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Riflessione
Solo chi non ha visto la guerra la esalta, chi l' ha vista ne fugge
Post n°2 pubblicato il 18 Settembre 2010 da Liberosognatore
Ottavo giorno d'assedio, il satellitare suona il suo ronzio soffuso dalla protezione improvvisata di stracci, il ronzio potrebbe attirare attenzioni indesiderate, ormai i cecchini delle milizie paramilitari Serbe controllano la periferia della cittò, solo stamattina quattro colpi quattro morti tra cui un bambino, la rabbia sale sempre di più, questa assurda guerra ogni giorni chiede il suo tributo di sangue innocente, - Pronto Pronto….. - Una voce all’ altro capo ….. - Qui comando mi sentite… qui comando mi sentite… rispondete…. - Qui villaggio di Racak squadra di Ispezione ONU siamo in ascolto - Attenzione Racak truppe si dirigono sulle vostre posizioni presumiamo attacco imminente…. Ripeto Attacco Imminente ….. Siete autorizzati ad aprire il Fuoco ma solo per difesa personale….. - Comando qui Racak richiediamo supporto aereo….. - Negativo Racak supporto aereo non disponibile….. Buon..
La linea e caduta siamo soli aggancio il satellitale ................ Gli attimi passano sono sempre più confuso… Una sola cosa riesco a realizzare concretamente nella mia mente che siamo li nel mezzo dei Balcani e siamo Rimasti SOLI, contro di noi una forse due compagnie delle milizie paramilitari serbe assetatte di sangue. Passano i secondi , i minuti uno dietro all’altro, cosa possiamo fare cosa si potrebbe fare assistere allo sterminio e difenderci se minacciati, cercare di scappare e lasciare il paese al suo destino… NO non posso accettarlo… non posso, non voglio…. Questa gente ci ha accolti si fida di noi nonostante le uniformi della mia scorta….
Un grido in lontananza ci avverte ARRIVANOOO..... |
Post n°3 pubblicato il 19 Settembre 2010 da Liberosognatore
ll grido ancora echeggia quando da una via laterale vediamo spuntare alcuni miliziani serbi, ne conto 10, 12 in tutto, avanzano in ordine sparso gli ak47 di produzione jugoslava spianati in cerca della vittima di turno, avanzano con sicurezza sapendo benissimo che non incontreranno resistenza sanno benissimo che non ci sono i guerriglieri dell UCK in zona e non sospettano minimamente della presenza della piccola pattuglia di gerard, sono a circa 40 – 45 mt di distanza da noi quando alzo la mauser prendo la mira con calma , il torace del primo il più vicino e perfettamente collimato nel mirino l’indice della mia mano accarezza lentamente il grilletto un colpo facile penso, mentalmente in pochi attimi immagino di premerlo la raffica di tre colpi che parte e che raggiunge il suo bersaglio le pallottole che lacerano l’uniforme devastando muscoli ossa e carne gli schizzi di sangue che fuoriescono insieme alla sua anima nera, sto per tirare il grilletto ma all’ ultimo istante un pensiero si fa strada nella mia mente “Vuoi diventare come loro una bestia assetata di sangue ?” in quella manciata di secondi la mia mano sposta istintivamente la mira dal torace alla gamba mentre l’indice si contrae sul grilletto facendo partire in rapida successione tre cartucce 7.63 che raggiungono la loro preda in un battito di ciglia, l’impatto e devastante dal dolore l’obbiettivo urlando come un maiale sgozzato contrae le dita sull’ ak47 una raffica di pallottole parte senza un bersaglio preciso e si accascia al suolo in pochi secondi Gerard e i suoi uomini aprono il fuoco i p90 vomitano piombo e morte sui bersagli, pochi secondi e scende un silenzio di morte le armi tacciono si sentono solo le grida dei feriti, a quelle grida salto fuori dal mio riparo per portare soccorso, grosso errore, uno sparo echeggia in lontananza, sento un grido alle mie spalle CECCHINOOOOO… troppo tardi un impatto violento mi sbalza all’ indietro mentre un fiotto di sangue sgorga violento all' altezza del cuore e un dolore acutissimo attraversa tutti i miei nervi la vista si spegne in un buio profondo e i sensi mi abbandonano trasformandomi in un corpo esanime……. mentre il silenzio cala sempre di più...
