COGITO ERGO DUBITO

MA QUALI CAMMELLI!


Che i Vangeli siano pieni di  idiozie,  falsità  storiche  e  contraddizioni a palate è ormai assodato.Ma vorrei spendere due parole per una famosa frase che troppe volte mi son dovuto sentir pronunciare con supponenza da varie persone, citandola come vera e per di più pronunciata niente meno che da Gesù. Sicuramente la conoscete tutti:"E' più facile che un cammello passi per una cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel Regno dei Cieli".Questa frase, ormai famosa, in realtà è frutto di una traduzione nella quale è stato compiuto un errore che ne ha modificato la coerenza: in pratica, a causa di una consonante del testo originale in greco (in realtà non l'ha mai pronunciata il fantomatico Gesù che, come sappiamo, non è mai esisitito: il personaggio da cui è stato tratto -lo ripeterò fino alla nausea in questo blog- si chiamava Giovanni il Nazoreo, ed era un brigante esseno rivoluzionario) è stata interpretata in modo sbagliato. La gomena (gamta) della parabola è diventata un cammello (gamal) e così il gioco di parole ha perso l'attinenza che aveva con i pescatori del Lago di Tiberiade, il famoso lago vicino a Gamala dove nacque Giovanni il Nazoreo, figlio di Giuda il Galileo (mentre Gesù, per motivi che ho già citato, l'hanno fatto nascere a Nazaret, altri a Betlemme, dove il lago non c'entra nulla, anche se i falsi Vangeli canonici continuano a riportare queste acque coi pescatori, Pietro, miracoli vari, ecc ecc). Di conseguenza ecco che nel testo greco la parola incriminata è diventata "cammello", da "kamelos", invece che "grossa fune" (gomena) e cioè "kamilos".Ma ormai il cammello attraverso l'ago fa parte della cultura generale, come d'altronde lo è la slitta di Babbo Natale e la pentola degli gnomi ai piedi dell'arcobaleno, sebbene sappiamo che le renne non volano e che l'arcobaleno non ha nessuna origine topografica raggiungibile. Ma tant'è...