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Post n°25279 pubblicato il 13 Dicembre 2012 da nickvi77
Quattro teste di coniglio mozzate, appiccicate alla bell'e meglio sul parabrezza della sua auto come avvertimento. Tutto, come hanno chiarito i carabinieri, per una rivalità amorosa. L.D.M., 53 anni, di Pove, la mattina del 2 settembre, uscendo di casa si è trovato di fronte a questa scena raccapricciante, ultimo atto di una preoccupante escalation di minacce. Tutto era cominciato poco meno di una settimana prima, il 26 agosto, da un diverbio con il trentottenne G. R., di Mussolente. Il povese, evidentemente ancora legato sentimentalmente all'ex consorte, avrebbe chiesto al 38enne misquilese chiarimenti in merito a una sua presunta relazione con la propria ex moglie. Dopo il chiarimento, tutto pareva sistemato. Pochi giorni dopo, però, sul telefonino di L.D.M., è arrivata da un'utenza nascosta una chiamata che ha fatto scattare un campanello d'allarme. Un uomo, dall'accento meridionale, avrebbe minacciato il 53enne di Pove con la frase «adesso ci pensano loro». Ma non era finita lì. Qualche giorno dopo il povese s'è ritrovato infatti le teste mozzate sul parabrezza. Spaventato L.D.M. è corso dai carabinieri di Romano. Gli uomini dell'Arma, dai tabulati telefonici hanno visto che la chiamata proveniva dal cellulare di un cinese residente nel Trevigiano. (IL GIORNALE DI VICENZA) |
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