(quattro giorni dopo Racak è caduta nelle mani delle milizie filoserbe l' intera popolazione ancora presente nella città e stata barbaramente trucidata, vecchi donne e bambini senza alcuna distinzione non è stato mai fatto un conteggio preciso delle vittime il peggior massacro della guerra del Kosovo ) |
Post n°4 pubblicato il 20 Settembre 2010 da Liberosognatore
Tra pochi giorni si riparte in missione, altro giro altra corsa, l' eurostar corre veloce in una giornata calda mi porta da lei, dopo mesi al telefono e interminabili chiacchierate in chat finalmente la riabbraccero, mesi prima quando ci siamo incontrati per la prima volta di persona mi aveva folgorato col suo sguardo durante una cena tra amici, e li seduti vicini in auto al ritorno io senza pronunciare una parola e lei che chiacchiera con le amiche e io che lavoro al palmare per non incrociare il suo sguardo il suo suo viso e i suoi bellisimi capelli rossi non sapendo minimamente cosa dire per inserirmi nelle discussione, il tempo scorre veloce in auto ma a me sembrano secoli arriviamo alla stazione Termini l'ennesimo treno che mi aspetta, siamo li per separarci ogniuno per la sua strada ogniuno di nuovo alla sua vita, lei all improvviso mi si avvicina e mi porge un biglietto tra le mani col suo numero di cellulare ed un sorriso mentre aggiunge "sentiamoci ogni tanto se ti va" resto li come impietrito mentre lei si volta e va via accennando un timido sorriso e ora dopo mesi ci siamo decisi a reincontrarci siamo entrambi innamorati lo so anche se lei lo nega, e troppo delusa dagli uomini me lo ha raccontato tante volte al telefono, e io sempre li a dirgli "allora perche ci sentiamo" e lei sempre la stessa risposta "perche adoro parlare con te tu mi fai stare bene e non sei come glia altri" e sorride almeno io al telefono la immaggino cosi, mentre penso a lei l' interfono annunzia l'arrivo in stazione riportandomi alla realtà "si avvisano i signori passeggeri che tra pochi minuti arriveremo a roma termini stazione di destinazione del treno... " mi alzo raccolgo la mia sacca militare che uso da anni molto più pratica di qualsiasi valigia controllo che la mia walther ppk sia al suo posto e mi avvio alle porte, il treno rallenta e le ruote cominciano a stridere sulle rotaie d' accaio rese lucide dall'attrito poi bruscamente si ferma e le porte si animano aprendosi e iniziando a distribuire la folla dei passeggeri sulle piattaforme mentre una folata di vento caldo mi avvolge annullando il fresco refrigerio dell' aria condizionata, mi avvio al piazzale esterno immergendomi e lasciandomi trasportare dalla marea di gente che cerca l'uscita, finalmente raggiungo il piazzale riesco a prendere il primo TAXI libero, do l'indirizzo al conducente lui ingrana la marcia e parte, non c'è traffico tra pochi minuti saro da lei...... |
Post n°5 pubblicato il 20 Settembre 2010 da Liberosognatore
Sono assorto nei miei pensieri mentre il Taxi sfreccia veloce per il centro della città, ogni tanto getto uno sguardo fuori dal finestrino alle auto che ci affiancano guardando i visi assorti alla guida o di un bambino che con un sorriso mi guarda e fa ciao con la manina, senza curarmi di nulla di quello che vedo, i pneumatici mordono l'asfalto in un tentativo di passare un semaforo ormai giallo riuscendo a malapena a passarlo in tempo, dico all'autista di rallentare in modo brusco, non mi sembra il caso di rischiare cosi dopo tutto quello che ho passato, ma lui non puo sapere e borbotta qualcosa tra i denti che non mi applico di capire, ormai ci siamo le case e i palazzi intorno mi sono familiari manca poco, poco e la riabbraccero finalmente, il taxi accosta al numero 28 "dotto sono 20 euro" senza rispondere ne sfilo 25 dal portafogli e glieli passo "tenga il resto" raccolgo le mie cose scendo e mi avvio pochi metri ancora e saro da lei. Salgo le scale con calma per non apparire frettoloso sono in anticipo dopotutto e non vorrei metterle fretta so quanto ci tiene ad essere sempre perfetta in ogni occasione, e io adoro aspettare che si prepari la aspetto anche quando siamo al telefono e lei si prepara per uscire per il lavoro mentre chiacchieriamo dolcemente del piu e del meno, mentre penso sono davanti alla porta di casa senza neanche accorgermene esito per un attimo a bussare, guardo l'orologio da taschino sono in anticipo di mezz'ora faccio un passo all'indietro quando la porta si spalanca e lei li che mi guarda col suo solito sorriso dicendomi "stavolta sono gia pronta e ti avevo visto arrivare hai intenzione di aspettare li o entri testone" nel mentre mi tira per una mano e mi abbraccia teneramente "ciao sognatore finalmente ti rivedo" ciao piccolina non sarei mai partito senza rivederti lo sai alle mie parole si incupisce si allontana e con voce quasi fredda mi fa "accomodati ti preparo il caffe", ho toppato ma non capisco dove e comincio a pensare dove ho sbagliato ........ nei miei occhi il suo sorriso che si e spento in un attimo. |
