Chiara - Heazel

Chiuse le tiepide stagioni


 Chiuse le tiepide stagioni  i tramonti senza finerabbiosi venti non si fermanolacerano fino all’impossibile.Lontano è il sole, lontani i giardini, i prati fioriti,piangono un doloroso muto pianto. Tra le croci di novembre tristi fiori vegliano il silenzio dei mortifiori appassiti i sepolcri dimenticati.Nascosto è il cielo da una folta nebbiasopraggiunta dalla furia dei ventiche fuggono verso mari e monticome cavalieri armati.Dietro infinite ombresottraggono il cibo agli armentidei raccolti nessuna tracciae l’anima del pastore tace. Le barche inclinano il fianco,e l’ansia dei vecchi pescatoridel mare eternamente innamoratiappanna di novembre gli occhi.Mentre scendono lente le oreraccolgo le noti del ventoechi lontani, rami stecchiti, vortici di foglie dorate. Nel mio petto il cuore non fugge mai per venti ne mai per pioggiadi questi tempi freddi si perde nel grembo d’ogni voce.©