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Parassiti, come difendersi e perché

Post n°4 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da asnwgnews

Parassiti, come difendersi e perchéAlmeno una volta, nei vari appostamenti, aspettando da bravi cecchini la squadra avversaria, avrete sentito qualche prurito o puntura e la vostra mente vi ha portato ad un atroce sospetto: "Zecche? Pulci? Chissà quale diavolo di insetto!". Io vorrei portare un pò di chiarezza in questa particolare situazione. Gli endoparassiti (i parassiti interni, i vermi e i protozoi per intenderci) non vi recheranno alcun problema, basta seguire le normali norme igieniche: possibilmente utilizzare sempre guanti che coprano completamente la mano, lavarsi accuratamente le mani prima di iniziare un pasto, evitare di toccarsi labbra e bocca con mani che sono state a contatto con il terreno (potrebbero essere presenti uova parassitose presenti nelle deiezioni di animali selvatici). Problemi ben più seri possono dare gli ectoparassiti (parassiti esterni) quali zecche e pulci. I pidocchi sono sempre ectoparassiti, ma essendo specie specifiche (solo della determinata razza) difficilmente li troverete sul campo, a meno che qualche vostro compagno non ne sia già parassitato. Le zecche e le pulci prediligono i climi umidi e freddi, il sottobosco e le zone d'ombra, ma possono adattarsi facilmente anche in climi caldi ed aridi. Adesso andiamo più nello specifico parlando dei due parassiti in modo distinto.ZECCHELe zecche sono artropodi (fanno parte della famiglia degli Aracnidi) grandi qualche millimetro. Il loro ciclo vitale è sviluppato in tre fasi (larva-ninfa-adulto). In Italia coesistono due famiglie differenti di zecche: le Ixodidae (zecche dure), con un caratteristico scudo dorsale chitinoso, e le Argasidae (zecche molli) sprovviste di scudo dorsale. Le zecche sono emofaghe (succhiatrici di sangue) ma possono resistere vari mesi a digiuno assoluto. La loro massima attività comprende i mesi da Maggio a Ottobre. Abbiamo già accennato prima che l'habitat dei vari parassiti sono luoghi ricchi di vegetazione erbosa e con arbusti e sono più facili da ritrovare in zone in cui sono presenti stalle o pascoli erbosi. Le zecche sono sprovviste d'ali e non saltano a differenza delle pulci; principalmente si "appostano" sulle estremità delle piante aspettando l'ospite da parassitare. Le zecche avvertono la presenza di un possibile ospite dal calore e dall'anidride carbonica emessa da quest'ultimo e conficcano il loro rostro (apparato buccale) all'interno dell'epidermide e cominciano il loro pasto di sangue. Il morso è solitamente asintomatico, visto che prima di mordere iniettano principi anestetici sulla pelle. Solitamente rimangono attaccate all'ospite tra i 3 e gli 8 giorni, dopo di che si staccano autonomamente. Il morso della zecca non è di per sè relativamente pericoloso, i rischi maggiori si incorrono nella possibilità di trasmissione di infezioni o malattie da questi animali-vettori. Se vengono trovate sulla pelle, le zecche devono essere rapidamente rimosse, così da non consentire possibili infezioni. Le patologie infettive più comuni nel nostro paese sono: Borreliosi di Lyme, Tularemia, Ehrlichiosi, Rickettsiosi, Febbre da Zecche e Meningoencefalite da zecche. Per la maggioranza di queste malattie si può diagnosticare una terapia antibiotica, che risana facilmente e senza complicanze il paziente infetto. Rimozione della zecca- Disinfettare la cute prima e dopo la rimozione con un disinfettante non colorato (acqua ossigenata e similiari vanno bene)- Evitare di toccare la zecca a mani nude ma utilizzare sempre appositi guanti e poi lavare per bene le mani. - La zecca va afferrata il più vicino possibile alla