Creato da: roberto_digiorgio58 il 06/03/2011
TRASTEVERE di tutto un pò

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Magnà e dormì - Aldo Fabrizi

So’ du’ vizietti, me diceva nonno, che mai nessuno te li pò levà, perché so’ necessari pe’ campà sin dar momento che venimo ar monno. Er primo vizio provoca er seconno: er sonno mette fame e fà magnà, doppo magnato t’aripija sonno poi t’arzi, magni e torni a riposà. Insomma, la magnata e la dormita, massimamente in una certa età, so’ l’uniche du’ gioje de la vita. La sola differenza è questa qui: che pure si ciài sonno pòi magnà, ma si ciài fame mica pòi dormì

 

 

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DETTI POPOLARI ROMANI

A CHI TOCCA 'N SE 'NGRUGNA: (a chi tocca, tocca) SEI COME ER CANE DE MUSTAFA' CHE LO PIJAVA 'N CULO E DICEVA DE STA' A SCOPA': (sei convinto che l'azione che stai compiendo sia positiva per te, ma in realtà non ti accorgi che è il contrario) E' COME SCIVOLA' SU 'N TAPPETO DE CAZZI; NDO CADI CADI LO PIJ AR CULO: (la mia situazione generale è alquanto compromessa e non mi consente larghi margini di scelta) CIHA LASCIATO CO' 'NA SCARPA E 'NA CIAVATTA: (siamo stati abbandonati a degli eventi tutt'altro che favorevoli) ME PARI ER DOTTOR BONAGA, CHE CURA ER CULO PE 'NA PIAGA: (scarso apprezzamento per le capacità del medico in questione) CIHAI 'N CULO TARMENTE GROSSO CHE SE TE METTI IN BARCONE TE CE FANNO ER NIDO LE AQUILE: (sei una persona particolarmente fortunata) FIODENA' {fio de 'na mignotta): (espressione dispregiativa) GIAMAICA (già m'hai cacato il cazzo): (mi hai annoiato fino all'insopportabile) MASTICA (ma 'sti cazzi)/CASTIZZI/MARIMBARZA: (la cosa non mi sfiora minimamente) CHITTASA (chi ta s'ancula): (non ho nessuna intenzione di seguire i tuoi consigli) CORCA (cor cazzo): (non ho nessuna intenzione di seguire ciò che dici) ATTACCATE AR MANICO DE LA PANZA: (non ho nessuna intenzione di fare quello che dici tu) E' 'NA CAMBOGIA/E' 'NA CACIARA l'ambiente è troppo caotico!) MEJO DE 'N CARCIO A LI COJONI: (è comunque meglio di niente) E' TUTTO 'N CAZZO 'N CULO: (è completamente inutile) APPARECCHIA ER CULO PE' DUE CHE PORTO 'N'AMICO: (espressione scherzosa rivolta a persona estremamente disponibile verso il prossimo) ...E SE MI' NONNO C'IAVEVA CINQUE PALLE ERA 'N FLIPPER:( commento sarcastico relativo ad una situazione difficile a verificarsi) SI' CASCHI PE' TERA CE VO' ER CARRO ATTREZZI/TOCCA CHIAMA' L'ACI: (la tua obesità è sorprendente) NUN TE S'ARZA MANCO COR CRIC: ( corre voce che tu sia impotente) E' MEJO 'N CULO CALLO 'N PANZA, CHE 'NA PANZA CALLA 'N CULO: (è altresì preferibile dare una 'fregatura' piuttosto che riceverla) BOCCA DE CIAVATTA: (dicesi dì persona schizzinosa nel mangiare) T'HANNO BECCATO COR SORCIO 'N BOCCA: (ti hanno colto in flagrante) CHI MENA PRIMA MENA DU' VORTE: (detto popolare chi mena per primo mena due volte.) CO 'NA SNIFFATA ME NE MAGNO QUATTRO: ( ho un leggerissimo languorino allo stomaco) S'È' FATTA 'NA CERTA: ( è tardi, dobbiamo andare) CE STA TUTTO: (fa proprio al caso nostro)

