Un blog creato da loneblizzard il 21/03/2009

L'ANIMALE E L'UOMO

NATURA, SCIENZE, LETTERATURA...

 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

Le immagini di questo blog sono tratte liberamente dalla rete globale. Se gli autori e/o i proprietari delle stesse non permettessero la pubblicazione, sono pregati di contattarmi in modo ch'io possa provvedere a rimuoverle.

 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 
 
 
 
 
 
 

TANTE CASE PER LE FARFALLE

CERVIA - La Casa delle Farfalle, inaugurata nel 2003, è un originale e innovativo centro di educazione ambientale, nato sull'onda di un movimento mondiale a sostegno delle farfalle come insetti deboli, delicati e soggetti a gravi crisi ecologiche.

BORDANO (Udine) -Un angolo di lussureggiante natura esotica con piante ed animali dalle forme e colori sorprendenti. Migliaia di farfalle, libere di volare, vi accompagneranno lungo un percorso che vi farà visitare l'Amazzonia, le ricche foreste pluviali asiatiche e le misteriose jungle africane.

MONTEGROTTO TERME (Padova) - Nella "Casa delle Farfalle", prima in Italia dal 1988,  ci sono dei bellissimi giardini esotici dove giornalmente si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono, oltre 400 tra le più belle farfalle del mondo.

VIAGRANDE (Catania) - Alle pendici dell'Etna, il Parco Monte Serra ospita, unica in tutto il Sud Italia, una voliera con farfalle, piante e fiori tropicali.

COLLODI (Pistoia) -La Collodi Butterfly House  è uno splendido edificio-serra in pietra e cristallo autoportante, che ospita un lussureggiante giardino tropicale contenente un migliaio di farfalle provenienti da tutto il mondo. All'interno una presentazione audiovisiva, preparerà il visitatore alla comprensione della vita animale e vegetale che potrà ammirare all'interno della Casa delle Farfalle.

GIULIANUOVA (Teramo)  - Nel Parco Giochi La Fattoria si può visitare la Casa delle Farfalle Il percorso si apre con un video che narra la vita delle farfalle. Si possono condividere alcuni dei momenti più significativi, come la trasformazione da bruco a farfalla, esempi di colorazione e trucchi di sopravvivenza. Entrando poi nella serra dove le farfalle sono inserite e a loro agio, in un ambiente ricreato appositamente per loro, troviamo il baco da seta.

MILANO - nei giardini Indro Montanelli  apre a marzo l'«Oasi delle Farfalle», un angolo di foresta pluviale, dove vivono oltre trecento esemplari di lepidotteri provenienti da Africa, Sud America e Sud-Est Asiatico., che volano tra bellissime piante esotiche.

 

 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« la danza delle apiTORNANO LE API »

La misteriosa scomparsa delle api

Post n°19 pubblicato il 20 Aprile 2009 da loneblizzard
 

 

