ARTEDIS

Tre mie poesie: Uomo perduto // La pioggia // Calabria, Calabria mia //

Uomo perso.

Nessuno a ragione,

nessuno a torto

nella mente vaneggiante

nella mente persa

di un uomo che malmena

oppure uccide una donna,

seppur dice falsamente che l’ama.

Perché in quel cervello

andato in corto circuito,

si era persa la parola “Noi”,

accettando una separazione

non come la fine di tutto,

volendo bene a quella donna

nonostante tutto,

provando ad essere felice

anche lontano da lei,

Invece in quel cervello

si era marchiata una sola parola

la parola “Io”

pretendendo di averla solo per se.

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La pioggia.

La pioggia,

sia benedizione

sia maledizione di ogni luogo.

Chiamata,

ricercata,

pregata

quando il sole arde di luce,

ma anche quando il vento

sferza con forza

ogni cosa portando solo siccità.

Ma accade anche

la pioggia sia maledetta

sia dall’essere umano

ad arrivare anche alla formica,

perché straborda dagli argini

fiumi o cose del genere,

diventando il perché

di lacrime di dolore.

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Calabria, Calabria mia.

Tu sei la perla non solo del meridione,

ma la gioia, l’amore nel cuore

di chi nasce o deriva

da questa terra pullulante di storia

che nonostante

tutto quello che può andare male

oltre una geologia ballerina,

tu resti sempre

il primo amore

per chiunque al primo vagito

riempie di quest’ariai polmoni.