I miei link preferitiArea personale- Login
MenuI miei Blog AmiciMagnà e dormì - Aldo FabriziSo’ du’ vizietti, me diceva nonno, che mai nessuno te li pò levà, perché so’ necessari pe’ campà sin dar momento che venimo ar monno. Er primo vizio provoca er seconno: er sonno mette fame e fà magnà, doppo magnato t’aripija sonno poi t’arzi, magni e torni a riposà. Insomma, la magnata e la dormita, massimamente in una certa età, so’ l’uniche du’ gioje de la vita. La sola differenza è questa qui: che pure si ciài sonno pòi magnà, ma si ciài fame mica pòi dormì Ultimi commentiI miei link preferitiTagCitazioni nei Blog Amici: 4 Chi può scrivere sul blog
Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
Cerca in questo BlogDETTI POPOLARI ROMANIA CHI TOCCA 'N SE 'NGRUGNA: (a chi tocca, tocca) SEI COME ER CANE DE MUSTAFA' CHE LO PIJAVA 'N CULO E DICEVA DE STA' A SCOPA': (sei convinto che l'azione che stai compiendo sia positiva per te, ma in realtà non ti accorgi che è il contrario) E' COME SCIVOLA' SU 'N TAPPETO DE CAZZI; NDO CADI CADI LO PIJ AR CULO: (la mia situazione generale è alquanto compromessa e non mi consente larghi margini di scelta) CIHA LASCIATO CO' 'NA SCARPA E 'NA CIAVATTA: (siamo stati abbandonati a degli eventi tutt'altro che favorevoli) ME PARI ER DOTTOR BONAGA, CHE CURA ER CULO PE 'NA PIAGA: (scarso apprezzamento per le capacità del medico in questione) CIHAI 'N CULO TARMENTE GROSSO CHE SE TE METTI IN BARCONE TE CE FANNO ER NIDO LE AQUILE: (sei una persona particolarmente fortunata) FIODENA' {fio de 'na mignotta): (espressione dispregiativa) GIAMAICA (già m'hai cacato il cazzo): (mi hai annoiato fino all'insopportabile) MASTICA (ma 'sti cazzi)/CASTIZZI/MARIMBARZA: (la cosa non mi sfiora minimamente) CHITTASA (chi ta s'ancula): (non ho nessuna intenzione di seguire i tuoi consigli) CORCA (cor cazzo): (non ho nessuna intenzione di seguire ciò che dici) ATTACCATE AR MANICO DE LA PANZA: (non ho nessuna intenzione di fare quello che dici tu) E' 'NA CAMBOGIA/E' 'NA CACIARA l'ambiente è troppo caotico!) MEJO DE 'N CARCIO A LI COJONI: (è comunque meglio di niente) E' TUTTO 'N CAZZO 'N CULO: (è completamente inutile) APPARECCHIA ER CULO PE' DUE CHE PORTO 'N'AMICO: (espressione scherzosa rivolta a persona estremamente disponibile verso il prossimo) ...E SE MI' NONNO C'IAVEVA CINQUE PALLE ERA 'N FLIPPER:( commento sarcastico relativo ad una situazione difficile a verificarsi) SI' CASCHI PE' TERA CE VO' ER CARRO ATTREZZI/TOCCA CHIAMA' L'ACI: (la tua obesità è sorprendente) NUN TE S'ARZA MANCO COR CRIC: ( corre voce che tu sia impotente) E' MEJO 'N CULO CALLO 'N PANZA, CHE 'NA PANZA CALLA 'N CULO: (è altresì preferibile dare una 'fregatura' piuttosto che riceverla) BOCCA DE CIAVATTA: (dicesi dì persona schizzinosa nel mangiare) T'HANNO BECCATO COR SORCIO 'N BOCCA: (ti hanno colto in flagrante) CHI MENA PRIMA MENA DU' VORTE: (detto popolare chi mena per primo mena due volte.) CO 'NA SNIFFATA ME NE MAGNO QUATTRO: ( ho un leggerissimo languorino allo stomaco) S'È' FATTA 'NA CERTA: ( è tardi, dobbiamo andare) CE STA TUTTO: (fa proprio al caso nostro) Tag Cloud |
ER SUGO di Aldo Fabrizi
Er sogno
FIORI TRASTEVERINI
Fontana dell’Acqua Paola in Piazza Trilussa Autori: Giovanni Vasanzio; Giovanni Fontana. Datazione: 1613. Materiali: marmo, travertino, cortina in laterizio. Alimentazione originaria: acquedotto Traiano Paolo. Ubicazione iniziale: via Giulia Voluta da papa Paolo V Borghese (1605-1620), si trovava in origine sulla riva sinistra del Tevere all’estremità di via Giulia, di cui costituiva il fondale, a ridosso dell’Ospizio dei Mendicanti edificato pochi anni prima da papa Sisto V Peretti (1585-1590). Era alimentata da una diramazione dell’acquedotto Traiano-Paolo, ripristinato dallo stesso Paolo V per servire la zona transtiberina. Concepita come un arco monumentale con una nicchia centrale fiancheggiata da due colonne ioniche, la fontana presenta un alto attico sul quale giganteggia lo stemma della famiglia Borghese (aquila e drago) e l’iscrizione celebrativa che ricorda i meriti del pontefice per aver condotto la nuova acqua anche sulla sponda sinistra del Tevere. La fontana è stata smontata nel 1879 