Creato da witchland il 07/10/2009 |
« Lara Fabiani...Adagio!! | oknatale » |
Post n°48 pubblicato il 03 Luglio 2010 da witchland
Ho sempre pensato che la vita va vissuta al meglio delle proprie possibilità, emozionali e materiali, e che non se ne deve sprecare nemmeno un secondo prezioso e perdersi dietro delle facezie. Ma dopo la giornata di ieri, tra quello che mi è successo ( ho rischiato uno shock anafilattico) e quello che ho sentito al tg , beh, questa convinzione è diventata ancora più . Vite sprecate per la non voglia di vivere o perchè talmente intossicata da un male di vivere che non riesco a comprendere fino in fondo.C'è come una specie di epidemia a lasciarsi andare giù lungo la china, a scivolare verso il baratro; a cercare la fine veloce e risolutoria in gesti estremi per smettere di combattere per avere quella vita che ci spetterebbe di diritto in quanto nati. Non parlo di avere ricchezza, benessere,fama o successo; parlo del sacrosanto diritto di vivere una vita piena, tranquilla, con gioie e dolori, successi e insuccessi, con la possibilità di essere se stessi e di non dover combattere per ogni singolo e raro momento di felicità. Felicità: che parolona...credo sia un utopia. la felicità in se non credo esista. Credo che esistano dei momenti in cui si arriva a toccarla e viverla per un lungo attino, per poi lasciarla andar via nell'oblio. Chi può dire di essere veramente felice??? Credo in pochi: quelli che vivono in un mondo tutto loro, persi nella loro realtà di pazzia o di non conoscienza; gli stolti, o i troppo sicuri di se. Ma ci sta anche questo.Fa tutto parte del rocambolesco mistero della vita. Non sono fatalista, ne' credo in un destino preconfezionato per noi da chissà quali Parche. Credo piuttosto che siamo noi che scegliamo che direzione dare alla nostra esistenza, con le nostre scelte e le nostre azioni. Certo l'ambiente in cui si vive, il ceto sociale, il nostro passato in cui affondano le radici del nostro presente, sono tutti elementi che influenzano il nostro modo di pensare e agire. Ma siamo padroni del bene dell'intelletto, del discernimento. Sappiamo benissimo cosa è Bene e cosa è Male, e che ad ogni azione corrisponde uan reazione uguale o contraria. Non voglio fare demagogia o lezioni di etica, ognuno è liberissimo di scegliere in che direzione andare.....l'importante è avere la possibilità e la libertà di farlo cion la consapevolezza di cosa si vuole e di chi si è. Credo sia fondamentale La cosa sostanziale è che deve esserci Rispetto per se stessi e per gli altri. Non giustifico ne' tollero la cattiveria gratuita, o far del male premeditamente ad altre persone. La vita è qualcosa di cosi prezioso e d effimero che si dovrebbe vivere nella consapevolezza che da un momento all'altro potrebbe fuggire via....ma senza ansie e inutili patemi.
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