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Voooolaaaaareeeeee oh oh oh oooohhh !!!


Ieri sono entrato in uno dei negozi di abbigliamento più chic della città. Avevo visto un bel vestito in vetrina e nonostante la cifra esorbitante, mi sono comunque deciso, bando alle ciance, crepi l’avarizia, si vivi una sola volta, e così via per un quarto d’ora buono, tanto per auto convincermi del fatto che non stessi facendo il passo più lungo della gamba (a proposito di frasi fatte…). Una luce ovattata e una musica rilassante in sottofondo mi accolgono, insieme al sorriso di una commessa filiforme e sorridente. Mi chiedo cosa avesse da sorridere su quei trampoli che evidentemente le procuravano un fastidioso gonfiore alle caviglie, ma tant’è… Le chiedo del vestito in vetrina, lei molto professionalmente mi indica la taglia indovinando al millimetro la mia … + una taglia! Ho come la sensazione che le facciano allenare ad individuare le misure al volo con l’accortezza di dichiarare sempre almeno una taglia in meno rispetto alla reale.. un modo come un altro per addolcire il cliente. Mi porta il vestito, sempre sorridendo e sempre sorridendo mi indica la dressing room …( fa più fine chiamarli così anziché camerini o spogliatoi.. ) . Giuro che se non l’avessi sentita parlare giurerei che in realtà quel sorriso altro non è che una paresi facciale!Esco dalla cabina e di fronte a me uno specchio inclinato verso il basso.. serve a snellire la figura, ogni particolare è davvero curatissimo qui dentro.Bello, mi sta proprio bene! E mentre sono li che contemplo la mia figura riflessa nello specchio, con la coda dell’occhio noto un’altra meraviglia. Una cravatta semplicemente stupenda, una regimental tono su tono che vedo benissimo con questo vestito e una camicia bianca.. si, la voglio!Chiedo alla filiforme della cravatta e lei furbissima mi porta anche un paio di scarpe, chiedendomi di provarle (questa volta la misura del piede l’aveva centrata in pieno) Morbidissime davvero!!Soddisfatto rientro nella cabina e ritorno ad indossare i miei abiti. Mentre abbottono la camicia faccio due conti… 800 il vestito… 75 la cravatta…. 350 le scarpe… ipotizzo almeno altri 120 euro per la camicia bianca… beh, certo è una bella cifra!!Esco e porgo tutto alla filiforme che mi fissa come per dire..”allora… hai deciso che è quasi ora di chiusura e io non ca la faccio più a tenere la bocca a forma di sorriso e le caviglie dentro i trampoli???”La guardo.. e le faccio un cenno… “ok prendo tutto ma…” … e mi fermo ad osservarla meglio.. niente da fare, non cede, sempre quel sorriso stampato.. neanche di fronte ad un imprevisto, neanche davanti l’incognita di quel mio ma, lei cede…“ma… mi può fare una cortesia?”“certo, mi dica…”“potrebbe prendere tutta questa roba e mettermela da parte?”“certo, non c’è problema.. torna domani a prendere tutto?”“no.. cioè si tornerò a prendere tutto.. ma non domani…”Noto un leggero tremolio sul vertice destro della curva che le labbra disegnano sorridendoFinalmente inizia a cedere!!!“vede… io lavoro per una compagnia aerea francese.. mi hanno detto che adesso in Italia gli acquisti si fanno così… si fa finta di comprare a prezzo pieno.. e poi si aspetta che lo stesso prezzo si dimezzi… e quindi si conclude l’affare! Per piacere, mi tenga tutto da parte .. tornerò a prendere il vestito, la camicia, le scarpe e la cravatta fra un paio di anni quando tutto mi costerà massimo un terzo...“Mi guarda attonita adesso la filiforme, senza più quel sorriso immobile, quasi imbarazzata… ma si desta subito, ricollegando le mie parole… “Compagnia aerea francese ha detto? Allora non c’è problema!!! Venga pure quando vorrà… le tengo tutto da parte... tanto, noi siamo qui!”Sorrido al suo ritrovato sorriso, saluto e me ne vado…