per la realizzazione degli argini del Tevere che impose la distruzione dello stesso Ospizio dei Mendicanti. Soltanto nel 1898 fu ricostruita sulla sponda destra del fiume, concepita come una struttura isolata, in asse con ponte Sisto ed in collegamento visivo con l’imponente mostra dell’Acqua Paola collocata sulla sommità del Gianicolo. Dopo la ricostruzione sono state aggiunte due nuove iscrizioni all’interno dell’arcata centrale e all’esterno della fiancata destra per ricordare il trasferimento della fontana. BRUSCHETTA ROMANA Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane casereccio; 2 spicchi di aglio; 4 cucchiai di olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b. Preparazione: Fate grigliare su una piastra le fette di pane casereccio da ambo le parti, oppure mettetele in forno a 180 gradi. Mettete le fette, dopo averle strofinate con gli spicchi d’aglio tagliati a metà, su di un piatto, salatele, pepatele e bagnatele con l’olio. Portatele in tavola calde. Se lo desiderate potete aggiungere dei pezzetti di pomodoro e qualche foglia di basilico sminuzzata. La Bruschetta Romana si può arricchire con altri ingredienti sfiziosi come: i funghi, la mozzarella, il tonno oppure la crema di carciofi .
L’origine della cucina romana: la ricchezza della povertà
Post n°4 pubblicato il 09 Marzo 2011 da roberto_digiorgio58
Quando gli ingredienti scarseggiano e la pancia mugugna, bisogna saper arrangiarsi. Ma questo non significa rinunciare al gusto, né alla fantasia: ecco cosa pensavano i vecchi romani di una volta. Tramontato l'Impero che aveva dominato il mondo, Roma conobbe un graduale e inarrestabile declino politico, mentre avanzava a grandi passi la sfera religiosa capitolina. Se una volta le ricche matrone potevano permettersi piatti esotici, fatti venire direttamente dalle lontane province assoggettate, ora il popolo doveva accontentarsi degli scarti. Gli scarti dei benestanti. Preti, vescovi e signori divoravano avidamente i migliori quarti di carne, lasciando al popolino il cosiddetto "quinto quarto". Questo però non scoraggiò l'arte culinaria che seppe fiorire anche su premesse non incoraggianti. Cuore, fegato, milza, lingua, cervello e coratella (l'insieme delle interiora ovine) divennero piatti diffusi nei ceti bassi, fino a diventare specialità tipiche romane. Inoltre Roma ha da sempre potuto usufruire dei prodotti dell'Agro e delle zone circostanti, come l'onnipresente olio laziale e i maiali umbri. Legumi e cereali, farinate e polente, passavano sotto le mani sapienti di chi cucinava in casa. Il risultato erano piatti sostanziosi, tutt'altro che leggeri. In prevalenza si trattava di primi, con la pasta che faceva da padrona accompagnata da patate, broccoli e via dicendo. Gli aromi non mancavano: menta romana e lauro. Successivamente veniva servito in tavola il già citato quinto quarto. In occasione delle festività i pastori dell'Agro portavano in città abbacchi e capretti, i quali risaltavano anche sulle tavole dei ricchi, insieme alla carne di piccione e ai fritti in pastella. La comunità ebraica contribuì poi ad arricchire con nuove pietanze l'elenco dei piatti romani. Come non citare i carciofi alla giudìa, entrati a far parte della tradizione insieme ai rigatoni con la pajata, agli spaghetti alla carbonara, i bucatini all'amatriciana, la coda alla vaccinara e la trippa romana accompagnata da un invitante pecorino. La povertà originaria si trasformò dunque in ricchezza, regalando al palato sfaccettature dal sapore forte, in grado di richiamare la memoria dei secoli passati. Se non ci credete, chiedete ad un romano. Vi risponderà: accosta er pane ar dente che la fame s'arisente. Oggi è ancora possibile gustare la vera cucina romana in non molti locali della capitale, e solitamente si tratta di trattorie gestite a livello familiare in zone di periferia. Conosciute e frequentate più che altro dalla gente del posto.
|
Inviato da: chiaracarboni90
il 10/10/2011 alle 11:59
Inviato da: roberto_digiorgio58
il 18/03/2011 alle 21:45
Inviato da: nicuzzabella
il 17/03/2011 alle 06:27
Inviato da: angy020
il 12/03/2011 alle 20:47
Inviato da: roberto_digiorgio58
il 12/03/2011 alle 12:20