assurdismo

O

Dieta

Mangerò cartone

La fibra di cellulosa

non fa sorgere cellulite

gnomi spaziano

 nelle mie narici

buon olezzo

e insultano muri
le idee che affollano
 il mio cervello
è un grumo in corto diluito

assenti ingordi ne bevano
pori scartati alla leva mattutina

Lina Sandro

S

Volte

nessun inizio nessuna fine
tra sguardi lontani
e assenti

panifici abulici
mi hanno consigliato
di sussurrarti
parole irripetibili
mentre guidavi
una nebbia sul Mali

luogo sicuro
il mio rifugio
immagini nuove e sfocate
a raccogliermi

Valentina Sandro

Asseconda

Rettile

se stacco la coda
dell’occhio
un dolore si agita
muto e impotente
il manto oscilla
al lume del tramonto
un sovrano silenzio
su tutto il mio petto
dimentica asciutto
l'improvviso contrasto
sfumano solitari
i contorni dei monti

Rita Sandro

Abbondanza

Atti

non credo

nella moderazione di coppia
o l'uno o l'altro canale

ma che non sia di scolo

implode un eros a schioppettate

i sentieri sono violati via

dal mio io

Fabiana Sandro

Atti

non credo

nella moderata coppia

o l'uno o l'altra

di cesoie e sadismo

la testa di eros

rasata

 schioppa

mi eccita ancora

un canale

che non sia di scolo

al mio io

un ammollo

o l'altro 

violato

 via

Fabiana Sandro

Italianità

Antipasti indigesti


ho un portachiavi aperto
su una fuga che brilla
di incorporalità
ombre sul tuo volto
arcigno ed etereo
crudelmente immobile
sulla soglia
sul mestolo pieno
trasferisco impressioni
che cattive gocciolano
su silenzi di piatti vuoti
e fragili bicchieri
ricolmi d’indifferenza
solo urla dai tini fumanti
solidarietà di mosti
non-vini in attesa
di un gesto di conforto
inutilmente servito
a temperatura ambiente

Rita Sandro

 Memento

 .




Oppenhaimer

ho spostato
confusamente
cartoni e pareri
verso la soglia del vero
ho ritrovato
magiche oblivioni
come se fosse sterco
un'altro mondo a me sconosciuto

teresa sandro






.

 Immanente

 .



Saliva



mentre ti annuso
sospeso
ti trovo in fiati
trattenuto
in gole rafferme
con la calma
di un animale
scorro contro i pensieri
bacio la schiena
crudele di
chi resta seduto
a farsi bardare

Claudia Sandro






.

 Scadenze post-alimentari

 .





Polipo


è caldo sotto la coperta del nulla
come un fiore che sembra non voler sbocciare
sotto l'urina dei cani
si forma una pozzanghera
lucida di ammoniaca
il posto stabilito
è invaso di gemiti sfuggenti





.

 Tre maghe

.





Epico in disuso

Lasciate un posto
vicino al sasso
che accorato sonda
passi sconnessi
sotto occhi disillusi alla vita
dietro un banco un bottiglione
una fila di bicchieri
nuovo un cranio scomposto
dalle intemperie del destino

lasciate un posto
vicino al sasso
che silente accolse
il volto sorpreso
per l'improvvisa caduta
di stile e di onore
di un uomo probo
picchiatore di figli serio
conoscitore di vini non rinomati

lasciate un posto
vicino al sasso
vicino ai cocci
sparsi e taglienti al tatto
di una triste esistenza
e scrivete a chiare lettere
dove crolla un mito
tra stenti e speranze
una famiglia rinasce


Rita Sandro

 Tanto poi uh

 .




In breve

abitudini in formalina
e sordidi peri
scolpiti falsi bisogni
all'aroma arabico
di chicchi di umana dignità
tostata e di spalle
ogni reazione è inutile
cacofonia soddisfatta


Rita Sandro





.

 Infanzia diversa

 .





Ali di bimbi


Volteggerò in questi fiocchi di neve
senza diagnosticare il fato
se le parole, vorranno
prendere per mano
l’incanto del mio suono amaro,
festeggerò a palle di bene col mio bambino
non ancora nato
Un sorriso imbiancherà
Le sottili tracce delle nostre corse
Girovagano verso sud
Credendo nel sole
Anche quando è da tempo macerato


Simona Sandro









.

 Ad est

 .




Su tutto odori



il collirio del binocolo
siglava luccichii
est-europei era un mercato
e una mongolfiera trasparente
se lo stava portando via
silenziosamente atterrano
traghettatori slavi
invisibili badanti brulicanti
colbacchi orologi cimeli miliari
memorie di regimi totalitari
su visto turistico in ingresso

Rita Sandro








.

 Ode riservata

 .





Barbara,
m'ero distratta
in me prevale l'indifferenza
dalle parole scoccano persone notevoli
che negan l'altrui
lo smorzan col tocco
e se la soglia s'alza
s'arrocca su
sgabelli in competizione
e grandi passioni
non amatoriali
direi che si annega alla fine
dalla vita in giù

Fabiana Sandro








.

 Alla fiera del nulla

 .


Iniquo solitaria


Signora Vanda
cuffia viola anni trenta
ti rivedi piccina
barcollando francobolli
su buste di plastica
plissettata indecisa
una mano sfiora
l'idea di un acquisto
pudore fuochi e cioccolata
profumi e balocchi
piccoli sorrisi vanitosi
tra tenere rughe incipriate


Rita Sandro

 Commistioni

 .



Modi in B minor



una volta
dimenticai la chiave
in una toppa non mia
molti chilometri dopo
accesi un'auto
e la vidi fumare
poco lontano
il fumo si alzava alto
nauseabondo
corsi via
anni luce da
quell'immagine
rovistai nelle tasche
trovai il sogno della scorsa notte.
era nitido. perfetto.
lo tenni con me


Lucia Sandro






.

Missione

 .




Scivolo

volentieri
diceva ai passanti
alle loro scarpe
allo stesso pensiero
dei loro piedi su di se






.

 La semplicità

 .

Opera quasi prima


Scogli di parole
titoli e sottotitoli
risme di orgoglio
sotto pile di libri
le faremo sapere
se e quando
tagliare il suo albero
i nonni non batteranno la fiacca
di denti posticci
la bonarda suonerà
la sconfitta del tappo

Rita Sandro




.

 Un angolo appiccicoso

 .


Eros



Troppe camice bianche
e camere d'hotel dozzinali
lasciate ad incontri
spudoratamente
orditi lisci di dita e carta
vetrata lucida
di corpi sudati



.

Traslazione  di responsabilità

 .




Piànawanga

è un mio amico
nero di fuliggine e forte di ricordi
un tempo coloniale
che per noi finisce sui banchi
per lui continua nell'albo di famiglia
c'è chi spera si sbiadiscano le foto
e chi le processa allo scanner
siamo tutti colpevoli essi





.

 Sociale

 .

Cavoli altrui


Non ho letto
sfatto disguido
di tubi e tube
un libello vola
poco lontano dal comodo
del divano scompagino
la cresta e il canto
si installa tra martello e portiera






.