L'Anonimo

ATTENTI AL LUPO ...

Visti a Campofontana

gli oramai celebri, recinti elettrici anti-lupo ............. 

Ora solo il tempo dirà se i lupi i se magna pure questi!!!!

BAY WATCH

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Versione Calabrese ....... ahh ahhh

28 AGOSTO 2017

Ripresa delle attività lavorative .................

l'Extreme è stata più dura .... avanti sempre!!!

41'51"

Titolo del post che è anche il tempo staccato sul tratto che sarà l'imminente cronoscalata della Pissarotta, che oggi sono andato a vedere facendo l'ombra del Papataso.

La mia condizione è tutta una sorpresa, mi sorprende il fatto di riuscire a tener la ruota del Papataso per tutta la Pissarotta, salgo a tutta, lo gestisco a vista nel tratto fino ai Campari poi sul veloce sparisce dalla vista e a Rovere accuso un distacco di 40". Una cosa che non avrei mai pensato al pronti via.

Io non farò questa prova, di crono ne ho fatte forse tre nella mia vita e mi sembra siano troppo dolorose, inoltre non essendo un super stradista meglio lasciarle fare a chi è più del settore.

La tirata di oltre 40 minuti svuota parecchio il serbatoio delle energie, ma ora si può gestire un passo più turistico che ci porta in vetta a San Giorgio.

Sempre bello scollinare questo gpm, almeno una volta ogni estate non me lo faccio mancare. Nel salire diversi gruppetti e un bel tratto pedalato con un volto noto del ciclismo Veronese, Costerman che porta a spasso una bella BMC fresca di negozio.

Dai gran giro e contento per come pedalato, ho stretto i denti e qualcosa si è fatto.

STRICKER & ALBY .....

Tanto secco nella breve pedalata di oggi, oltre al secco un caldo biso che mi fa optare per un rientro anticipato ai box visto la condizione da definire "non proprio in palla". Da tempo che non provavo la Strickers a mio avviso la parte finale è diventata impossibile per gli "umani dotati di un bici da XC e poco manico.

Meglio la Alby sempre fattibile, ma con questo secco meglio guardarsi un attivo da cercare numeri perché la bici non si ferma più.

Dopo un'ore e un quarto il rientro per risparmiare energie per domani.

CASE VECCHIE & VILLA NOVARE

Sono andato a poggiare le ruote nella terra della Benini oggi,scollinando la salita dei cavalli e successivamente l'impegnativo tratto sassoso delle case vecchie. Disarmante la condizione gambe, al quarto giorno sui pedali, praticamente non vengo avanti, il colpo di pedale si salva solo con rapporti corti, che non fanno velocità.

Sono riuscito comunque a pedalare diversi tratti tecnici della granfondo Benini con qualche bel fuori sella, sempre una bella palestra i tratti che scendono a Villa Novare.

Rientro tutto asfalto via centro città, sempre bello ...... ahhhhhh

QUANDO ESCI .....

Per un'oretta di giro gambe, e ti imbatti in .....

un gruppone allora i chilometri passano e volano via senza manco accorgersene.

Una sessantiva anche oggi, avanti con le ripresa delle attività.

ANDIAMO NEL VAIO!

Era dell'otto aprile che non ritornavo a fare il Vaio di Mezzane, quando seguendo le ruote del Papataso ero riuscito a ritornare a percorrerlo a zero penalità. E' una tratto che mi da tanta adrenalina e paura nello stesso tempo quindi andarci da solo a livello psicologico rappresenta una difficoltà in più. Ma oggi volevo proprio andare a farlo, anche in solitaria, e per la prima volta con la forka DT Swiss. Prima della partenza una bella lubrificata agli steli, è fenomenale questo prodotto dedicato alle forcelle, fa ritornare la forka fluida come appena tirata fuori dalla scatola, è proprio lei che mi da la motivazione in più per la discesa.

Fino a Moruri il classico dei classici con l'imperativo di far girare le gambe senza forzare, si pedala quasi fischiettando e quando serve tirando su un dente.

Finalmente Moruri e finalmente Vaio, non mi concedo neanche la sosta prima dell'inizio per il controllo pressione, via giù subito sparato. Primo tratto veloce, la forka lavoro che è una bellezza sembra ci sia velluto sotto la ruota anteriore, al posteriore invece le velocità si sente. Si entra nel bosco, nella mente "ok sei nel Vaio"; i fuorisella si susseguono uno dopo l'altro andando a cercare i passaggi migliori. Il tratto tornanti esce bene, forse meglio del solito, e si viaggia verso il dritto finale con i temuti salti di roccia. Piccola incertezza all'inizio che rallenta un pò la velocità, poi riesco a prendere la traccia migliore fino ai due denti finali. Primo tutto a sinistra, bon, fuori sella quasi esagerato e giù dritto per dritto anche sull'ultimo dente con il doppio scalino.

L'euforia sarebbe contagiosa, ma a fine discesa non ve anima viva, si vede tutto il lunedì lavorativo degli altri.

Mi concedo qualche scatto prima di passare nel lato opposto del Vaio e chiudere il giro con la salita dei Cancelli e la discesa delle Albicocche. Impressionante la forka che copia la parte sassosa prima dei cancelli come se fosse burro.

RIPARTIAMO CON 1.900 .....

Quindici giorni di stop e non sentirli ........ e allora perchè non ricominciare con un poco di dislivello, 1900 per la precisione i metri scalati in questa uscita post ferie.

Salite abbastanza dolci, che permettevano di far girare le gambe a patto di non voler tener il ritmo dei compagni di giornata, il Papataso e Luca.

Dopo la pissarotta fatta quasi tutta assieme a loro, le gambe sono già discretamente indurite, hanno bisogno di girare più sciolte così meglio seguire la coppia da più indietro, alcune volte diversamente più indietro, eventualmente chiedendo ai bivi dove hanno girato due ciclisti uno in rosso e uno in nero-verde. Bello comunque il percorso pedalata con due bei spunti inediti per arrivare fino ad Erbezzo.

Anche il Papataso poco dopo Bosco accusa il ritmo del più giovane Luca, venendo da cinque giorni consecutivi per lui si tratta più di super lavoro che di post ferie.

A me resta da limare il più possibile rimpiangendo di fasti di solo quindici giorni fa, quando mi pareva quasi di volare, Però son abbronza e spero che la condizione risalga in fretta dell'estremo sud ....... magari ha trovato traffico e deve ancora rientrare.

GPM PIDOCCHIO!!

Partirò per il mare con delle stupende immagini della Lessinia attraversata oggi salendo da Lugo per arrivare fino al gpm del Bivio del Pidocchio. Un giro di una bellezza unica salendo da Lugo per Fosse, poi passo Fittanze con qualche pezzo di strada bianca per arrivare poi al clou con la salita al Bivio del Pidocchio.

Con me l'Andrea alla sua prima salita da queste parti, scandiamo un bel passo giusto per il giro e di tanto in tanto ci facciamo invogliare da qualche rasoiata visto il grandissimo traffico di ciclisti in zona, da far bagare se nè trovato tantissimo.

Da anni che non salivo da queste parti, mi sono proprio goduto forte ancora di una gran condizione, al ritorno dalle ferie sarà tutt'altra musica ma mi consola il fatto che qualche pezzo e l'ho suonato pure io questo periodo ...... ahh ahhhh