Nei brevi incontri con il mio dolce pensiero i nostri dialoghi spaziano dal nostro passato comune al suo attuale presente sia casalingo che scolastico...mi parla delle sue simpatie per i compagni di giochi, a volte mi chiede come si fa ad aver degli amici o farsi nuovi amici...a questi quesiti non so dare risposta....non esiste formula matematica, sono sensazioni personali a cui dare vita.
E' il bello e il brutto del genitori quello di non saper dare risposte certe ai figli...ma la vita non è certezza assoluta solo tanti punti di vista differenti...io credo che dare risposte assolute non sia la via giusta per un figlio...credo invece che sia dovere insegnare un metodo per saper affrontare i vari momenti, a vivere le proprie emozioni senza timori di sbagliare... non è forte e bravo chi non cade ma colui che riesce a rialzarsi.
Nei brevi momenti concessi sono riuscito ad insegnargli ad andare in bicicletta, a rialzarsi dopo ogni caduta e a ritornare in sella per pedalare standogli dietro prima accanto dopo.
Il prossimo obbiettivo da raggiungere sarà la ricostruzione del dialogo sereno e aperto senza paure alcune....come dicono gli americani step by step con la calma e pazienza ritrovata nella solitudine meditata...
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