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La storia dell'A.L.E.R.
Dal 1908 al 1920
1908
Viene fondato l"Istituto per le Case Popolari ed economiche" di Milano, al fine esclusivo di provvedere alloggi igienici e a buon mercato alle classi meno abbienti. Primo esperimento di municipalizzazione in materia di edilizia popolare attuato dal Comune di Milano.
L'impostazione edilizia è più avanzata rispetto alla media degli alloggi esistenti: la tipologia complessiva prevede una diversa struttura del corpo dei fabbricati (a corpo chiuso, non in serie ma intervallati da spazi verdi), ampi locali, servizi interni, rinuncia all'uso dei ballatoi (salvo rari casi), presenza di appositi fabbricati con servizi comuni igienici e di assistenza all'infanzia, sia per la cultura che per la socializzazione.
La parte architettonica è sobria ed economica, caratterizzata da linee semplici ed armoniche, e da un gradevole effetto d'insieme.
Al quartiere comunale Ripamonti si aggiungono poi Mac Mahon (1908-9, edifici e villette isolate), Spaventa (1909) e Tibaldi (1910).
1909
600.000 abitanti a Milano (100.000 in più di quanto previsto dal Piano regolatore del Beruto). La maggior parte delle abitazioni sono piccole, malsane, senza aria, sovraffollate.
Quartiere di via Lombardia, il secondo della Fondazione Umanitaria: alcune palazzine sono fornite di riscaldamento centralizzato . Gli appartamenti sono abbastanza piccoli come numero di locali: raramente tre, di solito uno o due, ma con superficie media di 22 mq ogni camera. A piano terra sono localizzati i negozi.
I quartieri Lulli (1909-10, prima realizzazione dell'Istituto), Lombardia (1911), Cialdini (1912, per i tranvieri) e Niguarda (1913), presentano le caratteristiche urbanistiche, tecniche e sociali dell'epoca: il fabbricato è a cortile chiuso, su quattro lati, composto da sette unità: sei edifici da 4/5 piani e uno comprendente tre villette plurifamiliari.
I 527 alloggi dispongono di water interno e acqua corrente, più i servizi comuni: bagni, docce, lavatoi, scuola materna, ambulatorio antitubercolare, opera pia, cucine per ammalati e indigenti.
Nasce la convenzione tra Comune e Società Anonima Quartiere Industriale Nord Milano (SAQINM): viene definita una zona di espansione suburbana lungo gli attuali viale Zara e Fulvio Testi fino a Sesto S. Giovanni.
1910
Gli appartamenti di una stanza, con servizi, sono tipici nella struttura degli edifici, dove il 60% della popolazione è composta da operai e commessi.
1912
L'Istituto ha già realizzato 3.135 alloggi (6.025 locali).
1915
L'Istituto realizza Ricoveri per lattanti e slattati, biblioteche popolari, Scuole preparatorie per operaie ed altre attività di profilo assistenziale.
1918
L'Istituto dispone di un proprio Ufficio Tecnico, diretto da Giovanni Broglio; in precedenza assegnava la realizzazione dei propri alloggi a professionisti esterni.
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