PENSIERI E PAROLEPOESIE DI ANYMALOVE E ALTRO |
VOLTAIRE
NON CONDIVIDO LA TUA OPINIONE MA DIFENDERO' FINO ALLA MORTE IL TUO DIRITTO AD ESPRIMERLA
MI RITORNI IN MENTE.....
MARCELLA BELLA "PROBLEMI"
NUOVE PROPOSTE
KARMA J "NUVOLE"
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità; non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini e i video pubblicati sono tratti da Internet e quindi ritenutii di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d'autore lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.
TAG
ULTIMI COMMENTI
MENU
« WHO "MY GENERATION" 1965 | DAL LIBRO "LE REGINE DEL... » |
Un giorno, mentre ero nei quartieri poveri di Calcutta e stavo per ritornare nella mia stanza, ho visto una donna che giaceva sul marciapiede. Era debole, sottile e magrissima, si vedeva che era molto malata e l’odore del suo corpo era cosi’ forte che stavo per vomitare, anche se le stavo solo passando vicino.
Sono andata avanti e ho visto dei grossi topi che mordevano il suo corpo senza speranza, e mi sono detta: questa e’ la cosa peggiore che hai visto in tutta la tua vita.
Tutto quello che volevo in quel momento, era di andarmene via il piu’ presto possibile e dimenticare quello che avevo visto e non ricordarlo mai piu’.
E ho cominciato a correre, come se correre potesse aiutare quel desiderio di fuggire che mi riempiva con tanta forza. Ma prima che avessi raggiunto l’angolo successivo della strada, una luce interiore mi ha fermata. E sono rimasta li’, sul marciapiede del quartiere povero di Calcutta, che ora conosco cosi’ bene, e ho visto che quella non era l’unica donna che vi giaceva, e che veniva mangiata dai topi. Ho visto anche che era Cristo stesso a soffrire su quel marciapiede.
Mi sono voltata e sono tornata indietro da quella donna, ho cacciato via i topi, l’ho sollevata e portata al piu’ vicino ospedale. Ma non volevano prenderla e ci hanno detto di andarcene via. Abbiamo cercato un altro ospedale, con lo stesso risultato, e con un altro ancora, finche’ non abbiamo trovato una camera privata per lei, e io stessa l’ho curata. Da quel giorno la mia vita e’ cambiata. Da quel giorno il mio progetto e’ stato chiaro: avrei dovuto vivere per e con il piu’ povero dei poveri su questa terra, dovunque lo avessi trovato.
|
Inviato da: Alberto Cingolani
il 08/09/2018 alle 10:32
Inviato da: Wetter
il 20/08/2018 alle 12:54
Inviato da: National Forecast
il 20/08/2018 alle 12:53
Inviato da: Pogoda
il 20/08/2018 alle 12:53
Inviato da: Sat24
il 20/08/2018 alle 12:52