Post n°6 pubblicato il 21 Settembre 2010 da Liberosognatore
L' incanto di quel momento si era rotto, entro in casa mentre con la mano chiudo la porta alle mie spalle, lei di spalle con la sua andatura da bambina si avvicina ai fornelli tira fuori la macchinetta del caffe e comincia a prepararlo con la sua solita precisione che mette in tutte le cose senza dire una sola parola, mi avvicino alla tavola e mi siedo nel farlo urto lo schienale con la PPK, lei sente il rumore del metallo col metallo si gira e mi osserva con uno sguardo indagatore dicendomi "ma quella ferraglia te la porti sempre dietro o e solo perche hai paura di me" ed io "no piccolina lo sai davanti ai tuoi occhi mi arrendo senza opporre resistenza" lei si volta a queste parole sara come dici tu... con un tono di voce dubbiosa ed io ancora non capisco cosa succede, intanto l'aroma del caffe comincia a spargersi per la casa lentamente mentre sale su per la moka, una domanda mi riporta lo sguardo su di lei "lo prendi sempre amaro vero" ed io si come sempre, lei ne versa due tazzine e si avvicina sedendosi di fronte a me e fissandomi indagatrice, un attimo di silenzio poi la domanda "questa volta dove vai ?", il panico mi pervade ma cerco di rispondere con voce sicura per non tradire i miei pensieri "in Irak sta per scoppiare un' altra guerra in tv non parlano d'altro lo sai no?" si mi risponde lo so non parlano d'altro alla tv e ogni volta che lo sento non faccio altro che ... e si interrompe senza completare la frase mentre alza la tazza sorseggiando il caffè ne beve a piccoli sorsi assaporandone il sapore e non accenna a finire la fase io la fisso negli occhi e le chiedo a cosa pensa, anche se forse in quel momento credevo di sapere gia la risposta, lei mi osserva in silenzio col volto coperto dalla tazza i secondi corrono veloci ma mi sembrano ore interminabili, ad un tratto abbassa la tazzina mi guarda e mi chiede, "ma tu cosa provi realmente per me ?"... e in quell' istante nella stanza cala il silenzio mentre il battito del mio cuore si ferma per un istante interminabile pensando alla risposta da dare... |
Post n°7 pubblicato il 21 Settembre 2010 da Liberosognatore
Ho sempre portato una corazza per evitare il dolore, ma in quel momento non mi riusciva di farla funzionare era off-line, qualsiasi cosa facessi per metterla in moto, il fiato mi mancava mentre quella domanda contiuamente mi martellava in continuazione la mente "ma tu cosa provi realmente per me?"... gli attimi passavano i miei occhi persi nello sgardo di lei... avrei voluto stringerla a me e rimanere cosi per tutta la vita, ma ero paralizzato dal dolore dissi la prima cosa sensata che mi venne in mente, almeno in quell' istante credevo che fosse sensata, "Piccola Adesso Se Ti Amo Non Lo So" ma dentro di me invece le dicevo "Addio Amore Mio Non Posso Farti Del Male Non Posso", avevo messo su una Corazza che Evitava di dare Dolore una corazza che in cambio per funzionare mi riempiva di Dolore.... Non disse una parola si alzo dalla sedia e preparo la cena in silenzio passammo il resto della sera e della notte a guardarci senza andare a dormire la mattina dopo ci salutammo come se nulla fosse successo almeno per lei, io ero devastato dal rimorso, mi accompagno alla porta e disse l'ultima frase "Promettimi che non ti fai ammazzare sognatore riporta la pelle a casa" un ultimo sguardo e un abbraccio e mi bacia distrattamente sulla guancia..... non riesco a dire nulla mi volto a vado via pensando tra di me "Addio Piccola e Perdonami ma non posso legarmi a te sapendo di farti del male".... Un taxi mi aspetta per portarmi a un C130 dell US Air Force destinazione Kuwait mentre una lacrima di dolore mi rigava il viso ma questa è un altra storia...
