Creato da: anpi_cadore il 14/08/2008
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA sezione "Cadore - Giovanna Zangrandi"

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

porzio.nicolagiocristofarfdm50ioLMPboluigibraulinkemilytorn82adededePieropadernosebagustavogiada_90london640mar.freschifevendr
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Messaggio #20Messaggio #23 »

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 23 Settembre 2008 da anpi_cadore
 

RIEVOCAZIONE PARTIGIANA
Commemorato "Garbin", leggendario comandante della brigata "Calvi"
Lozzo

"Garbin", al secolo Sandro Gallo, il leggendario comandante della brigata partigiana "Calvi", morì in azione il 20 settembre 1944, sulla strada tra Domegge e Lozzo.

A distanza di 64 anni, lo stesso giorno, il Cadore e Venezia, la città di Garbin, hanno ricordato insieme il cruento evento, rivestendolo dei significati attuali che partono da lontano e dai valori che muovono da sempre, allora come oggi, l'uomo: l'amore alla libertà, all'indipendenza, alla giustizia.

Dopo Pier Fortunato Calvi, l'eroe del 1848, un altro veneziano si è meritato, quasi un secolo dopo, la gratitudine dei cadorini, entrando autorevolmente nel novero dei benemeriti. A Lozzo, sul luogo esatto dell'eccidio (morirono in tre), è stata innalzata e benedetta una croce in legno, alta più di tre metri, che oltre a far rivivere gli ideali dei caduti suonasse monito e avvertimento soprattutto per i giovani.«Non è con la forza bruta delle armi che ci si fa giustizia ma con il dialogo, il confronto delle idee, gli obiettivi condivisi. In tempo di guerra i valori sono tutti sovvertiti ma prevalgono quelli di chi lotta per ridare dignità alla propria terra calpestata dal tallone straniero o privata delle libertà fondamentali»: questi i concetti che sono stati espressi nel corso della cerimonia, di fronte a tanta gente affluita anche dai Comuni vicini, e riassunti da Claudio Michelazzi, presidente dell'Anpi cadorina, l'organizzatore dell'evento insieme ai Comuni di Lozzo e di Domegge.

Con Garbin, è stato ricordato anche "Volpe", Arturo Fornasier, altro personagio di spicco della resistenza cadorina che un destino beffardo ha voluto morisse alcuni giorni prima di una ricorrenza che era soprattutto sua: unico sopravvissuto dell'eccidio, avrebbe potuto raccontare, con sobrietà ma con la precisione che gli era propria, l'intensità di quei momenti drammatici e le motivazioni di una lotta che aveva coinvolto tanti giovani.

L'hanno fatto, con parole loro, i rappresentanti dell'Anpi del Cadore, di Belluno e di Venezia, i sindaci di Lozzo e di Domegge, lo studioso Giovanni De Donà, che di fronte alle scolaresche attente ha ricostruito tutte le fasi drammatiche dello scontro a fuoco. Poi la visita ai cippi e ai luoghi. Con le illustrazioni necessarie. Un pellegrinaggio che ha avuto il sapore di una lezione vera e propria.

Bortolo De Vido


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963