, Giappone, Francia…). Da questa frequentazione Wiedmer desume una forte attenzione nei confronti dell’ambito naturale, che ben presto diviene contesto ideale dei suoi lavori.
L’innata capacità nella lavorazione dei materiali lo porta a sperimentare nelle sue sculture il connubio di ferro e fuoco che diventa ben presto identificativo dei suoi lavori. Il fuoco quale elemento primigenio, originatore, scaturisce all’interno di creazioni metalliche che assumono la forma di gabbie, colonne, creature fantastiche, intrecci ferrei o astrazioni biomorfe.
La peculiarità della scultura dell’artista sta nel creare un interdipendenza ambientale tra diversi fattori, tra cui la presenza dell’osservatore. Senza fruitore non c’è arte. Infatti, appena la fotocellula elettronica mimetizzata nella scultura intercetta una presenza le opere si accendono di fuoco, sprizzano fiamme alterne che esplodono di una vitalità nascosta e poi svelata.
Installate nella valle de La Separa, le opere in ferro mostrano una pianta color ruggine, conferita loro dal tempo che ne favorisce l’integrazione con il contesto naturale. Wiedmer concepisce il giardino come microcosmo ove raccontare la propria vita, invitando ad esporre amici artisti e coltivando piante provenienti da tutto il mondo. La forte presenza del bambù, ricordo dei viaggi in Cina, Corea del Sud e Giappone, denota ad esempio la passione dell’artista per l’Oriente. Il giardino è sintomo di una concezione armonica del rapporto tra arte e natura; le opere come le piante sono protagoniste di un contesto mutevole che riserva sempre nuove sorprese.
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Se ti interessa questo artista, visita il sito del Giardino delle Sculture La Separa: www.serpara.net.
Durante l' anno, il Giardino delle Sculture La Serpara può essere visitato su appuntamento.
Come arrivare: Civitella d'Agliano è situato al Ovest dell' autostrada A1, tra i caselli di Orvieto ed Attigliano. La Serpara si trova in fondo della stradina bianca che parte al km 26 della strada provinciale SP Teverina.
Contatto:
Paul Wiedmer & Jacqueline Dolder
loc.serpara 1
I-01020 Civitella d' Agliano (VT)
Tel./Fax: +39 0761 91 40 71
E-Mail: wiedo@libero.it
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Le persone e la dignità
Blog di Amnesty International Italia
Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.
Peppino Impastato
(cit. dal film "I cento passi")
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