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I folletti

Il folletto è un personaggio fantastico della tradizione popolare che vive nelle fiabe e nelle leggende. E' una minuscola creatura magica del folklore, mediterraneo, europeo e nordico. Il termine deriva per sincretismo linguistico tra i volgari  folle, e forse folata, e l'arabo farfar.
Si presenta come un essere buffo, veloce e sfuggente, piccolo e agile, ma anche come un turbine di vento, un misterioso burlone.
Ha un viso da fanciullo, capigliatura lunga e ricciuta, coperta da un berrettino a sonagli. Indossa un saio scarlatto e scarpe di cristallo.
Abita in tane, nei boschi di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Non ci tiene a farsi vedere ed è bravissimo a nascondersi e sa rendersi invisibile. Ha un carattere terribilmente dispettoso e si offende con facilità. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti, in quanto ama giocare scherzi alle bestie delle stalle, come intrecciare le criniere ai cavalli, poi scompigliare i capelli delle belle donne, strappare le coperte a chi dorme, disordinare gli utensili e gli oggetti delle case e molestare le persone povere di spirito. Ama gli animali e si diverte a cavalcare le rane.

 
Creato da: amigdala.t il 28/04/2008
UNA FIABA PER OGNI BIMBO

 

 
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LA LEGGENDA DEI SEMPREVERDI

Post n°8 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da amigdala.t

Nei tempi passati, al termine dell'estate, un uccellino si ferì ad un'ala, restando così da solo nel bel mezzo del bosco. Non potendo più volare, restò praticamente in balia dell'inverno, che già faceva sentire i suoi primi geli.
Così domandò ad un enorme faggio di potersi rifugiare tra i suoi grandi rami, sperando di poter passare l'inverno al riparo dal cattivo tempo. Ma il faggio, altezzosamente, rifiutò all'uccellino un piccolo riparo tra le sue fronde.
Intristito, l'esserino continuò a girovagare nel bosco, trovando di lì a poco un grosso castagno e, speranzoso, ripetè la stessa domanda. Ma anche quest'albero rifiutò all'uccellino la sua protezione.
Così, nuovamente s'incamminò nell'oscurità della foresta, alla ricerca di un riparo.
Di lì a poco si sentì chiamare:
"uccellino, vieni tra i miei rami, affinchè tu possa ripararti dal freddo."
Stupito, l'uccellino si voltò e vedendo che a parlare era stato un piccolo pino, saltò lestamente su uno dei suoi rami.
Subito dopo anche una pianta di ginepro offrì le sue bacche come sostentamento per il lungo inverno. L'uccellino ringraziò più volte per tale generosità, che gli permise così di superare la cattiva stagione.
Dio, avendo osservato tutto, volle ricompensare la generosità del pino e del ginepro, ordinando al vento di non far cadere le loro foglie, e quindi da quel giorno furono sempreverdi.


 
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BAMBINI PER UN MONDO MIGLIORE

Se il bambino vive nella critica, impara a condannare.

Se vive nell'ostilità, impara a litigare.

Se vive nella paura, impara ad essere apprensivo.

Se vive nel ridicolo, impara la timidezza.

Se vive nei capricci, impara l'intolleranza.

Se vive nella superficialità, impara l'indifferenza.

Se vive nella lealtà, impara la correttezza.

Se vive nella condivisione, impara la generosità.

Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.

Se vive nella tolleranza, impara la pazienza.

Se vive nell'onestà, impara la giustizia.

Se vive nell'amore, impara ad amare

e a costruire per tutti un mondo migliore.

(Dorothy L. Nolte)

 

Gli gnomi


Gli gnomi sono creature benevole e sagge, simili a uomini minuscoli. Sono baffuti e barbuti, vecchi e burberi, alti poco più di un palmo e vivono a lungo. Sono piccoli e tozzi con una forza ben 7 volte superiore a quella dell'uomo. Corrono molto veloce e i loro salti sono enormi. Indossano caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano. Dimorano nei boschi, in miniere, grotte cristalline, nei  tronchi degli alberi e nelle caverne, vivono sotto terra e custodiscono tesori.
Come quasi  tutti gli abitanti del piccolo popolo, gli gnomi hanno un legame molto intenso con la natura che li circonda, tanto da arrivare a vivere in simbiosi con essa. Nutrono un profondo rispetto per la flora e la fauna e intervengono in suo aiuto quando se ne presenta l’occasione.
Il loro nome deriva dalla radice greca gnosis cioè “conoscenza”: essi conoscono e comprendono il linguaggio degli animali, si dedicano a curare gli animali della foresta, conoscono gli usi medicinali delle erbe, allevano capre e preparano biscotti. L’attività lavorativa degli gnomi è principalmente legata al mondo dell’artigianato. Ogni gnomo ama costruire con le proprie mani tutto ciò che gli serve: dagli utensili più minuti a strumenti più elaborati.

La compagnia, la birra ed il raccontarsi storie sono spesso accompagnate da un’usanza definita dagli gnomi “rilassante”, quella di fumare la pipa. Ogni gnomo ha una pipa personale ricavata dalla lavorazione di un tronchetto di noce o di faggio.

 

 

 

 

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