Post n°21637 pubblicato il
26 Marzo 2012 da
Melli12
MILANO - Antonio De Falchi, morto a 18 anni il 4 giugno del 1989, prima di un Milan-Roma, è un vero e proprio simbolo per i tifosi giallorossi. De Falchi morì a Milano dopo essere stato assalito, insieme a tre amici, da una ventina di ultras del Milan.
22 anni dopo, evidentemente, c'è ancora qualcuno che pensa a quella morte, per un macabro sarcasmo che sta facendo infuriare i tifosi della Roma sul web. Vicino allo stadio di San Siro, infatti, è apparsa una scritta choc, con ogni probabilità "opera" di tifosi rossoneri: "De Falchi vive sottoterra".
Già due anni fa, nel maggio 2009, uno striscione nella curva del Milan proprio su De Falchi fece discutere ("Il nostro arresto è in flagranza, il vostro arresto è cardiaco!", si leggeva sullo striscione).
Quella di De Falchi fu una vera tragedia per il calcio italiano, in uno dei periodi più bui per la violenza negli stadi. Antonio, non ancora diciannovenne, fu aggredito da una ventina di milanisti fuori da San Siro, dopo aver comprato il biglietto della partita con tre amici e concittadini romani. Scappando, Antonio cadde e fu massacrato a calci e pugni dai tifosi "rivali", mentre gli amici riuscirono a scappare. Per la sua morte, avvenuta tecnicamente per un infarto, tre persone furono processate, ma solo uno, Luca B., fu condannato a 7 anni. (leggo)
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