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« EVOLUZIONE DEL NOSTRO SI...BUON NATALE E PROSPEROSO 2008 »

STORIE NELL'UNIVERSO

Post n°4 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da lambra2007

Ci sono eventi che accadono nella nostra vita, che sono al di sopra di ogni nostro potere, non possiamo ne pilotarli ne gestirli, essi ci coinvolgono, perciò quando ne raccontiamo l'evento ci sentiamo esclusi da ogni colpa complicità e iniziativa.

In questo universo infinito nascono tante storie...

Questa è una storia vera...

Un mio amico muore, sua moglie cerca la mia amicizia...

dopo tre anni perde il suo figlio 23enne...

Non voglio partire da lontano... ma cominciamo verso la fine...

Un'alba nuova: il primo pensiero

"Ho volato per anni vicino ad un fiore unico nella sua specie, raro nei colori e aspettando la stesa dei suoi petali vellutati l'ho accarezzato teneramente, poi avvicinandomi per cogliere il suo profumo l'ho baciato: mi ha ricambiato inondandomi con la sua dolcezza".

Il sogno di una passeggiata

Inizia con un episodio vero e poi la fantasia adattandosi ai suoi desideri già ascoltati creano questa storia conclusiva...

Mentre ero sdraiato a prendere il sole in spiaggia a pancia a terra, alzavo leggermente la testa e guardavo davanti a me. Non lo facevo perché mi aspettavo di vedere qualcuno, era un modo di fare per rigenerare la posizione assunta. Dopo un paio di volte che avevo alzato la testa vidi ad un tratto la figura di una donna che veniva verso di me camminando sul bagnasciuga, era proprio lei, Giulia.

Il sole illuminava il suo volto, aveva gli occhi socchiusi e camminava facendo oscillare il capo, per vedere il percorso ma nel frattempo ripararsi dai raggi del sole. Ho letto in poco tempo in quel volto illuminato così profondamente tante cose, sorrisi, sofferenze, bellezza, desideri.

Stavo per accennare il saluto quando mi passata vicino ma non mi ha visto, per via di quell'ondulare il capo per proteggersi dal sole. Vista la cosa ho cambiato posizione sedendomi e ho deciso di guardarla dal momento che stava davanti a me fino a che non sparisse dall'altra parte della spiaggia che porta fino agli scogli.

E' qui che decido di seguirla con la mia fantasia, mi alzo e corro dietro di lei, rimango a dovuta distanza e la seguo.

Le ali di persone che si incontravano, mano mano che camminavamo si diradavano fino a quando noi due, camminavamo verso gli scogli e non c'era più nessuno. La seguivo standole a dovuta distanza ma in maniera da scorgere appena il profilo del suo volto. La seguivo con un passo felpato, che lei non poteva sentire perché il rumore delle onde del mare lo coprivano.

E' arrivata agli scogli e si seduta su uno di loro quasi a ridosso del mare, ha assunto una posizione femminile, quasi fosse una sirena e ha cominciato a guardare le onde.

Stava lì seduta con tranquillità e guardava l'andirivieni delle onde immobile. Chissà a cosa pensava ho provato ad immaginarlo, ho cercato di intuirlo, poi ho capito.

A questo punto, lei non si era accorta di questa mia presenza, ho cominciato ad avvicinarmi lentamente e quando le sono arrivato vicino, mi sono accovacciato, ho aperto le mie braccia e ho posato le mie mani sui suoi fianchi.

Al gesto ha reagito ma non con sorpresa, quasi se l'aspettava una presenza. Ha girato la testa verso di me ha socchiuso gli occhi e ha accennando un sorriso mi sono avvicinato e l'ho baciata sfiorandole con le mie labbra le sue.

Non avevamo niente da dirci, come se tutto fosse scontato abbiamo insieme continuato a vedere le onde del mare.

Esse erano alcune più alte alcune piùbasse e su di loro si creavano delle ondine, qualcuna silenziosa qualcuna con la cresta accennava un piccolo frastuono e poi si infrangevano tutte sugli scogli e a volte qualche guizzo di acqua arrivava a bagnare le sue gambe.

Anche se quei movimenti erano quasi ripetitivi, come se volessero ipnotizzare, ci accorgevamo che ogni onda era una diversa dall'altra. Tutte uniche per ognuno di noi.

Dopo qualche tempo senza dirle niente le prendo la mano, mi alzo e lei mi viene dietro senza fare resistenza. Cammino lei mi segue, camminiamo e mano mano comincio a velocizzare il passo, fino a correre. Corro, corro, lei a fatica mi viene dietro, mi stringe ancora più forte la mano per assicurare la presa fino a che inaspettatamente spicco il volo. Dove mi porti? Ho letto il tuo pensiero seguirmi in silenzio e vedrai.

Tutto sotto di noi si faceva piccolo fino a che tutto si ridusse ad un puntino e tutto scomparve. Mi diressi verso una stella, quella giusta. Lei cercò di iniziare nuovamente un discorso per capire, io la rassicurai che presto avrebbe capito tutto.

La stella si faceva sempre più grande fino a che scorgemmo un pianeta ovattato, mi diressi li. Ci avvicinammo lentamente e dolcemente cominciammo a scendere.

Mano mano che ci avvicinavamo al suolo in una zona dove la luce volgeva alla sera scorgemmo due figure con vesti a tunica, uno appariva giovanile e l'altro più adulto.

Lei non seppe tenere dentro lo stupore e la sorpresa gridando Angelo ho riconosciuto chi sono...

Quando fummo vicino a quelle figure lei non seppe contenersi... figlio, esclamò ti ho ritrovato, voglio abbracciarti... Lui si fece abbracciare e le disse mamma, noi abbiamo bisogno ancora di te, noi abbiamo bisogno del tuo dolore, della tua sofferenza. Solo questi ci possono purificare per poter vedere la Luce Infinita. La tua vita terrena sarà tutta così ma non sarà vana. Nel frattempo si era leggermente allontanata dal figlio per dirigersi verso l'altra figura che a dovuta distanza le disse, tu sarai la nostra salvezza, ma il passaggio per raggiungerla sarà il tuo dolore. Lei rimaneva a guardarlo ma non riusciva ad avvicinarsi più di tanto, mentre l'Angelo le stava vicino ma leggermente arretrato, lui riprese dicendo, già in vita ho delegato questo Angelo a ballare con te, a bere con te, lui mi ha visto pregare, lui ti ha già accompagnato molti anni in sincerità in attenzione in silenzio. Lui non porta mai il conto da pagare, si alimenta con i gesti della sua generosità e ora posso solo dirti che solo lui può essere la persona che potrà alleviare il tuo dolore, per noi necessario per poter vedere la Luce Infinita.

Va torna a vivere la tua vita terrena e sappi che noi ti aspetteremo quando sarà il momento del ricongiungimento, solo allora potremmo riassaporare la felicità infinita insieme.

L'angelo allora la prese per mano e le disse: il tuo dolore una preghiera che li aiuta a purificarsi, in te questo grande e prezioso impegno da portare a termine, esso ti nobilita e non rende vana la tua vita. Io ti starò vicino il più possibile fino a quando dentro di te ci sarà una luce che rischiarirà il tuo percorso.

Lambra2007

 
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