Un blog creato da loneblizzard il 21/03/2009

L'ANIMALE E L'UOMO

NATURA, SCIENZE, LETTERATURA...

 
 
 
 
 
 

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TANTE CASE PER LE FARFALLE

CERVIA - La Casa delle Farfalle, inaugurata nel 2003, è un originale e innovativo centro di educazione ambientale, nato sull'onda di un movimento mondiale a sostegno delle farfalle come insetti deboli, delicati e soggetti a gravi crisi ecologiche.

BORDANO (Udine) -Un angolo di lussureggiante natura esotica con piante ed animali dalle forme e colori sorprendenti. Migliaia di farfalle, libere di volare, vi accompagneranno lungo un percorso che vi farà visitare l'Amazzonia, le ricche foreste pluviali asiatiche e le misteriose jungle africane.

MONTEGROTTO TERME (Padova) - Nella "Casa delle Farfalle", prima in Italia dal 1988,  ci sono dei bellissimi giardini esotici dove giornalmente si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono, oltre 400 tra le più belle farfalle del mondo.

VIAGRANDE (Catania) - Alle pendici dell'Etna, il Parco Monte Serra ospita, unica in tutto il Sud Italia, una voliera con farfalle, piante e fiori tropicali.

COLLODI (Pistoia) -La Collodi Butterfly House  è uno splendido edificio-serra in pietra e cristallo autoportante, che ospita un lussureggiante giardino tropicale contenente un migliaio di farfalle provenienti da tutto il mondo. All'interno una presentazione audiovisiva, preparerà il visitatore alla comprensione della vita animale e vegetale che potrà ammirare all'interno della Casa delle Farfalle.

GIULIANUOVA (Teramo)  - Nel Parco Giochi La Fattoria si può visitare la Casa delle Farfalle Il percorso si apre con un video che narra la vita delle farfalle. Si possono condividere alcuni dei momenti più significativi, come la trasformazione da bruco a farfalla, esempi di colorazione e trucchi di sopravvivenza. Entrando poi nella serra dove le farfalle sono inserite e a loro agio, in un ambiente ricreato appositamente per loro, troviamo il baco da seta.

MILANO - nei giardini Indro Montanelli  apre a marzo l'«Oasi delle Farfalle», un angolo di foresta pluviale, dove vivono oltre trecento esemplari di lepidotteri provenienti da Africa, Sud America e Sud-Est Asiatico., che volano tra bellissime piante esotiche.

 

 
 
 
 
 
 
 
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CUCCIOLO DI FOCA »

STRAGE DI FOCHE

Post n°1 pubblicato il 21 Marzo 2009 da loneblizzard
 

La caccia commerciale alle foche è il più grande massacro di mammiferi marini mai autorizzato nella storia ed è un appuntamento che si rinnova ogni primavera.
Negli ultimi 4 anni solo in Canada sono stati uccisi un milione e mezzo di cuccioli di foca. Nel 2006, i cacciatori hanno ammazzato 325mila foche (il numero corrisponde alla "quota annuale di prelievo" stabilita dal Governo): il 95% aveva meno di tre mesi di età.
La caccia commerciale riguarda soprattutto la foca groenlandica e in misura minore la foca dal cappuccio.
Secondo la legislazione canadese, le foche sono protette soltanto fino al loro 12° giorno di vita, da quel momento in poi sono considerate animali "indipendenti" e cacciabili.
La normativa mira a permettere l'uccisione della foca nel momento in cui il suo manto è ancora quasi completamente bianco e dunque pregiato sui mercato europei ad asiatici.
La morte a cui vanno incontro questi animali è la più violenta e crudele immaginabile: un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire.

Il 98% delle foche uccise sono cuccioli con meno di 3 mesi di vita.

Tradizionalmente la pelle di foca viene utilizzata dagli esquimesi per realizzare coperte, tende, stivali e guanti e per impermeabilizzare le imbarcazioni in legno (kayak). Un tempo si usava anche per farne giacche a vento. In Europa, la pellicca trova spazio soprattutto nell'abbigliamento.

Il grasso viene impiegato soprattutto per lucidare e ammorbidire le calzature in pelle, in particolare gli scarponi da trekking e gli scarpini da rugby. In ambito sportivo, viene usato durante le gare di podismo, per evitare il raffreddamento di mani e viso.
L'olio nel catering e nella ristorazione viene utilizzato come olio di cottura, inoltre la sua composizione, ricca di acidi grassi Omega 3 (celati sotto le sigle EPA e DHA) lo rende ingrediente di farmaci e alimenti dietetici. Spesso è componente del cibo per animali domestici o integratore per i cavalli da corsa. Nel settore cosmetico si impiega per la produzione di saponi.
In Asia si utilizzano i peni delle foche per la preparazione di afrodisiaci. Si tratta di un commercio molto pericoloso per la sopravvivenza della specie, difficile da regolamentare e in parte celato nel mercato nero.

Dal 1970 l'IFAW è impegnata in prima linea in questa battaglia. Sono state le immagini girate segretamente dal suo fondatore Brian Davis nel 1981 a far conoscere la strage dei cuccioli neonati di foca avvenuta nel Golfo di San Lorenzo. L'opinione pubblica si è indignata ed ha creato un movimento di boicotaggio dei prodotti canadesi, ottenendo nel 1983 dalla CEE il divieto di importazione dei prodotti ricavati dai cuccioli di foca. Finalmente nel 1987 il Canada stesso ha vietato ufficialmente la caccia commerciale dei cuccioli di manto bianco.
Nonostante questo passo in avanti, la situazione rimane urgente ed allarmante: i cuccioli sono cacciabili non appena iniziano la muta del pelo e sono le prede preferite dei cacciatori. L'IFAW ha rilanciato la campagna a favore delle foche, supportata da documentazione scientifica e filmati, chiedendo il sostegno alle associazioni di tutto il mondo, perché solo un'azione internazionale di pressione contro quanto sta accadendo in Canada sarà in grado di porre fine al massacro.

 

Liberamente tratto da

 http://www.majuro.it/sosa_foche.php

 

 
 
 
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NO ZOO A RAVENNA

Lac, Lav, Movimento Antispecista, Oipa, Oltre la Specie, Una Ecoanimali, Vita da Cani, ma anche movimenti locali come Clan Destino, Ravenna Viva e Glizoobastardi, confermano l'opposizione alla costruzione di un nuovo zoo a Ravenna, in località Scandiana.

 
 
 
 
 
 
 

 

 L'ippopotamo Farasi con la madre Helvetia

Se Farasi, 4 mesi di età e già 100 chili di peso,   non troverà una nuova casa, dovrà essere soppresso. La sua unica colpa è di essere stato concepito in cattività dove, finito l'allattamento, diventerà una minaccia per l'equilibrio di coppia dei suoi genitori: a Wilhelm, il papà, non farà certo troppo piacere accorgersi che il figlio cercherà di prendere il suo posto accanto ad Helvetia, la mamma. Un complesso edipico ingestibile che negli Stati Uniti viene evitato attraverso un rigoroso controllo delle nascite, mentre nei  4.000  zoo europei si tende a lasciare piena libertà sessuale agli animali. Con il risultato di dover poi risolvere il problema della prole in eccesso: o si trova una un'altra struttura, oppure si ricorre all'iniezione letale. Nel caso che il piccolo ippopotamo rimanesse orfano, a Basilea non usano troppi giri di parole: «La nostra politica è eliminare gli animali di troppo e darli in pasto ai carnivori ».

 

 

 
 
 
 
 

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