COGITO ERGO DUBITO

I PRECETTI DELL'ISLAM


La religione islamica ha cinque fondamenti o pilastri. In ordine di importanza sono:1)  la shahàda, la testimonianza di retta fede nell' unità e unicità di Dio e nella missione profetica di Muhammad;2) la salàt, la preghiera obbligatoria da svolgere all' alba, a mezzogiorno, al pomeriggio, alla sera e al tramonto;3) la zakàt, l' elemosina, obbligo soltanto per chi può permettersela;4) il sawm, il digiuno del mese lunare di ramadan (*)5) lo hajj, il pellegrinaggio alla Mecca che il credente deve compiere almeno una volta nella vita.(*) Il digiuno: dall' alba al tramonto, niente cibo, bevande né rapporti sessuali. Trenta giorni di preghiera, di astinenza, di purificazione, per ricordare l' inizio dell' Islam con l' apparizione dell' arcangelo Gabriele a Maometto, tra il 26 e il 27 del mese di Ramadan dell' anno 610. E ogni anno il mese di preghiera cade in una data diversa: corrisponde infatti al nono mese del calendario lunare (composto da 354 giorni e non da 365 come il calendario gregoriano).Come si può vedere una religione così è molto semplice, anche il più imbecille può seguirne i precetti e non occorre quindi un'istituzione centrale che debba professare favolette ogni domenica per impedire che le masse dei credenti devino per altre strade. Tuttavia il Corano esisteva anche ai tempi dei Califfi che seguirono a Maometto, e la cultura islamica ha conosciuto splendori inimmaginabili che quella cristiana si può solo sognare e che enumerarli qui richiederebbe troppe pagine e non sarebbe mai esaustivo.Qual è stato quindi il motivo del declino della scienza araba a partire dal XV secolo? È una questione che mette insieme scienza, cultura in generale, società e politica. Le crociate, le invasioni mongole, l’espulsione degli Arabi e degli Ebrei dalla Spagna e poi la presa di potere turca, hanno eroso la base socioculturale su cui era stata costruita la fioritura scientifica precedente. A dimostrare che la scienza dipende crucialmente dalla società che la circonda. Sul lungo periodo, senza la presenza di un sistema di ampio respiro capace di sostenere la ricerca, questa è destinata al declino. Viceversa, un alto livello scientifico e tecnologico non garantisce lo sviluppo futuro. È un circolo chiuso da cui non si può uscire, e che deve essere sempre tenuto presente, al di là delle miopie necessarie dell’agire politico. Piuttosto quindi che lanciare invettive contro l’Islam “terrorista”, sarebbe utile studiare la storia e favorire l’incontro tra culture, scambiando saperi e arricchendosi reciprocamente. Inviare eserciti e imporre modelli sociali e culturali, non potrà che rivelarsi una strategia sbagliata. Viceversa presentare senza imporre punti di vista diversi al mondo islamico, combattendo così ignoranza e pregiudizi, a lungo andare potrà fare uscire l'Islam dalla gabbia in cui s'è rinchiuso da solo, perchè il medioevo non può durare per sempre, ogni epoca oscura o luminosa che sia è destinata prima o poi a terminare. Ma questo dipende anche da noi occidentali... mantenere i popoli islamici dell'Asia, Medioriente ed Africa ad un livello basso da terzo mondo, con politiche di sfruttamento (in primis il petrolio) non potrà mai giovare nè a loro, nè alla stabilità socioculturale globale..