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Post n°8 pubblicato il 22 Settembre 2010 da Liberosognatore
Un vento caldo quel pomeriggio mi sferzava la pelle ormai seccata dal sole cocente del deserto, Quattro Abrams M1A1 della prima divisione corazzata statunitense in formazione da combattimento, per evitare sorprese da parte degli irakeni, aprivano l'avanguardia della nostra colonna militare che finalmente dopo due giorni di combattimento si era aperta la strada verso la meta finale "Kuwait City", era finita, dopo appena quattro giorni, l'assalto terrestre delle forze della coalizione aveva piegato tutte le resistenze da parte del nemico, Saddam era sconfitto, i reparti della sua Guardia Repubblicana dopo un accanita resistenza ripiegavano su tutto il fronte, purtroppo lasciando alle loro spalle ancora devastazione, ultimo atto di scempio incendiare tutti i pozzi di petrolio kuwetiano lungo lastrada della loro ritirata, oltre alla guerra il disastro ambientale, ogni tanto qualche trasporto truppe della 1 divisione fanteria si staccava dal convoglio per raccogliere e mettere sotto sorveglianza gli sbandati dell' esercito irakeno che rimasti isolati per giorni e provati dalla sete e dalla fame non chiedevano altro che di arrendersi, correva voce che durante i combattimenti si fossero arrese in massa intere divisioni, di tanto in tanto si udiva in lontananza il ronzio degli elicotteri Apache che fornivano il supporto aereo, un esplosione di tanto in tanto rompeva la monotonia del rumore dei motori della colonna in avanzata, ormai mancava poco gia in distanza si vedeva la periferia città con le colonne di fumo provocate dai bombardamenti che si alzavano alte ad oscurare l'orizzonte, in quei momenti di pace relativa io pensavo a casa ai miei amici e alle persone che più amavo crogiolandomi nel pensiero che tra pochi giorni sarei tornato a casa, ancora non immagginavo che nonostante fosse stato dichiarato il "Cessate Il Fuoco" la prova più dura di tutta la guerra ancora mi aspettava..... |
Post n°9 pubblicato il 23 Settembre 2010 da Liberosognatore
Un ora dopo entravamo nella parte meridionale di Kuwait City la capitale era libera finalmente, intorno a noi la folla ci acclamava come liberatori, avanguardia di una liberta ritrovata, ci dirigevamo a velocita ridotta verso il Palazzo Reale della città punto di ritrovo predefinito per le truppe che avrebbero preso il controllo della città, nel frattempo cominciava ad imbrunire, ma era un tramonto strano all' orizzonte si intravedevano le lingue di fuoco dei pozzi di petrolio che bruciavano e le dense nubi di fumo nero provocate dagli idrocarburi combusti, ultimo scempio pertpetrato qualche giorno prima delle truppe irakene in ritirata, avevano dato fuoco ai pozzi in segno di sfregio, oltre alla distruzione della guerra il disastro ambientale, la gente intorno a noi urlava di gioia per la libertà ritrovata dopo mesi d' occupazione, io ero stanco ormai sfinito sia fisicamente che mentalmente rispondevo come un automa ai saluti della folla festante, avrei solo voluto fare un bagno caldo e dimenticare tutti quei mesi, i pericoli corsi, le facce delle persone cadute e tutto il dolore provocato da quella guerra inutile, arrivammo dopo pochi minuti nei pressi del palazzo Reale i mezzi cominciarono a disporsi ordinatamente lungo la piazza principale mentre gli uomini della 1 divisione di fanteria americana insieme a quelli della guardia reale kuwetiana mettevano in sicurezza il perimetro, di li a mezz'ora ci sarebbe stato il solito breafing per fare il punto della situazione e con mio sommo dispiacere ero stato pregato di partecipare in qualità di Ispettore, dovevo verificare che tutto fosse steto fatto secondo il Mandato dell' Onu, ancora una volta mi sarei dovuto sorbire la mia dose giornaliera di statistiche che parlavano di morti feriti e dispersi da ambo le parti come se quelle vite fossero oggetti e non uomini che avevano dato la vita, ero sempre più depresso e stanco guardai distrattamente l' orologio erano quasi le 20.00 è pensai "Per Fortuna E' Tutto Finito"....... |
