Appunti di Viaggio

Ottavo giorno d'assedio, il satellitare suona il suo ronzio soffuso dalla protezione improvvisata di stracci, il ronzio potrebbe attirare attenzioni indesiderate, ormai i cecchini delle milizie paramilitari Serbe controllano la periferia della cittò, solo stamattina quattro colpi quattro morti tra cui un bambino, la rabbia sale sempre di più, questa assurda guerra ogni giorni chiede il suo tributo di sangue innocente,

-          Pronto Pronto…..

-          Una voce all’ altro capo …..

-          Qui  comando mi sentite… qui comando mi sentite… rispondete….

-          Qui villaggio di Racak squadra di Ispezione ONU siamo in ascolto

-          Attenzione Racak truppe si dirigono sulle vostre posizioni presumiamo attacco imminente…. Ripeto Attacco Imminente ….. Siete autorizzati ad aprire il Fuoco ma solo per difesa personale…..

-          Comando qui Racak richiediamo supporto aereo…..

-          Negativo Racak supporto aereo non disponibile….. Buon..

La linea e caduta siamo soli aggancio il satellitale ................
Il mondo intorno a me ad un tratto perde di consistenza tutto si fa vago avvolto in un densa nebbia ....
l'odio sale pulsa forte nelle mie vene fino a sostituire fino all ultima stilla di sangue... ci hanno abbandonati…. Io sono pronto a morire ma i civili….. i bambini… gli anziani…. Nella mia mente quelle parole si ripetono in continuazione come un presagio di morte “supporto aereo non disponibile….” Quelle parole che sono come una condanna a morte per la mia scorta e tutti gli abitanti del paese….

Gli attimi passano sono sempre più confuso… Una sola cosa riesco a realizzare concretamente nella mia mente che siamo li nel mezzo dei Balcani e siamo Rimasti SOLI, contro di noi una forse due compagnie delle milizie paramilitari serbe assetatte di sangue.

Passano i secondi , i minuti uno dietro all’altro, cosa possiamo fare cosa si potrebbe fare assistere allo sterminio e difenderci se minacciati, cercare di scappare e lasciare il paese al suo destino… NO non posso accettarlo… non posso, non voglio…. Questa gente ci ha accolti si fida di noi nonostante le uniformi della mia scorta….
Alcuni colpi di mortaio in lontananza mi riportano alla realta ....
intorno a me il fuggi fuggi generale ma io per la prima volta in tanti anni mi comicio a muovere lentamente, mi guardo intorno e leggo il terrore sui visi delle persone intorno a me inseguite dalla guerra, non cerco riparo non m'importa nulla piu dei rischi, del pericolo intorno a me ....
Non connetto piu sono come un animale impazzito che sente l’odore della morte intorno a se.. Gerard mi si avvicina con una spinta mi getta in una buca li vicino al coperto e mi chiede "cosa ti succede mon ami" col suo italiano arrabbatato alla meglio .....

"Rien mon ami rien " gli rispondo meccanicamente e lui "coraggio pensiamo a loro hanno bisogno di noi ....” Bene amico mio vendiamo cara la pelle gli rispondo, mentre con la destra tiro fuori la mia mauser spostando d'istinto il selettore sul tiro a raffica, se li vogliono morti dovranno prima uccidere ME …al diavolo la difesa personale si fotta il comando, si devono difendere loro non io sei con me amico mio … come sempre mon ami e tira su il suo fido p90 gridando ai suoi uomini di prendere posizione…. Nel mentre tira fuori due granate a frammentazione e me le passa chiedendomi … sai come si usano vero mon ami… certo gli rispondo saggiando con la sinistra peso e consistenza.. gli faremo un bella sorpresa a quelle bestie…..

Un grido in lontananza ci avverte ARRIVANOOO.....