Entomologi e apicoltori l'hanno chiamato il «collasso delle arnie». Negli Stati Uniti fra il 50 e il 90% delle api in 30 stati sono scomparse: circa mezzo milione di colonie con circa 50.000 api ciascuna. In Argentina e Uruguay le autorità agricole segnalano che il 30-40% delle arnie sono vuote. Le api abbandonano le arnie e non ritornano. Una delle cose più sorprendenti è che le operaie sciamano fuori dagli alveari lasciandovi le regine. L'altra è che i resti mortali delle api non si trovano.
Il fenomeno si estende. In Inghilterra e Scozia gli apicoltori affermano di aver perso più del 10% delle colonie che normalmente muoiono durante l'inverno. Secondo il presidente degli apicultori John Chapple, nelle zone intorno a Londra le perdite di api sarebbero fra il 50 e il 75% della popolazione totale. In Spagna si segnala la scomparsa di 300.000 arnie (circa 9 milioni di insetti) in Estremadura, Castilla-Leon e in varie zone dell'Andalusia. In Svizzera l'associazione «Amici delle api» chiede alle autorità sanitarie di intervenire, perché i primi monitoraggi segnalano scomparse massicce in numerosi cantoni; il che mette in pericolo la fiorente apicoltura svizzera, che dà lavoro a 19.000 addetti e registra(va) un fatturato di circa 222 milioni di euro annuali. Sono segnalati casi di api che non tornano alle loro arnie anche in Polonia, Grecia, Portogallo, Repubblica Ceca e Italia.
Diverse commissioni multidisciplinari si sono occupate della misteriosa sindrome delle api, ma nessuna finora ha trovato una causa certa. I ricercatori svizzeri attribuiscono il fenomeno a un virus, pare veicolato da un acaro d'origine asiatica. In America Latina le cause sarebbero da ricercarsi nel cambiamento climatico e nelle colture transgeniche. In Spagna e in Inghilterra i rispettivi ministeri agricoli danno la colpa, oltre al cambio climatico, anche ad alcuni pesticidi usati nelle coltivazioni di mais, girasole e barbabietola. Negli anni '90 le api inglesi furono attaccate da un acaro parassita che deprimeva il loro sistema immunitario e le rendeva vulnerabili a vari virus; un'ipotesi è che l'acaro sia diventato ora resistente ai prodotti, naturale e non, usati per combatterlo.
In California e New Mexico vari ricercatori elencano tra le cause anche l'inusuale siccità e le onde elettromagnetiche emesse da cellulari e apparati elettronici che, combinati all'azione di alcuni pesticidi, provocherebbero turbe neurologiche nelle api, alterando il senso dell'orientamento. Alcuni gruppi e sette religiose poi parlano di castigo divino, dove la morte delle api sarebbe un primo pallido segnale dell'apocalisse futura.
Alcuni ricercatori nordamericani ricordano quanto avvenne nel 1956, quando un centro di ricerche importò dall'Africa alcune api regine che furono modificate geneticamente per ottenere un'ape più resistente ai climi tropicali. Le api modificate fuggirono e in pochi anni invasero tutta l'America Latina e il sud degli Stati Uniti, eliminando le popolazioni di api esistenti e modificando allo stesso tempo il proprio comportamento, producendo meno miele e sviluppando un comportamento aggressivo.
La ricerca delle cause di questo inquietante fenomeno è ancora aperta. Alcuni ricercatori dell'Università di Columbia hanno rilevato la presenza di diversi microrganismi e funghi parassiti nelle arnie in declino, suggerendo che qualcosa stia debilitando il loro sistema immunitario. È probabile che l'estinzione massiccia delle api domestiche sia dovuta a diversi fattori, che soprattutto in alcune regioni si sommano creando questo disastro ecologico ed economico. Non è solo l'apicoltura a risentirne. Le api impollinano gli alberi da frutto e varie altre colture agricole, e la loro scomparsa può avere conseguenze disastrose per le economie agricole. Nei soli Usa le perdite potenziali legate a questo collasso ecologico sono già state valutate in 8.000 milioni di dollari.

di Fulvio Gioanetto - 25/05/2007   Fonte: Il Manifesto [scheda fonte]

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

daniele.sammacicciagi490michelina.diglioEu_Red_Squirreltopogiogioayuvacisky1984myrgigiancarlo.glenteopiccololpatrizialcrien4499macagiodavid303diletta.castelliDebadgl
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NO ZOO A RAVENNA

Lac, Lav, Movimento Antispecista, Oipa, Oltre la Specie, Una Ecoanimali, Vita da Cani, ma anche movimenti locali come Clan Destino, Ravenna Viva e Glizoobastardi, confermano l'opposizione alla costruzione di un nuovo zoo a Ravenna, in località Scandiana.

 
 
 
 
 
 
 

 

 L'ippopotamo Farasi con la madre Helvetia

Se Farasi, 4 mesi di età e già 100 chili di peso,   non troverà una nuova casa, dovrà essere soppresso. La sua unica colpa è di essere stato concepito in cattività dove, finito l'allattamento, diventerà una minaccia per l'equilibrio di coppia dei suoi genitori: a Wilhelm, il papà, non farà certo troppo piacere accorgersi che il figlio cercherà di prendere il suo posto accanto ad Helvetia, la mamma. Un complesso edipico ingestibile che negli Stati Uniti viene evitato attraverso un rigoroso controllo delle nascite, mentre nei  4.000  zoo europei si tende a lasciare piena libertà sessuale agli animali. Con il risultato di dover poi risolvere il problema della prole in eccesso: o si trova una un'altra struttura, oppure si ricorre all'iniezione letale. Nel caso che il piccolo ippopotamo rimanesse orfano, a Basilea non usano troppi giri di parole: «La nostra politica è eliminare gli animali di troppo e darli in pasto ai carnivori ».

 

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963