Post n°10 pubblicato il 24 Settembre 2010 da Liberosognatore
Ero stanco troppo stanco al diavolo il breafing..... dall' inizio di quella maledetta guerra era la prima volta che mi sentivo cosi stanco quei mesi mi avevano prosgiugato completamente tutte le forze, non mi ero mai sentito cosi prima, avevo solo bisogno di dormire, dormire e dimenticare soprattuto, i miei occhi non riuscivano a mettere a fuoco quello che succedeva intorno a me, la mente era come ottenebrata dai fumi dell' alcool, alcuni saldati dell 1 divisione chiacchieravano tra di loro poco lontano, raccolsi le mie cose e mi diressi verso di loro, vedendomi arrivare smisero di parlare e cominciarono ad abbracciarmi e darmi pacche sulle spalle, per poco non cascai a terra, ormai non riuscivo più a reggermi in piedi, non riuscivo a capire loro dove prendevano tutte le loro forze, rivolgendomi ad un sottuficiale gli chiesi dove potevo andare per schiacciare qualche ora di sonno, lui subito mi indico alcuni Lav25 da trasporto un po isolati fermi su un piazzale li vicino e ridendo aggiunse "se per lei non e un problema uno di quelli va bene ma faccia attenzione potrebbero esserci irakeni in giro, avrei dormito anche sui sassi in quel momento e trovarmi un irakeno nervoso davanti era l'ultima cosa che volevo, distrattamente estrassi la mia mauser senza neanche controllare se fosse carica e mi diressi li, ero sempre più stanco i Lav25 erano li disposti in perfetto ordine uno aveva i portelloni corazzati aperti vi entrai gettai la mia sacca in un angolo e mi sdraiai a terra sul pavimento di nudo d'acciaio usandola come cuscino, il tempo di stendermi e caddi in un sonno profondo, un sonno senza sogni.... |
Post n°11 pubblicato il 25 Settembre 2010 da Liberosognatore
Dormivo profondamente il pavimento del Lav25 mi sembrava molto più comodo di qualsiasi materasso che una persona stanca possa desiderare, ricaricavo le batterie finalmente un sonno ristoratore come non ne facevo da mesi, niente avrebbe potuto rompere quell' attimo tranne l'unica cosa che non mi aspettavo. Sono sempre le cose più inaspettate che invece si verificano puntuali come sempre lo so bene nella mia vità mi è capitato spesso, quella notte ne è l'emblema, mentre continuavo a dormire profondamente un suono acuto comincio a penetrarmi la mente come il suono di una sveglia che ti desta al mattino nel momento in cui vorresti solo continuare a dormire, mi alzaii di soprassalto nel farlo urtai violentemente la fronte su qualcosa non so cosa ricordo solo il dolore penetrante alle orecchie e la ferita alla fronte da cui sgorgava il mio sangue caldo che comincio a colare giu per il viso, pochi attimi e mi resi conto di cosa fosse quel suono intenso che udivo, l' allarme antiaereo, ma c'era qualcosa di sbagliato mi fiondai fuori dal mezzo barcollando per il dolore e alzai lo sguardo al cielo per capire cosa stava succedendo, ebbi una visione irreale venti forse trenta aerei A10 thunderbolt dell'aviazione americana che sfrecciavano nel cielo della citta dirigendosi vero nord nonostante il cessate il fuoco, qualcosa non quadrava, eppure nonostante le sirene dell' antiaerea sibilassero sulla città con il loro suono portatore di presagi di morte la gente intorno era tranquilla a parte i soldati della 1 divisione che inneggiavano verso gli A10 che sfrecciavano veloci spinti dai loro motori, mi diressi verso di loro barcollando la ferita mi duoleva e la testa pulsava violentemente, nel vedermi avvicinare con il viso coperto del mio sangue alcuni di loro mi vennero incontro per soccorermi, ricordo solo che gli chiesi cosa succedeva, la risposta fù agghiacciante "hanno avvistato un gruppo irakeno in ritirata signore ma i nostri ragazzi dell' aereonatica gli faranno una bella sorpresa gli daranno un ultimo bacio", quella frase fù l'ultima cosa che udii quella notte poi svenni dal dolore.... |
Post n°13 pubblicato il 28 Settembre 2010 da Liberosognatore