pelle, nelle vicinanze immediate del rostro (parte buccale) con una pinzetta a punte sottili, tirando e ruotando delicatamente oppure (in mancanza di pinze) tramite un filo di cotone annodato nella zona più prossima del rostro e tirando dolcemente. - Mentre si rimuove cercare di non schiacciare il corpo della zecca per evitare il rigurgito di questa nel sangue e aumentare il rischio di trasmissione di malattie. - Spesso il rostro si spezza all'interno della cute: provvedere a rimuoverlo con uno spillo sterile. - Distruggere la zecca bruciandola. Non bisogna mai rimuovere la zecca con alcool, benzina, trielina, ammoniaca, acetone, olio o grassi, nè sigarette o oggetti arroventati, per evitare che la sofferenza provochi il rilascio di rigurgito infetto dall'animale. E’ consigliabile comunque, sempre, dopo un morso da zecca, rimanere sotto osservazione del medico curante per almeno 30-40 giorni per possibile riscontro di sintomi di infezione. PULCI Le pulci fanno parte della famiglia dei Sifonatteri e sono degli insetti privi di ali, ma hanno zampe posteriori, enormemente potenti, che permettono di fare salti di estensione pari a 150 volte la loro misura. Le pulci solitamente sono specie specifiche (ossia hanno un ospite "prediletto") infatti per l'essere umano abbiamo la Pullex Irritans, ma in condizioni di bisogno, si adattano anche ad altri ospiti. Il corpo è compatto e robusto, il colore giallo-brunasto e il capo è incassato nel torace, ben poco mobile con l'apparato pungente-succhiatore. Sono anch'esse emofaghe, ma a differenza delle zecche fanno brevi pasti di sangue e subito si spostano per il corpo. Troviamo il periodo più fertile uguale a quello della zecca (tra maggio e ottobre) ma sappiamo che a differenza della zecca, la pulce ha molta difficoltà a vivere lontana dall'ospite, pertanto le troveremo solo in vicinanza con zone popolate altri animali. La patogenicità della pulce è molto minore rispetto alla zecca: provoca prurito e arrossamento cutaneo il semplice passaggio sulla cute e il morso, solo in rari casi, porta a shock anafilattico, dovuto all'allergia per la saliva della pulce. Difficilmente, sono portatori di malattie come la Salmonella, la Pasteurella e la peste bubbonica (quest'ultima debellata in Italia). Il trattamento contro la puntura da pulce è l'utilizzo di idrocortisone.Prevenzione: come possiamo fare per prevenire questi parassiti?Purtroppo nel nostro sport, alcune parti preventive devono essere violate, altrimenti si compromette il gioco stesso (ad esempio sarebbe consigliabile di non addentrarsi nell'erba alta o evitare di toccare l'erba lungo il margine dei sentieri o di stendersi nel sottobosco o addirittura di vestirsi con abiti chiari per identificare meglio i parassiti sugli abiti; tutto ciò che nel nostro sport come ben sappiamo è fondamentale). Comunque, a parte questa piccola parentesi, i rimedi che noi possiamo adottare sono i seguenti: -Evitare il più possibile di lasciare zone scoperte del corpo (la maggior parte di questi parassiti predilige collo, pieghe cutanee e ascelle) -Al termine della giornata procedere ad uno scrupoloso esame di tutto il corpo. -Utilizzare repellenti per insetti: la dietiltoluamide o DEET può essere applicata sui vestiti e sul corpo ed è una buona barriera anche contro le zecche, come lo è anche l'Icaridina. Anche l'utilizzo di Permetrina, solo sugli abiti, ha una lunga azione insettorepellente (un mese). E' di recente commercializzazione il KBR, meglio tollerato rispetto al DEET ma che tuttavia mantiene la stessa funzione. Troverete i nomi di queste sostanze nella composizione dei vari insettorepellenti, in modo da capire quali siano quelli che funzionano realmente.

 
 
 
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