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Un blog creato da sykofante il 06/03/2013

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CHE PECCATO BREVETTARE I DONI DI DIO

Post n°6 pubblicato il 12 Marzo 2013 da sykofante

Utilizzo l’olio di neem. Scopersi il suo impiego in India, vedendo alcune contadine che ne facevano uso per preservare i loro piccoli appezzamenti coltivati nei pressi del Gange. Il neem è olio che si estrae dalla pianta di mogano ed è un formidabile insetticida-pesticida, agisce come repellente contro le zanzare e ha proprietà altamente cicatrizzanti. In Italia lo conoscono in pochi e trovarlo da un venditore di vino sfuso, mi ha sorpreso due volte e fatto piacere. Non mi piace che sull’etichetta e sul sito web che lo pubblicizza si sottolinei cono tono che suona di orgoglio e di minaccia al contempo che la sua vendita è in regime di monopolio, c’è la r col cerchiolino dopo il nome e la sottolineatura dell’esclusiva.  Va boicottata l'arroganza predatoria dell'affarismo che pretende di far soldi sulla biopirateria. Occorre che il mondo si muova attraverso il sistema delle Convenzioni, per esempio, per mettere fuorilegge PER APPROPRIAZIONE INDEBITA di beni comuni i brevetti monopolisti sulle essenze vegetali.

 
 
 

FAI CHE NON SIA UNA CHIMERA

Post n°5 pubblicato il 10 Marzo 2013 da sykofante
Foto di sykofante

NON E’ UNA CHIMERA

Ὄχι, δὲν εἶναι χίμαιρα
νὰ καβαλᾶμε τὸ ὄνειρο
τὴ θείαν ἐτούτη μέρα
ποῦ ὅλα, ὁρατὰ καὶ ἀόρατα,
κι ἐμεῖς κι οἱ ἥρωες καὶ οἱ θεοὶ
στὴν ἴδια ὁρμᾶμε μέσα αἰώνια σφαίρα

No, non e’ una chimera
cavalcare il sogno
in questo santo giorno
in cui ogni cosa, visibile e invisibile,
e noi e gli eroi e gli dei
ci tuffiamo nella stessa sfera eterna

 
 
 

sensibile alle foglie

Post n°4 pubblicato il 09 Marzo 2013 da sykofante

Dalle radici del corpo al soffio dell'anima, dove le piante rampicanti simboleggiano il cammino verso il cielo. Dopo un passaggio fiorito, il giardino forma una radura in cui per un istante posso provare il senso dell'eternità

 
 
 

8 MARZO

Post n°3 pubblicato il 08 Marzo 2013 da sykofante
Foto di sykofante

le donne tuttora hanno un ruolo secondario nella società non c’è bisogno né di una “festa” nella quale gli uomini fanno gli auguri (di che?) e regalano mimose (che non mi piacciono), né di un falso storico come il racconto  delll'incendio della Cotton...

 

 

 
 
 

IL TETTO SOTTO GLI ALBERI

Post n°2 pubblicato il 06 Marzo 2013 da sykofante
Foto di sykofante

ci sono molti vantaggi dall’avere i cosiddetti “tetti verdi“, cioè quei tetti che, come i Giardini Pensili di Babilonia, hanno al posto di mattonelle e cemento, terreno e alberi. Questi vantaggi vanno dall’aiutare a mantenere l’appartamento fresco d’estate e caldo d’inverno, al creare habitat per gli uccelli e insetti, fino al fornire, per i più intraprendenti, anche ortaggi e frutta.

 Altra non trascurabile capacità è la trasformazione in ossigeno delle emissioni di CO2 se c’è abbastanza spazio per metterci piante a sufficienza (ovviamente con radici NON FITTONANTI, pena risarcimenti danni fotonici perché distruggono anche il cemento armato).

 Sono andata a verificare gli studi fatti, scoprendo che i ricercatori della Michigan State University hanno misurato quanto ci vuole. Secondo quanto afferma Enrique Gili, il quale ha studiato 10 modelli attuali di tetti verdi e piante, c’è bisogno di 20 metri quadrati. Ha preso in considerazione per l’esperimento le tipologie di piante più comuni ed il più fine dei tetti verdi. Questo è considerato uno dei più resistenti, ed ha spiegato anche di aver piantato solo quello che sapeva sarebbe cresciuto, grazie all’aiuto del ricercatore Kristen Getter dell’Università del Michigan che sta guidando il Green Roof Research Program.

 I risultati?

Nel corso di un periodo di due anni, le piante del campus East Lansing sono state raccolte periodicamente. Le parti delle foglie hanno immagazzinato in media 168 grammi di carbonio per metro quadrato, le radici e il terreno, rispettivamente, 160 e 300 grammi. Combinati, ogni terreno ha la capacità di stoccare 375 grammi di C02 per metro quadrato.

 Che non è molto. Ma è meglio di niente. Pensate infatti se ogni palazzo ed ogni casa fosse in grado di recuperare 375 grammi di Co2 a testa.

 I tetti verdi certo non recuperano il carbonio che recupera un bosco o che produce un pascolo, ma un tetto tradizionale è essenzialmente una terra desolata, non immagazzina nemmeno un grammo di carbonio.

 Alla fine i ricercatori hanno calcolato che se tutti i tetti di Detroit fossero stati verdi, si potrebbe compensare l’anidride carbonica emessa da 10.000 SUV. Di certo non è più tanto poco

 
 
 
 

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