Non so di preciso quanto tempo rimasi svenuto, al mio risveglio un infermire americano mi aveva pulito e fasciato la testa, ero in stato di confusione i ragazzi della mia scorta con gli sguardi tesi facevano capannello intorno a me era tutti visibilmente turbati, non appena mi ripresi completamente tutto mi torno in mente l' allarme e gli aerei che si diriggevano a nord e quella frase quella maledetta frase che non prometteva nulla di buono tentai di rialzarmi d'istinto ma il dolore lancinante alla testa non me lo permetteva, se fossi riuscito ad alzarmi quasi sicuramente non mi sarei retto in piedi, il mondo mi girava intorno, l' infermiere si riavvicino di nuovo e mi disse "signore è meglio che stia giù almeno fino a quando non potremo portarla in ospedale" a quelle parole un attimo di silenzio poi con tono autoritario risposi "non ho bisogno di ospedale soldato piuttosto mi aiuti a tirarmi su", "ma signore... ", la suo obiezione mi fece infuriare dentro e con tono sempre più duro gli risposi, "Soldato mi aiuti a tirarmi su è un ordine" erà un ragazzetto di 19, 20 al massimo intimorito dal mio modo di fare e non considarando minimamente che non avevo nessuna autorità su di lui mi aiuto prontamente, conscio della sua sottomisione comincia a chiedergli cosa stava succedendo e lui prontamente comincio a vuotare il sacco sempre più intimorito, "signore una nostra pattuglie da ricognizione ha intercettato un colonna di truppe che si ritiravano a nord di qui tra Abdali e Safwan è il comando ha dato subito ordine di attaccare con l'aviazione ma questo piu di 3 ore fà, Signore credo dalle voci che circolano che l'intera colonna e stata annienta con tutti i mezzi possibili ma sono solo voci le ripeto" non era possibile e il cessate il fuoco, era tutto cosi irreale non potevo credere che nonostante il cassate il fuoco partito gia da molte ore gli americani avessero fatto una cosa del genere eppure tutto faceva pensare che fosse esattamente cosi.... avevo bisogno di vedere con i miei occhi, intanto il sole cominciava a fare capolino, guardai il ragazzo e gli dissi in tono molto più pacato "ragazzo mio ho bisogno di parlare con il comando portami li" mentre mi aiutava a sedere mi rispose "Si signore le procuro subito un mezzo di trasporto e l'accompagno" e si avvio prontamente ad eseguire la richiesta, rimasi solo per qualche minuto e cominciai a pensare alle sue parole non poteva essere vero e le convenzioni internazionali gli accordi tutta carta straccia.. Questo che stava succedendo pensai non era più Guerra era un atto di pura e brutale Vendetta... Nel Nome della LIBERTA' |
Post n°14 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da Liberosognatore
Altro che intimorito il ragazzetto fatto uomo dalla guerra torno presto ma non con un mezzo di trasporto torno accompagnato dalla Polizia Militare, erano in tre, quattro contando il soldatino, lui mi indico al sottoufficiale della MP e si allontano in tutta fretta, non capivo cosa stava succedendo la testa continuava a pulsarmi con delle fitte lancinanti, i tre si avvicinarono lentamente armi in pugno, il sargente mentre mi teneva sotto tiro con la sua M9 comincio a parlarmi, signore che succede la prego di seguirci ci occuperemo noi di lei e sotto la nostra custodia... che significa che sono sotto la vostra custudia gli risposi e indicando l'arma che mi puntava contro gli chiesi sono per caso in arresto sargente? lui non rispose ma ripete solo quasi la stessa frase procedente "Signore ci aoccuperemo noi di le ci segua senza opporre resistenza" che resistenza avrei potuto opporre ero confuso dalla botta alla testa e loro erano in tre con le armi spianate colpo in canna e per giunto mi accorsi di essere anche disarmato i due soldati si avvicinarono mentre il terzo mi teneva sempre sotto mira mi tirarono su per le braccia ma nel farlo me le piagarono all' indietro e prontamente mi fissarono ai polsi le mannette che uno di loro aveva estratto nel frattempo, in quel momento non ebbi più dubbi ero in arresto |
Post n°15 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da Liberosognatore