 

porta san pancrazio

 

Antica-Roma - La porta San Pancrazio è una delle

porte meridionali che si aprivano nelle Mura aureliane di Roma

 

 

Tempietto del Bramante a S.Pietro in Montorio

Cartolina Gianicolo.
Anno:prima del 1905
...E pensare che è stato costruito qui perchè,

nel Medio Evo, credevono che questo fosse

il luogo dove era stato martirizzato l'apostolo Pietro

 

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E' morta Anna Longhi moglie «buzzicona» di Sordi

Post n°21 pubblicato il 15 Maggio 2011 da roberto_digiorgio58

È morta ieri a 76 anni Anna Longhi, la brava, spiritosa caratterista di taglia extra large diventata famosa col cinepanettone del 1978, impersonando la moglie fruttarola con chignon, la «buzzicona» di Alberto Sordi in Dove vai in vacanza?. La notizia della scomparsa del personaggio amatissimo soprattutto a Roma, è stata data in diretta a «Pomeriggio 5» dove la Longhi fu spesso ospite.


Nata a Trastevere nel 1934, trasferita poi in rione Monti, reso celebre da Monicelli e dal suo mediometraggio, l'attrice ha debuttato al cinema per caso: aveva fatto fino ad allora la sarta sul set di alcuni film di Sordi e l'attore, alla ricerca di partner ideali, aveva subito intuito il suo enorme potenziale comico. In un cinema che aveva perso la ricchezza dei caratteristi, Anna Longhi fu subito un «caso» con questo episodio cult di Le vacanze intelligenti scritto da Sonego, la cosa migliore che Sordi abbia mai girato. Era, come è impossibile dimenticarla?, la moglie trash del fruttarolo Remo-Sordi con cui inizia un viaggio istruttivo, una vacanza intelligente secondo la rubrica dell'Espresso, organizzato dai figli che sono trendy, modaioli e istruiti. Il personaggio è parente stretto di altre buzzicone romane come la Rosanna di Lorenzo che fu moglie di Sordi nelle Coppie (memorabile vacanza in Costa Smeralda), come la sora Lella (sorella di Fabrizi) complice di Verdone ma anche la famosa Cecioni al telefono di Franca Valeri.


La povera sora Augusta, invece di sdraiarsi a Fregene, inizia così nel film a tre episodi (gli altri erano con Tognazzi e Villaggio) un giro d'Italia sfiancante non solo per la dieta ferrea ma anche per gli obblighi intellettuali di improvvisato snobismo mondano. I due sono costretti, dopo una visita agli scavi etruschi, a seguire un concerto dodecafonico a Firenze (sublime la loro uscita al «tacet»), poi visitano la Biennale a Venezia (è quella vera, riprese nei padiglioni d'arte) dove la sora Anna, affranta e stanca, si siede ma viene scambiata e contrattata come una scultura vivente, in un crescendo d'ilarità fino all'happy end con pastasciutta al sugo in dose doppia.


La carriera della sora Longhi sta praticamente tutta in questa invenzione, la donna popolare verace e sottomessa al marito, di sano buon senso e fuori dalle mode, simpaticamente ignorante ma di contagiosa simpatia. Il suo Pigmalione Sordi la sposerà ancora nel dittico del Tassinaro e nel sequel a New York: lei come un pezzo di Roma folk, apprezzata pure in Francia, appare brevemente in qualche super produzione come Un incantevole aprile e Il talento di Mr. Ripley, nel Vanzina di E adesso sesso, nel Clan di De Sica e nel Ritorno di Monnezza, ma la sua carriera si concentra in quei folgoranti 50 minuti usciti nel Natale del '78. In cui Sordi regala il suo cinico spirito di osservazione non solo sulle mode snob ma anche sullo stato dello scontro generazionale, dirigendo la sua collega sarta e facendole raggiungere una straordinaria misura espressiva e un grado di comunicatività da antologia per la commedia all'italiana.

Maurizio Porro

 
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