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La sua storia

Post n°8 pubblicato il 06 Settembre 2011 da apsu1

Arriva in Italia il 23 settembre "L'alba del pianeta delle scimmie", prequel dell'ormai mitica saga di fantascienza. Alla sua uscita negli Stati Uniti ai primi di agosto ha sbancato il botteghino incassando 54 milioni di dollari solo nel primo weekend, superando di gran lunga le attese degli analisti. "Questo è davvero un ripensamento del film originale" dice David Oyelowo, uno dei protagonisti.

Nel film David Oyelowo interpreta Steve Jacobs, alla guida del laboratorio Gen-Sys dove Will Rodman, lo scienziato interpretato da James Franco, sta cercando una cura per il morbo di Alzheimer. La sperimentazione porta però alla creazione, non voluta, di uno scimpanzé estremamente intelligente, Cesare.

E proprio Oyelowo spiega cosa differenzia questo pianeta delle scimmie da quelli che lo hanno preceduto, a partire dall'originale del 1968 per arrivare al remake del 2001 firmato da Tim Burton. "L'espressione "reboot" è abusata, ma stavolta penso che si tratti di un vero "reboot" nel senso di ripensamento. E lo è grazie all'utilizzo della tecnologia che abbiamo ora e, in generale, grazie al mondo in cui oggi viviamo. Negli anni '60, quando tutto è iniziato, la fantascienza - usando la tecnologia allora disponibile - ha voluto rappresentare una storia in cui delle scimmie raggiungevano un tipo di intelligenza potenzialmente pericolosa per l'umanità, e ci si è dovuti rivolgere al regno della fantasia. Ora, con il progresso tecnologico, è possibile fare molto di più".

Secondo Oyelowo il progresso tecnologico ha favorito un maggior realismo. "Questo film è una sorta di ammonimento, un racconto meno di fantasia e più plausibile, credo sia la cosa che maggiormente lo contraddistingue - continua -. Inoltre, questa volta non sono persone travestite da scimmie. Abbiamo un contesto nel quale le scimmie sono esseri senzienti, e inoltre c'è un'incredibile tecnologia sviluppata dalla Weta Digital, per cui è possibile vedere l'umanità di queste scimmie grazie a quello che si riesce a fare ora con il motion capture. La nostra storia, incentrata sul tema "uomo contro bestia", diventa estremamente efficace, perché in questa incarnazione sembra molto più reale".
 
 
 
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