L' acciaio delle manette che mi serravano i polsi non lasciava adito a dubbi ero in arresto la polizia militare mi stava trasferendo al sicuro, ma al sicuro per chi, per loro o per me, un dubbio comincio ad insinuarsi nella mia mente mi stavano mettendo sotto custodia per nascondere l' attacco aereo, forse era questa la spiegazione piu logica, mi caricarono su un blindato e ci incamminammo per le strade della città direzione nord verso l' autostrada, qualcosa non quadrava, lasciammo la citta e proseguimmo in tutta fretta attraverso i campi petroliferi in fiamme, L'autostrada che imboccamo si insinuava nel nulla del deserto unico segno di vita i roghi dei pozzi petroliferi in lontananza, il sargente al mio fianco lentamente comincio a parlare, "Signore lei deve capire che in guerra certe scelte sono obbligate, il nostro comando e stato costretto dagli eventi a misure draconiane gli irakeni devono capire una volta per tutte che con noi non si scherza e che non devono uscire dai loro confini per nessun motivo, ne tantomeno per attaccare i nostri alleati, dopotutto e solo diplomazia e qualche centinaio di morti in più o in meno sul piatto della bilancia glielo faranno capire meglio ma adesso vedra con i suoi occhi che quello che abbiamo fatto non è poi cosi brutale e solo necessario, le ribadisco e solo diplomazia la diplomazia del più forte abbiamo dovuto colpire duro per far compredere meglio le nostre ragioni" e intanto il blindato continuava e dirigersi verso Nord e intorno all' autostrada cominciavano ad apparire i primi crateri scavati dalle bombe..... |
Post n°16 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da Liberosognatore
Dopo poche centinaia di metri il Blindato si fermo e mi fecero scendere uno dei soldati mi tolse i ferri che mi serravano i polsi mentre il sargente avvicinandomi comincio a parlarmi "vede Signore l'ho portata qui per vedere con i suoi occhi le necessità della guerra dopotutto questo e il costo della nostra Libertà e dello stile di Vita Occidentale", io mi guardavo intorno ascoltandolo distrattamente, neanche nel peggiore dei miei incubi avrei mai immagginato di vedere lo spettacolo che si stava profilando davanti ai miei occhi, centinai di mezzi civili e militari annientati dalle bombe con i loro occupanti ancora al loro posto completamente carbonizzati dalle fiamme, in quegli attimi contai centinaia di cadaveri fermi li immobili nei loro gesti che stavano compiendo fino alla frazione di secondo prima in cui la morte piovuta dal cielo gli aveva tolto la vita riducendoli a mero olocausto per la libertà subito nella mia mente riaffioro un pensiero ero stanco, ferito e nauseato ancora una volta dalla crudeltà inutile della Guerra, volevo solo tornare a casa e dimenticare tutto per la prima volta ero stanco di lottare contro i mulini a vento e avevo deciso di mollare.... |
Post n°17 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da Liberosognatore
Scrivere in questi giorni mi ha svuotato l'anima troppi ricordi troppi fantasmi dal passato sarei dovuto ripartire giorni fà non c'è l' ho fatta, mi sono giustificato di questa mia scelta con le scuse più assurde, mi sono mascherato dietro l'alibi che me lo chiedevano i miei amici, ma forse la realtà è che semplicemente sono un vigliacco è forse lo sono sempre stato, ora forse ne sono consapevole è porto un altro peso nel mio cuore oltre a tutti gli errori del mio passato, cerco disperatamente di riordinare la mia vita e ogni volta che cerco di farlo qualcosa va storto e deludo le persone intorno a me non so quanto questo puo durare ancora non lo so.... Sono Svuotato come un serbatoio dopo un lungo Viaggio di cui non si raggiunge mai la meta ho bisogno di fare ordine e tornare ad essere la bella persona che ero una volta, la persona su cui tutti potevano contare, la persona sempre pronta a porgere la sua mano a chi chiedeva aiuto, la persona che porgeva sempre la sua spalla a chi aveva bisogno di conforto, la persona bella di una volta non lo spettro senz'anima che sto diventando..... Spero solo che non sia troppo tardi |
Inviato da: cherytamtam
il 27/09/2010 alle 01:21
Inviato da: raritaspeciale
il 22/09/2010 alle 10:10
Inviato da: franca611
il 19/09/2010 alle 23:44
Inviato da: Anonimo
il 00/00/0000 alle 00:00