AMARE DAVVERO

sono una donna che ama troppo

 

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VOGLIA DI STUPIRE...D'AMARE...UN FANTASMA...

CREDO IN TE....................COME IL SOLE CREDE ALL'ALBA CHE VERRA'......

COME UNA RONDINE SE NE ANDRA'..............

 

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Post N° 86

Post n°86 pubblicato il 30 Aprile 2006 da Amaredavvero

Continuo a parlare  della “ Dipendenza di molte donne di amare troppo... annullando se stesse...calpestandosi....per cambiare un uomo "sbagliato" che le ossessiona....senza riuscirci...

Cerco di rendere meglio l'idea riportando un testo Standard specifico sull'argomento:

Le Donne che amano troppo sono attratte dall’Uomo in fuga. Un Uomo spaventato dall’intimità, che non deve mai chiedere, che non mostra i suoi sentimenti e cerca solo un modo per non coinvolgersi più di tanto… Un uomo caratterizzato dal fascino delle false e vuote promesse di sicurezza, di sollievo e di realizzazione.
In realtà queste donne non solo non amano troppo, ma non riescono ad aprirsi all’amore.
dellaSecondo la nostra filosofia l’Amore è inteso come cura e Libertà, mentre la dipendenza affettiva, invece, è collegata alla paura  libertà.
Per tanto non è il troppo amore a creare disagio, ma l’esatto opposto: l’incapacità ad amare e la necessità di rimanere attaccati ad una presunta sicurezza.
In forza a questa considerazione, è la difficoltà ad aprirsi all’Amore che crea disagio e non il troppo amore.
La sofferenza è quindi causata dalla continua tensione, dalla resistenza generata dalla paura di aprirsi all’amore da una parte e, dall’altra, dalla forza stessa dell’amore che per sua natura ci spinge verso un’ineluttabile apertura al mondo e all’altro.

Quest’equilibrio c’imprigiona in una posizione di stallo, dalla quale non sempre riusciamo a liberarci, e più vogliamo liberarcene e meno ci riusciamo.
Occorre imparare a “lasciar andare”…
Il dipendente affettivo, quanto l’antidipendente, non riesce a vivere un rapporto armonico di coppia, rimangono entrambi bloccati in una situazione di vincolo, in una dinamica di dipendenza che impedisce loro di vivere l’Amore stesso come libertà e spontaneità, priva di sensi di colpa, ogni volta che dicono “no” all’altro per dire “sì” a se stessi.
Ovviamente, il dipendente affettivo non sarà solamente donna, come l’antidipendente non sarà sempre uomo. Contrariamente ad altre correnti di pensiero ancora diffuse che attribuiscono il problema della dipendenza affettiva solamente alle cosiddette “donne che amano troppo”, noi crediamo ci siano molti uomini dipendenti affettivi. La differenza è nel livello di consapevolezza che questi ne hanno e nella difficoltà ad accertarla, per via della copertura dei valori sociali che tendono a preservare un modello d’uomo sicuro e protettivo.
Il nostro modello teorico inoltre si distingue per l’introduzione del principio di CORRESPONSABILITA’ secondo cui è il dipendente affettivo a cercarsi un antidipendente e viceversa per sperimentare il non-amore, esplorarlo e forse superarlo.
Questa visione, oltre a dare responsabilità, permette di individuare un cammino verso la scoperta dell’amore che oltre ad essere inteso come libertà, è vissuto soprattutto come responsabilità. Scelgo di amare l’altro e abbraccio ogni mia ombra e fragilità, prendendomi cura io stessa del mio “bambino interiore” e sanando, con ancora più amore, le mie ferite, senza aspettare l’altro!… ...

Non so quante di Voi si possano rivedere in queste situazioni...oppure quante di Voi lo hanno già vissuto.....
Ma di certo per esperienza personale.....è molto meglio parlarne in modo sereno...naturale...spontaneo...senza tralasciare nulla.. per purificarsi lo spirito e l'anima.....Parliamone insieme.....

Con affetto

Commenti al Post:
53lucexte
53lucexte il 30/04/06 alle 15:11 via WEB
Molto bello questo argomento anche se, permettimi avresti dovuto riassumerlo in chiave più semplice per essere ben compreso da tutti. E' un tema su cui ho letto un intero trattato scritto da uno psicologo americano. Si sa che sono loro che approfondiscono quasi tutti questi temi... E' da lì che ho imparato che ogni piccolo o grande trauma subito da una persona, modifica poi radicalmente quelli che sono gli equilibri individuali. Capita così che una persona che ha avuto una educazione di un certo tipo o una presenza molto imponente quando era bambino, finisca poi per ricercarne la stessa impostazione in un compagno/a da adulto. "Le donne che amano troppo" sono di solito figlie di padri che le hanno allevate rigidamente, che hanno centellinato ogni gesto affettuoso e che in alcuni casi le hanno anche maltrattate. Sono donne che hanno desiderato l'affetto di questo genitore senza mai ottenerlo. Che credono sia solo nella sudditanza e nella completa sottomissione che possono essere amate. Ed è solo nella sofferenza che le procura un uomo che non le ama che trovano il proseguo della loro identità distorta. Sono donne che diventano opprimenti nei confronti di chi amano, sempre insicure, sempre infelici. IO HO CHIESTO ANNI FA L'APERTURA DEL FORUM SU LIBERO DONNE CHE AMANO TROPPO PERCHE' SONO TALE.. un abbraccio Luce x te :-))
 
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